Battaglie di partito a «colpi» di tv libera

Battaglie di partito a «colpi» di tv libera Viaggio tra video e radio private: Roma Battaglie di partito a «colpi» di tv libera ROMA — Sulla carta a Roma ci sono 44 televisioni private, alcune tingono occupati i canali soltanto con il monoscopio (in attesa della legge); altre, una ventina, trasmettono saltuariamente; mentre una dozzina sono quelle con una vera e propria programmazione organica. Tra queste ultime le 'Capofila» sono: GBR, la più vecchia; TVR Voxson (entrambe trasmettono 24 are su 24) e Quinta Rete. Nel periodo estivo tutte le televisioni private della capitale hanno ridotto i loro programmi alcune addirittura hanno chiuso per le ferie. Si calcola che il mondo delle emittenti private di Roma dia oggi lavoro a tremila persone. Fino a qualche settimana fa in questo settore dominava il lavoro nero; dal 28 giugno, invece, esiste un'contratto provinciale, che prevede sei fasce retributive minime, da 432 mila a 237mila lire al mese. Questo contratto è stato per ora sottoscritto da dieci emittenti: GBR, TVR Voxson, Quinta Rete, Teleregione, La voce di Roma, SPQR, Video Uno, Uomo Tv, PTSe TeleRoma. «Il cancro però — sostiene Franco Alfano della GBR — non è stato estinto del tutto. Oggi si può dire che il lavoro nero è stato ridotto tra il personale tecnico, ma continua ad esistere nel settore giornalistico dove permane la tendenza ad utilizzare giovani volenterosi, ma professionalmente senza esperienza». •Nonostante le previsioni — aggiunge Alfano, che è il rap presentante dei giornalisti ro mani delle Tv libere presso la Federazione della Stampa — passerà un paio d'anni prima che la legge che dovrebbe re golamentare la vita delle emittenti private venga approvata dal Parlamento. Per il disegno di legge recente mente trasmesso alle Camere i politici hanno trovato un accordo di massima. Ma adesso ci sono dei punti importanti che certamente verranno rimessi in discussione in sede di dibattito per cui l'iter di que sta legge sarà lungo e tormentato». Nell'attesa, sta sorgendo a Roma, in un ex convento sulla Trionfale, un Centro produzione programmi, chiamato -Spazio parco» per i quattro ettari di verde che lo circondano. Questo complesso, che sarà inaugurato a metà settembre, comprenderà, per ora, dodici studi ed ospiterà la nuova sede della GBR che attualmente trasmette dai sotterranei di un grande albergo di Monte Mario. Ma chi c'è dietro alle televisioni private di Roma? Chi le finanzia? Quelle più organizzate sono legate a grossi gruppi editoriali e a correnti di uomini politici interessati a condurre particolari battaglie di partito nell'ambito locale. Per questa ragione oggi i giornali sti delle Tv private sono accettati nell'ambiente politico come i colleghi della Rai Il boom delle televisioni private ha provocato a Roma il calo d'interesse per le.televisioni straniere che fino a due anni fa rappresentavano l'alternativa ai programmi della Rai Un calo spiegato con il grande numero di film che vengono trasmessi dalle emittenti private: si parla — nell'area romana — di 84 film al giorno di cui undici offerti dalla sola TVR Voxson. Molti sono oggi i romani che almeno una volta al giorno si sintonizzano su una televisione privata. Un'inchiesta condotta nel periodo maggio-giugno ha stabilito che quotidianamente a Roma un milione 88 mila persone seguono la Rete Uno Tv, 590 mila la Rete Due Tv, 350 mila GBR, 265 mila TVR Voxson, 59 mila Quinta Rete, 48 mila Tele Roma Europa, 38 mila SPQR, 27 mila TeleTevere, 25 mila Tele Vita, 23 Mila Telefantasy e 21 mila PTS. Per quanto riguarda le abitudini degli ascolta tori il 68 per cento segue le Tv private per i film. L'indagine ha inoltre stabilito che le ru briche delle Tv private roma ne più seguite sono Caccia al rumore di GBR, Dedicato voi (brani musicali) della TVR Voxson, il Telegiornale della GBR, Noi e gli Ufo della Quinta Rete e Porta Portese di GBR. Sul piano professionale ne gli ultimi tempi le «private hanno compiuto un passo avanti sia nella realizzazione dei programmi sia nello spe tifico settore dell'informazio ne. Il «colpo grosso» lo fece l'equipe del TG di GBR in oc castone della morte di Moro arrivò per prima in via Caeta ni riuscì a filmare il corpo dello statista, nella Renault abbandonata, prima che la zona venisse rigorosamente bloccata e la preziosa bobina fu poi ceduta anche al TG1 della Rai. In occasione della morte di Paolo VI la Quinta Rete domenica sera, dopo aver interrotto i programmi, ha mandato in onda un servizio speciale che conteneva un'intervista al cardinale Sergio Pignedoli, che è uno dei papabili A parte Franco Alfano, che oggi a Roma è popolare come Mario Pastore, il mezzobusto delle »private» che fa parlare di sé per la sua ironia e sagacia napoletana è Nino Longobardi di TeleVita. Altrettanto popolare è nell'ambito romano Eufemia Del Buono che da dicembre, al venerdì sera (replica pomeridiana al martedì), conduce 'Noi e gli Ufo» sulla Quinta Rete. Proprietario di un ristorante a Monte Mario, questo personaggio che «sa tutto . sull'ufologia» riceve quotidianamente trenta-cinquanta lettere. Nella Capitale il fenomeno delle radio private sembra aver fatto il suo tempo. Un anno fa tra Roma e provincia se ne contavano oltre settanta, oggi sono molte di meno e poche si può dire hanno una programmazione regolare. La crisi è soprattutto dovuta al dilettantismo che imperversa per il fatto che le 'private» affidano i microfoni a giovani entusiasti ma privi dì professionalità. Ed i pochi bravi, tra questi giovani, sono già stati assorbiti dalla Rai, vedi i disc jockey di Spazio X di Radio Due. Inoltre l'industria discografica, che dapprincipio forniva gratuitamente le incisioni alle emittenti private, sembra adesso orientare l'attenzione promozionale verso le discoteche e le tv private, per cui quel rapido processo di rinnovamento del repertorio, che caratterizzava i programmi musicali delle radio non controllate dalla Rai, si è fermato o quasi. Per queste ragioni nell'area romana l'autentica alternativa alle tre reti radiofoniche della Rai rimane Radiomontecarlo. E ciò si è potuto verificare, in modo particolare sulle spiagge, di Ostia e Fregene, nei giorni in cui la Radio di Stato trasmetteva in continuazione musica classica in segno di lutto per la morte di Paolo VI. Ernesto Baldo