Lo scozzese Wells freccia nel vento

Lo scozzese Wells freccia nel vento Ad Edmonton ha vinto I 200 in 20"12 Lo scozzese Wells freccia nel vento Allan Wells, britannico ventiseienne, fa sul serio. Ieri ai Giochi del Commonwealth — in corso di svolgimento ad Edmonton in Canada — ha vinto i 200 realizzando quella che sarebbe la terza prestazione mondiale dell'anno, e la migliore europea, 20" 12, se il vento non avesse soffiato con favorevole intensità di quattro metri al secondo. Questo, comunque, intacca solo in parte il valore della prestazione di Wells — paragonabile ad un 20"30-20"35 in condizioni normali — pronto a sfruttare l'assenza di Quarrie (cdlpito da crampi in semifinale) e sicuro vincitore su Gilkes(20"18). Scozzese di nascita, Wells internazionalmente era abbastanza anonimo almeno fino ai primi di luglio di quest'anno quando, ad Edimburgo, venne accreditato sui 100 di 10" 15. Una prestazione che destò sensazione ma anche, molti dubbi: si pano di starter compiacente, di partenza volante, insomma non ebbe molto credito. Si rimandò ogni giudizio su questa tardiva «primavera» di Wells ai Giochi del Commonwealth dove impegni ripetuti ed avversari di rango avrebbero dato una più esatta misura del valore di questo sprinter. . La risposta di Wells è giunta puntuale anche se raffiche di vento somiglianti a quelle di una bufera (7 metri al secondo) hanno reso ancora dubbio tre giorni fa il primo riscontro cronometrico, sui 100: un 10"07 alle spalle del giamaicano Quarrie e, comunque, davanti all'olimpionico Crawford. Poi ieri il successo sui 200 con un tempo ancora ventoso ma comunque tale da creare qualche preoccupazione per il bis del titolo continentale da parte di Mennea nei prossimi campionati di Praga. A meno di venti giorni dagli «europei», dunque, —e mentre attendiamo con una certa ansia il ritorno alle gare fissato per domani dell'ex primatista mondiale del salto in alto femminile Rosemarie Ackermann — l'atletica vive momenti palpitanti che ci vedono indirettamente (come nel caso di Wells) o diretta- mente interessati. Innanzitutto domani ad Asiago si disputerà una maratonina di 31 chilometri e 600 metri, nella quale sarà impegnato Franco Fava, per la prima volta in gara dopo la crisi finlandese (tre ritiri su quattro prove) di inizio luglio. Fava ha cercato di ritrovare se stesso smaltendo i carichi di lavoro accumulati in altura (prima un mese in Bolivia a oltre 4000 metri, quindi a Livigno) nella pineta di Ostia. Le notizie rimbalzate sulle sue condizioni sono rassicuranti e c'è da augurarsi che la «maratonina» di Asiago possa confermarle. Con Fava ci saranno Magnani e Accaputo, gli altri due azzurri per Praga, e dunque il test sarà utile per tutti e potrà fornire un metro di giudizio abbastanza attendibile. Un altro azzurro alla ricerca di se stesso, Carlo Grippo, gareggerà a Pisa (oggi e domani) nel confronto con la Francia al limite dei 23 anni. Sarà impegnato, probabilmente, nei 400 e nella staffetta 4x400 in attesa di un nuovo collaudo sugli 800, a Zurigo, il 16. L'incontro pisano vedrà In campo anche altri azzurri in procinto di recarsi a Praga (i velocisti Grazioli, Zuliani e Clementoni; i quattrocentisti Tozzi, Malinverni e Bongiorni; il fondista Ortis; il saltatore in alto Di Giorgio; il martellista Bianchini e il marciatore Pezzatini) mentre rappresenterà anche l'ultima occasione per ottenere il viaggio agli europei per i vari Marchetti (giavellotto), Piapan (triplo), Minetti (400 ostacoli) e Matti (lungo). Insomma si tratterà di un valido test a livello assoluto ed a livello giovanile mentre altre due squadre juniores, maschile e femminile, sono da ieri in Canada per un confronto con la nazionale di quel paese e con quella cubana.