Il c.t. Martini ha scelto gli azzurri dopo il «Romagna» (1° Lualdi)

Il c.t. Martini ha scelto gli azzurri dopo il «Romagna» (1° Lualdi) Un gregario, conquista a sorpresa il posto in nazionale Il c.t. Martini ha scelto gli azzurri dopo il «Romagna» (1° Lualdi) Soddisfatto Moser, che ha i suoi uomini di fiducia, ed anche Saronni, che sarà affiancato da Riccomi - Promossi anche i «nonni» Gimondi e Bitossi ed il giovane Visentin! DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE LUQO t-ì Là «nazionale» di ciclismo è' fatte: Dopo II Giro di-Roma-* gfta, vinto da Valerio Lualdl' (un. gregario di Gimondi) il et Martini ha comunicatole sue decisioni. Hafatto attenderà tutti per circa un 'ora. e mezzo, perché è.stato costretto, ad apportare alcune modifiche alla squadra che aveva in mente e quindi le sue scelte sono state più sofferte del previsto. Scelte particolarmente dolorose, in certi casi, perché dovute soltanto a sfumàtu-: re e ad un g/oco di difficili equilibri. ' Ma Martini aveva assicurato che avrebbe portato'in Germania i corridori più in forma ed è stato coerente. Ora i «bocciati» lo metteranno sul banco degli imputati. Ma anche questo è previsto. Dato che Francesco Moser, campione in carica, è iscritto d'ufficio (sarà «l'uomo in più» della nostra squadra), i prescelti in pratica sono 14- Ecco I nomi: Saronni, Baronchelii, Battaglin, Gavazzi, Gimondi. Bitossi, Bòccia, Sorto/o Ho, Crepaldi. Fabbri. Lualdi, Panizza. Riccomi e Visentin!:'Dòpo le ultime tre corse dr rifinitura In Lombardia (Tre Valli Varesine, Coppa Agostóni e Coppa Éé'i'nocchi), verranno comùnicafTf 'homi dei titolari'. 'In -sostanza, Tra questi quattordici corri-, dori due saranno «bocciati» e -di-, venteranno riserve. Ormai, però, dovrebbe trattarsi soltanto di dettagli.. , Sorprese? Tre, anche se ovviamente non riguardano i «big»: Córti, campione del mondo dei dilettanti l'anno scorso in Venezuela, lascia il posto a un altro giovane, Visentin!, ieri grande protagonista del Giro di Romagna; Riccomi, gregario di Saronni. riesce ad entrare in squadra In extremis ed an-, che Panizza, che era in bilico, viene promosso (ne fanno le spese Barone e Fraccaro). In sostanza Saronni ha ottenuto que/lo che voleva. Prima del. via, Martini aveva confermato: «Se dovessi fare la squadra adesso, oltre a Saronni ed a Baronchelii non potrei includere neppure un corridore della Scic». Ma proprio grazie a Saronni, che ieri nel finale ha corso più per Usuo gregario che perse stesso. Riccomi è.stato ripescato all'ultimo momento, Anche Moser dovrebbe ritenersi isoddisfatto: voleva quattro gregari della Sansoh e, ih pratica, li ha avuti. Fabbri; Bortolottó e Boccia sono siali promossi; mentre Fraccaro, ora troppo indietro rispetto àgli altri per meritare la convocazione: ma Panizza l'anno prossimo correrà a fianco dèi campióne del mondo e quindi, ih pràtica, è proprio lui il «quarto uomo» di Moser. Forse Francesco' non' gradisce molto, Invece, l'inclusione dì Beccia, che sta per cambiare squadra. I rapporti, fra i due, sono incrinati da tempo. Ma per sette ore e mezzo — tanto dura un campionato, del mondo.— Beccia dimenticherà I vecchi dissapori e dirà.