La donna morta di aborto: il perito si pronuncerà soltanto fra 2 mesi

La donna morta di aborto: il perito si pronuncerà soltanto fra 2 mesi La donna morta di aborto: il perito si pronuncerà soltanto fra 2 mesi Esami lunghi e complessi sono necessari, dopo i tre interventi a cui è stata sottoposta nel vano tentativo di strapparla alla morte - Stamane i funerali Solo tra due mesi sarà possibile conoscere con certezza perché un semplice intervento d'aborto ha portato alla morte Maria Cristina Quaranta, la giovane sposa di 28 anni che ha concluso domenica pomeriggio la sua agonia al centro di rianimazione del Maria Vittoria. Il prof. Griva, che ha eseguito l'autopsia, ha chiesto ta¬ fatti al magistrato il massimo dei termini per presentare le sue conclusioni. L'esame necroscopico è durato ieri mattina dalle 9,30 olle 14 alla presenza del consulente prof. Bocci, del sostituto procuratore Rinaudo e del segretario della procura Sali. L'indagine del perito si presenta molto complessa a causa dei ripetuti interventi a cui è stata sottoposta la giovane donna. Maria Cristina, madre di due bimbi e sposata ad un meccanico, Vincenzo Quaranta, fu ricoverata in ospedale il 27 giugno. L'intervento fu eseguito lo stesso giorno dal dottor Campochiaro. E' probabile che nel praticarle il raschiamento il chirurgo abbia leso l'utero e l'intestino. Le condizioni della giovane sposa peggiorarono nel giorni successivi, fu ricoverata in rianimazione mentre il dottor Campochiaro veniva sospeso dalla direzione sanitaria del Maria Vittoria. Tre interventi chirurgici per strappare la donna alla morte si rivelarono inutili, domenica pomeriggio Maria Cristina è morta. La procura della Repubblica ha aperto un'inchiesta. Nei prossimi giorni il magistrato, dottor Rinaudo, sentirà i medici che hanno eseguito 1 vari interventi. Questa mattina alla parrocchia S. Cuore di via Nizza si svolgeranno i funerali. Maria Cristina e Vincenzo Quaranta il giorno delle nozze

Persone citate: Campochiaro, Griva, Maria Cristina, Maria Cristina Quaranta, Rinaudo