In libertà i 2 pescatori presi dal sommergibile

In libertà i 2 pescatori presi dal sommergibile In libertà i 2 pescatori presi dal sommergibile Sono in attesa del processo come altri 22 marinai di Mazara del Vallo catturati giorni fa dai libici MAZARA DEL VALLO — I marittimi mazaresi Bartolomeo e Matteo Ingargiola, sequestrati da un sommergibile libico il 28 luglio scorso perché sorpresi a bordo del loro peschereccio « Eschilo » a pescare in acque libiche, hanno ottenuto la libertà provvisoria. I due marittimi sono ospiti della ambasciata italiana a Tripoli in attesa di subire il processo. In questo momento a Tripoli si trovano altri 24 pescatori mazaresi: dodici catturati assieme alla loro imbarcazione, la « Palma I », il 26 luglio scorso dopo una sparatoria che provocò un ferito tra i marinai, e dodici fermati assieme al motopesca «Diocleziano I» il 13 agosto scorso. I primi sono ospitati presso l'ambasciata italiana avendo anche essi ottenuto la libertà provvisoria; i secondi si trovano nel por¬ to di Tripoli dove le autorità marittime locali ieri li hanno sottoposti ad un primo interrogatorio. Nel corso dell'interrogatorio — al quale ha assistito l'incaricato d'affari italiano a Tripoli, Mario Bondioli Osio —, il capitano Perlotti ha detto di essere stato costretto ad entrare nelle acque territoriali libiche a causa di una avaria ai motori del « Diocleziano I ». Egli ha precisato di avere tentato inutilmente più volte di mettersi in contatto radio con il porto di Tripoli per chiedere soccorso. L'interrogatorio del capitano del peschereccio è la prima delle formalità previste dalla legge libica per casi del genere. Si attende ora una decisione da parte della procura di Tripoli, che dovrà decidere se incriminare o meno i pescatori siciliani.

Persone citate: Mario Bondioli Osio, Matteo Ingargiola

Luoghi citati: Mazara Del Vallo, Tripoli