«signorsì». Questo, almeno è quanto spera Martini. Sono entrati in squadra, come previsto, anche Gimondi e Bitossi, che sul circùito dei Nuerbùrgring disputeranno II loro ultimo Campionato del mondo. Moaér e Saronni, nel giorni scorsi, li avevano contestati duramente: «Su un percorso duro .come quello, servono gregari di valore, non "bandiere" del ciclismo». Ma Martini .sostiene che l'esperienza dei due «senatori» sarà utile e forse ha ragione. L'appunto più grosso che si può .tare, alla «nazionale» nata ieri è Invece questo: ci sono ameno cinque corridori (Gavazzi, Baronchelii, Battaglin, e gli stessi Bitossi e Gimondi) abituati a dare ordini, non a riceverne. Riusciranno a cambiare mentalità in fretta? Quello di ieri non è stato — né poteva essere — un giro di. Romagna esaltante: come.sempre accade quando I «capitani» si Urano indietro per favorire I gregari, là corsa è stata falsata da calcoli e tattiche. Sei salite da scalare, un tracciato fatto a montagne russe: troppi avevano paura di attaccare e di rimanere poi con II flato corto. Era una gara in cui era vietato sbagliare- Meglio restare tutti insieme, piuttosto che rischiare. Ma su quelle montagne russe, la selezione é automatica. Dopo il monte Trebbio e il monte Casale quindici corridori si ritrovano davanti degli «azzurrabili» mancano Bitossi—che ha dolori di stomaco, problemi d'età ed inoltre è rimasto vittima di una foratura in un momento delicato — e Barone (ma in seguitò rientreranno entrambi). Saronni. però, non ò il vero Saronni: difficilmente va nelle prime posizioni; in salita, fatica più del previsto. E proprio sull'ultima salita, il monte Carla, viene staccato. Ailun ga Battaglin. gli rispondono Panizza e Corti, poi Moser e Baronchelii si agganciano, con Visentlni, uno dei più attivi. Restano al comando in sei, Saronni è indietro. Ma Moser e Baronchelii non trovano l'accordo (d'altra parte, non c'è da stupirsi) e il tentativo fallisce. Tutto da rifare. Diciotto chilometri all'arrivo. Visentin! sente odore di maglia azzurra, schizza via con decisione: Lualdi 'riesce ad agganciarsi, poi arrivano Bortolottó, Riccomi, l'australiano Sefton e lo svedese Johansspn. Saronni non si muove ed è tacile capire perché: davanti c'è Riccomi; suo compagno di squadra, che forse sta guadagnandosi in extremis un posto in nazionale. Non si muove, neppure Moser e la spiegazione, in questo caso, ò più sottile: il campione del mondo vuol proteggere Bortolottó (che però è già un azzurro sicuro), ma forse vuol soprattutto evitare lo sprint con Saronni, che ultimamente lo ha battuto due volte. La vittori» di un giegario, si sa. invece non fa male a nessuno. Tre chilometri al traguardo. Lualdi.'ex gregario di Moser passato alle dipendenze di Gimondi. sa che allo sprint, verrà battuto/ Da professionista ha. vinto finora: ùriasola corsa, cinque anni -fa, a Limonetto: anche quella era una «premondiale». Pensa che è ora dì vincerne un 'altra. Almeno, ciprova: scatta, gli resiste solò Sefton, che non collabora. E' uno sprint un po' al rallentatore, con Lualdl che cerca di andare a «zig-zag» per togliersi dalla ruota l'australiano. Lualdl si impone e dice che, in Germania, farà ciò che gli ordineranno. Per I. gregari come lui, la licenza di vincere arriva solo ógni tanto. Maurizio Caravella Ordine d'arrivo: 1. Valerio Lualdl (Bianchi-Faema), km 240 In 6h 04' media km 39,560 oràri; 2. Sefton, s.t; 3. Visentlni a 6"; 4. Johansson a 11"; 5. Bortolottó s.t; e.JRiccoml a 13"; 7. Gavazzi a 34"; 8, Moser s.t.;,9i Bitossi s.t: 10. Chinotti s.t. Segue il gruppo, sempre con II tempo di Gavazzi.

Luoghi citati: Germania, Lombardia, Romagna, Venezuela