Guarducci in forma strepitosa per i mondiali di Cristiano Chiavegato

Guarducci in forma strepitosa per i mondiali Tra gli azzurri del nuoto, che si allenano a Cervinia, regna l'ottimismo Guarducci in forma strepitosa per i mondiali DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE CERVINIA — Nella calma ovattata dell'hotel Cristallo, al riparo dal freddo e dalla pioggia mista a nevischio che non ha risparmiato la vallata del Breuil in questo improvviso ritorno del maltempo estivo, gli azzurri del nuoto stanno concludendo la preparazione in vista dei campionati mondiali. Un «ritiro» collegiale a quota 2000 che è divenuto ormai una tradizione, alla vigilia degli appuntamenti più importanti. Non è questione di «ossigenazione» come comunemente ed erroneamente si potrebbe credere. Gli unici motivi per cui Bubi Dennerlein ha portato ancora una volta i suoi ragazzi in montagna sono la I tranquillità, una piscina da 25 metri ! completamente a disposizione e la ' fatica aggiuntiva che la quota impone negli allenamenti. L'aria è più rarefatta, si respira con un ritmo più elevato e quando si scende a valle si possono sentire indubbi benefici, come e stato dimostrato negli anni scorsi. A partire dai campionati mondiali di Belgrado, nel 1973, il nuoto italiano è sempre andato progredendo, con il passaggio da una sola punta di diamante, Novella Calligaris, ad una squadra compatta, piuttosto forte e almeno trequattro elementi di valere internazionale. Anche se nella formazione iscritta a Berlino ci sono alcuni nomi nuovi, l'aria che si respira in nazionale è sempre la stessa. Bubi Dennerlein accoglie gli ospiti con la solita aria sorniona e molta cortesia, disposto a parlare del più e del meno, senza sbilanciarsi troppo, senza scoprire le carte. Certamente lui, come responsabile tecnico federale degli uomini i suoi piani li ha fatti e sa già, cronometro alla mano, facendo il confronto con il passato, cosa ci attende nella prossima edizione dei mondiali. Ma Costantino Dennerlein, detto «Bubi» non è —a differenza di suo fratello Fritz, il quale viene sovente squalificato perché non ha peli sulla lingua — il tipo che si espone a fare delle brutte figure con pronostici azzardati. «Posso soltanto dire — afferma — cfie abbiamo una buona squadra Potremmo entrare in zona medaglia sui 100 stile libero, nella rana e con le staffette. Ma. a differenza degli anni scorsi, è difficile prevedere chi dominerà i campionati, chi sarà la "stella" di Berlino. Il nuoto in campo internazionale si è livellato molto. Esistono sempre le "superpotenze" ma gli altri sono più vicini. Ormai, dopo un decennio di continua evoluzione con un crollo di record incredibile, siamo arrivati molto vicini ai limiti umani. Mi attendo gare molto spettacolari combattute, magari con finali dove tutti gli otto concorrenti potranno vincere. Non mancherà qualche primato mondiale. Ma li vedremo soprattutto fra le donne e in quelle specialità relativamente giovani come i "misti". Difficile battere il record dei 100 stile libero maschili. Anche se le sorprese sono sempre possibili». Dennerlein ci fa sapere che Marcello Guarducci. primatista europeo dei 100 è in ottima forma, che Lalle, il ranista che ha attraversato un inizio di stagione difficile, è in ripresa, che conta molto su Paolo Revelli che per la prima volta in un grande appuntamento internazionale non corre solo per la staffetta ma anche per se stesso. E poi dice che tutti i ragazzi dovrebbero fare dei buoni risultati. Gli atleti che il tecnico ha a disposizione sono dieci. Non molti ma tutti di buona qualità: Marcello Guarducci (Carabinieri), Paolo Revelli (De Gregorio Roma), Giorgio Quadri (Lazio Nuoto), Paolo Sinigaglia (Andrea Doria Genova), Raffaele Franceschi (Nuotatori Milanesi), Riccardo Urbani (De Gregorio), Daniele Cerabino (Sturla Genova), Giorgio Lalle (Fiamme Oro), più le riserve (per le staffette) Fabio Rampelli (Imperi Roma) e Stefano Biricolti (Amici Nuoto Firenze). Sono ragazzi che hanno voglia di sfondare. Le maggiori responsabilità pesano su Marcello Guarducci, recordman dei 100 stile libero continentali, aspirante attore, deluso dai campionati europei dello scorso anno. Marcello non è cambiato molto ma sembra più maturo, conscio di avere grosse possibilità di arrivare ad una medaglia. «Sinceramente —afferma —mi aspettavo dai vari campionati nazionali tempi favolosi. Invece sono rimasto il quarto nella graduatoria stagionale mondiale e soltanto due Ira quelli che mi precedono saranno a Berlino. Il lavorilo rimane l'americano Jim Montgomery ma io potrò giocare delle buone carte. Non mi lascerò più prendere dalla frenesia, dai nervi. Farò la mia gara cercando di ottenere il massimo. Rispetto allo scorso anno, sto andando molto più forte. L'altro giorno ho nuotato in 57 "55 in allenamento, dopo altri dieci scatti. Poiché credo che si potrà vincere in 50"3-50"4. credo che quel tempo sarà alla mia portata, se tutto andrà bene». Guarducci ha l'aria di uno che nasconde qualcosa. Nelle sue parole non c'è l'euforia di altre volte ma la convinzione di essere fra i migliori. E in più una determinazione notevole. Giorgio Lalle invece è un po' l'oggetto misterioso. Secondo sui 100 rana lo scorso anno agli «europei» di Jonkoping, secondo tempo mondiale di ogni epoca, non sa neppure lui quanto vale attualmente. «In allenamento — sostiene — non ho ancora raggiunto la miglior condizione. Mi manca qualcosa per essere quello dell'anno passato, ma non so cosa sia. Ho lavorato molto, non ho avuto distrazioni. Speriamo che la forma arrivi al momento giusto. Siamo in tanti a valere più o meno lo sfesso tempo ». Cristiano Chiavegato

Luoghi citati: Belgrado, Berlino, Breuil, Firenze, Roma