Previsione: città vuota Alla sera musica e balli

Previsione: città vuota Alla sera musica e balli Soltanto la quiete per chi resta Previsione: città vuota Alla sera musica e balli le i ultime partenze, oggi strade deserte -1 vantaggi e gli svantaggi - Festa al Parco Rignon con il mangiafuoco e un mago Ed ecco Ferragosto, simbolo e i sinonimo di vacanza. Chi rinuncia a partire, si goda la citta semivuota e sonnolenta: non sono molte, in tondo, le giornate in cui Torino si concede al piacere di pochi, avvezza com'è a ritmi frenetici. Chi ha nostalgia di spazi stretti, di parcheggi perennemente occupati e di gas di scarico abbia solo un po' di pazienza: tra una decina di giorni la pace sarà un ricordo. Riapriranno a fine mese fabbriche e uffici; torneranno e aggravati, tanti problemi irrisolti. Non è detto che chi resta abbia soltanto vantaggi. I motivi di disagio sono molti: pochi i negozi aperti, molti gli studi dentistici chiusi, medici in vacanza, non molte le farmacie e le tabaccherie a disposizione. Insomma, chi non parte rischia: può avere la città tutta per sé, ma an*e difficoltà per comperare un po' di pane o combattere un mal di denti. I vantaggi sono tutti da scoprire, centellinando la città come un bicchiere d'ottimo vino. E allora si scoprono aspetti insoliti, particolari curiosi, sfumature inosservate; c'è più spazio in piscina, si può correre per i prati della Pellerina, giocare con le barche teleguidate nel laghetto di Italia 61, osservare i monumenti, attraversare senza rischi piazza Solferino, dar la mollica ai passeri che popolano le aiuole e gli alberi di piazza Carlo Felice: dopo un attimo di diffidenza, balzano in volo, ti sfiorano la mano e tornano dopo poco, sempre meno incerti. II Ferragosto di Torino è cominciato sabato. Si sono chiusi anc-ra altri negozi, si sono fermati i cantieri che stanno metten- do toppe nel centro storico per dare a Torino una faccia dignitosa in vista dell'ostensione della Sindone. Martelli pneumatici, gru e camion torneranno a muoversi domani. Vuota la domenica. Poco affollate le messe del mattino, nessuno per strada nel primo pomeriggio. Rare macchine, pochi i pedoni e non frettolosi. Non morsi, comunque, dalla febbre del diverti-iento a ogni costo, inteso come s >rta umorale per la ripresa del lunedi. Ieri: breve « assalto » al supermercati e alle panetterie. Qualche problema per la scarsa possibilità di scelta o il rischio di trovare frutta e verdura « vecchie » di alcuni giorni. Qualcuno non ha trovato pane dal solito rifornitore che s'è giustificato: « Non so come regolarmi per le ordinazioni, i clienti rimasti sono pochi, vedo solo /acce nuove ». Clienti occasionali che hanno fatto il giro del quartiere per trovare una saracinesca alzata. Nessuno al mercati generali nell'ora riservata al pubblico nonostante la possibilità di ottimi affari: cassette intere di meloni per mille lire l'uria, uva a 600 lire 11 chilo, pesche a 200-250. Per le strade traffico scarso con fiammate nel primo mattino, al pomeriggio e alla sera. Erano gli ultimi partenti, spesso mariti soli che andavano a raggiungere le famiglie al mare o in montagna. Normale il movimento a Porta Nuova. In centro, numerosi 1 turisti armati di macchine fotografiche e cineprese. Sono l'avanguardia del pellegrini attesi per la Sindone. Visitano la Consolata, fotografano il Duomo, chiedono in seminario notizie sulla reliquia, comprano libri e immagini del sudario. Oggi: cosa succede? La città è chiusa per ferie. Sono aperti alcuni fiorai (fino alle 13) non tutte le piscine. Bar e ristoranti disposti ad accogliere assetati e affamati si conteranno sulle dita. C'è poca scelta per chi vuole divertirsi: andare al cinema, riscoprire lo zoo. O Torino dall'alto della Mole. Ma si può godere il Valentino, ritrovare la bellezza della collina, sulla Maddalena, a Cavoretto, a Santa Brigida. Chi non vuole rinunciare alla gita fuori mura ci sono i laghi di Avlgliana, le valli di Susa, Lanzo, Pino, 11 Chierese, le Langhe. Trasferte di un'ora o poco più per tuffarsi nel verde, per scoprire oasi silenziose, vecchie trattorie, prati ombrosi, luoghi ideali per un pic-nic. E alla sera? « Festa per chi resta » invita il Comune. Alle 20,30, al Parco Rignon, c'è l'appuntamento forse più significativo dei « punti verdi », una sfida a un Immobilismo pluriennale. Dopo tanti anni di vuoto un « Ferragosto torinese » con il mangiatore di fuoco, l'indovino che legge la mano e consiglia rimedi alle pene d'amore, l'esperto in tisane che offrirà assaggi e consigli per preparare decotti. Infine, tanta musica con le orchestre Musica Lyra, Nuova Romagna, Prinsi Raimund. E domani, Ferragosto sarà già un ricordo. re. ro. Mwmtatì m Il pensionato ignora l'invito esuberante della pubblicità, ma non quello del tabellone

Persone citate: Prinsi Raimund

Luoghi citati: Italia, Lanzo, Nuova Romagna, Santa Brigida, Susa, Torino