Senegalese aggredisce un metronotte: ucciso

Senegalese aggredisce un metronotte: ucciso L'episodio in un albergo romano Senegalese aggredisce un metronotte: ucciso In precedenza il giovane, che aveva già dato segni di squilibrio mentale, aveva ferito un agente ROMA — Un giovane senegalese, Alassane: N'doye, di 22 anni, di Dakar, è rimasto ucciso in una colluttazione con un vigile notturno, Sandro Maggi, in un albergo romano, questa notte poco prima delle due. Il giovane è stato mortalmente ferito al collo da un colpo partito acciden talmente dalla pistola del vigile che aveva cercato di fer marlo dopo che il senegalese aveva ferito un agente di p. s. N'doye era giunto a Roma nella giornata di ieri ed aveva preso alloggio nell'Hotel Buenos Aires di via Clitunno, nei pressi di via Salaria, nel quartiere Trieste. Verso le due è tornato in albergo ed ha cominciato ad urlare di cendo di essere stato avvelenato. Il direttore dell'albergo ha allora chiesto aiuto al vigile notturno, del corpo dell'Urbe, e ad un agente di P.S., Pasquale Galano, di 24 anni. I due hanno trovato il giovane davanti alla sua stanza, al terzo piano dell'albergo. Alla vista del vigile e dell'agente, il senegalese ha cominciato a lanciare contro di loro tutto quanto gli capitava a portata di mano. A questo punto l'agente ha tentato di immobilizzarlo. Ne è nata una zuffa nel corso delia quale il giovane ha avuto la meglio: l'agente è finito in terra ed ha picchiato violentemente ia testa, rimanendo ferito. E' allora intervenuto il vigile notturno e durante la colluttazione è partito il colpo che ha ucciso il senegalese. Il giovane senegalese ucciso aveva già dato segni di squilibrio nelle ore precedenti. Alle 16, al suo arrivo in albergo — hanno raccontato — N'doye Alassane aveva avuto una violenta discussione con gli impiegati della ricezione, poi, nella notte, aveva bussato ripetutamente alle porte delle stanze occupate da altri clienti. Secondo quanto hanno dichiarato i funzionari dell'ambasciata del Senegal all'ufficio stranieri della questura. Alassane, licenziato dal suo posto di lavoro a Livorno, era di passaggio a Roma, in attesa di rientrare in patria e l'ambasciata stessa provvedeva al suo soggiorno in albergo. Nella tasca del giovane è stata inoltre trovata una lettera dell'ambasciata indirizzata alla questura, nella quale si fa riferimento allo stato mentale del senegalese e si chiede di indirizzarlo a qualche istituto o casa di cura pubblica. Il vigile notturno Sandro Maggi è stato interrogato stamane dai funzionari della mobile e dal magistrato, ai quali ha raccontato di aver impugnato la pistola quando ha visto che l'agente di P.S. Pasquale Galano era stato disarmato dal giovane africano.

Persone citate: N'doye, Pasquale Galano, Sandro Maggi

Luoghi citati: Buenos Aires, Dakar, Livorno, Roma, Urbe