Morto Romeo Giacobazzi pioniere della ceramica

Morto Romeo Giacobazzi pioniere della ceramica Morto Romeo Giacobazzi pioniere della ceramica A Sassuolo, aveva 70 anni - Era a capo del "Gruppo Ragno" che comprende dieci stabilimenti con oltre 2500 dipendenti NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE SASSUOLO — E' morto, dopo una breve malattia, all'età di 70 anni, il comm. Romeo Giacobazzi, uno dei padri della ceramica. Nel maggio scorso era scomparso, in seguito ad un incidente stradale un altro grande protagonista del settore, Pietro Marazzi, di 73 anni. Giacobazzi era a capo del gruppo « Ragno » che nel comprensorio di Sassuolo e Reggio Emilia ha dieci stabilimenti con 2500 dipendenti e una produzone, nel '77, di 18 milioni di metri quadrati di piastrelle con un fatturato di 47 miliardi di lire. Le aziende del settore ceramica nel comprensorio sono 291 con 31.500 dipendenti e una produzione annua di circa 180 milioni di metri quadrati di cui 135 mila esportati. Il gruppo « Ragno », in particolare, esporta il 52 per cento della propria produzione. L'attività di Romeo Giacobazzi s'era iniziata nel '49 con l'apertura di uno stabilimento che sin dall'inizio si era rivolto ad una produzione corrente, per l'edilizia popolare. Già agli inizi la fabbrica aveva un centinaio di dipendenti che via via sono andati aumentai io e contemporaneamente la iuzione ha coperto altri - ri come la pasta bianca, il cotto forte, la moncottura, i disegni a mano. Pur avendo in catalogo anche articoli raffinati, la « Ragno » è sempre rimasta una azienda che ha tenuto conto soprattutto della quantità. Da qualche anno il comm. Giacobazzi aveva allentato la propria attività come dirigente, facendosi affiancare dalla moglie, Afra Fontana, più giovane di lui, e dall'unico figlio maschio, Dante, di 27 anni. L'azienda ha sempre mantenuto il proprio carattere familiare, accrescendosi via via di dimensioni: cinque stabilimenti dal '49 al '58, altr cinque dal '58 al '78. Pietro Marazzi, l'altro pioniere, aveva costruito il suo primo stabilimento, insieme con il padre Filippo, a Sassuolo, innalzando i capannoni su tronchi di alberi, anziché su muretti di cemento, per contenere la spesa. Era il 1940; ima quindicina di operai producevano le prime piastrelle ancora con il sistema dei forni, alla maniera araba. La produzione si era poi rammodernata ed era rapidamente aumentata mentre la ditta Marazzi si tramutava in gruppo con otto stabilimenti, di cui due in Spagna, uno ad Anagni, in provincia di Frosinone e gli altri nel comprensorio sassolese e reggiano e complessivamente quattromila dipendenti. Attualmente nel comprensorio gli addetti nelle fabbriche Marazzi sono 2800. r. I.

Persone citate: Giacobazzi, Marazzi, Pietro Marazzi, Romeo Giacobazzi

Luoghi citati: Anagni, Frosinone, Reggio Emilia, Sassuolo, Spagna