Mosca, cinque anni a Podrabinek Denunciò abusi degli psichiatri

Mosca, cinque anni a Podrabinek Denunciò abusi degli psichiatri Nuova condanna, dopo Orlov, Sharanskij, Ginzburg Mosca, cinque anni a Podrabinek Denunciò abusi degli psichiatri MOSCA — Il giovane dissi- ! dente sovietico Alexander Podrabinek, che in un libro fatto arrivare clandestinamente in Occidente, denunciò l'abuso da parte del governo sovietico delle cliniche psichiatriche a scopi politici, è stato condannato martedì per diffamazione dell'Urss a cinque anni di confino. Il processo, durato un'unica udienza, e celebrato nella cittadina natale dell'imputato Elektrostal, 60 chilometri da Mosca, è l'ultimo in ordine di tempo di una serie contro i più autorevoli dissidenti di Mosca (escluso il Nobel Sakharov) ohe hanno portato alla condanna di Yuri Orlov, Anatoly Sharanskij e Alexander Ginzburg, per citare solo i più noti. A Podrabinek, che ha 24 anni, e che venne arrestato il 14 maggio, il tribunale poteva infliggere una condanna a tre anni di campo di lavoro. Ai giornalisti occidentali non è stato permesso, non solo di assistere ai processo, ma nemmeno di recarsi ad Elektrostal che è interdetta agli stranieri. Anche una ventina di simpatizzanti dell'imputato hanno dovuto attendere fuori dell'aula dove sono stati ammessi solo il padre e la matrigna di Podrabinek. L'accusa di avere «deliberatamente diffuso invenzioni calunniose dello Stato sovietico, tali da perturbare l'ordine pubblico», trae origine da un libro di 265 pagine sulla psichiatria sovietica che Podrabinek scrisse dopo tre anni di ricerche che lo portarono anche in Siberia, dal titolo «Medicina punitiva». La tesi del libro è che il governo si serve delle cliniche psichiatriche per rinchiudervi i dissidenti. Durante la sua permanenza in Siberia Podrabinek visitò tre manicomi facendosi passare per medico mentre egli è solo infermiere diplomato addetto alle autoambulanze. Il giovane dissidente prese tale iniziativa nel quadro delle attività del «Gruppo Helsinki» per la difesa dei diritti dell'uomo che si prefigge di controllare il rispetto degli accordi sottoscritti dall'Urss nel 1975 alla conferenza sulla cooperazione Est-Ovest. Podrabinek, che è stato uno dei più giovani e dinamici membri della comunità dei dissidenti di Mosca ora dispersa dalle autorità sovietiche, è il nipote di un rivoluzionario che morì nei campi di concentramento di Stalin e il figlio di un biologo scampato ad una breve permanenza negli stessi campi. Il libro che egli fece arrivare di contrabbando in Inghilterra è scritto in stile asciutto e scolastico e contiene i nomi di 102 psichiatri sovieti- ci che hanno fatto parte di commissioni che ordinarono il ricovero di dissidenti giudicandoli malati di mente. Avendogli il tribunale rifiutato il patrocinio del suo avvocato inglese, il famoso penalista Louis Blom Cooper, giunto appositamente ad Elektrostal, Podrabinek ha deciso di difendersi da solo rinunciando all'avvocato sovietico Yevgheni Shalman che era stato il difensore di Orlov. L'imputato si era detto disposto ad accettare che Shalman fosse affiancato da Cooper, ma ad rifiuto del presidente del tribunale, ha preferito difendersi da sé. Orlov, condannato il giorno dopo l'arresto di Podrabinek, deve scontare sette anni di lavori forzati e cinque di confino per agitazione e propaganda antisovietica. Altri membri del «Gruppo Helsinki» recentemente condannati sono stati Sharanskij (13 anni per spionaggio), Ginzburg (8 anni di lavori forzati per agitazione e propaganda antisovietica) e l'attivista ebreo Vladimir Slepàk (3 anni di confino per «teppismo»). Martedì c'è stato anche un altro processo: il matematico quarantaduenne Alexander Bolonkin, che nel 1972 era stato condannato per attività antisovietica, è stato rimandato per due anni in un campo di lavoro per furto di beni dello Stato. Il premio Nobel Andrei Sakharov ha detto ai giornalisti occidentali che Bolonkin era stato deportato in Siberia per avere diffuso il giornale dei dissidenti «Cronaca degli avvenimenti correnti». (Ap) Alexander Podrabinek condannato a Mosca (Telefoto Ap)