BAGGIO

BAGGIO BAGGIO L'apostolato tra i giovani Sessantacinque anni compiuti in maggio, sacerdote da quando ne aveva 22 (fu necessaria, per ordinarlo, la dispensa dal limite d'età), una carriera compiuta con la valigia sempre pronta, anche il cardinale Sebastiano Baggio è un «montiniano», del quale si dice che sia vicino ai leaders dorotei del Veneto e che sia — per quanto questa definizione può valere negli ambienti vaticani — «di destra». Aveva 23 anni quando fu assunto tra gli aspiranti al servizio diplomatico della Santa Sede e inviato a Vienna, da dove tornò a Roma per seguire corsi di paleontologia, bibliofilia e diplomazia all'Accademia ecclesiastica. Nel 1938 riprende la valigia e si reca come nunzio apostolico prima a El Salvador, poi in Bolivia, poi in Venezuela, alternando i doveri dell'ufficio all'apostolato, specie tra i giovani. Passarono otto anni prima del secondo ritorno a Roma, dove rimase fino al 1948 alla Segreteria di Stato. Qualche missione fino al '50, e poi di nuovo in Vaticano per tre anni quale sostituto della Congregazione concistoriale. Nel 1953 Pio XII lo fece arcivescovo titolare di Efeso, e lo mandò nunzio in Cile, da dove si mosse nel '59 per andare a reggere, su incarico di Giovanni XXIII. la delegazione apostolica del Canada. Poi nel 1964, Paolo VI lo trasferì come nunzio, in Brasile. Il 28 aprile 1969 il Papa gli assegnò la porpora cardinalizia, e lo destinòalla diocesi di Cagliari, nominandolo pure membro del Consiglio per gli affari pubblici della Chiesa. Rimase in Sardegna fino al 1973. quando Paolo VI, nel quadro della riorganizzazione della Curia romana, lo nominò prefetto della Congregazione per i vescovi: la più delicata, forse della Curia, perché per quel tramite si svolgono pratiche e inchieste che precedono le nomine vescovili in ogni parte del mondo, e si mantengono i contatti tra l'episcopato e la Santa Sede. Nel giugno 1974, Baggio presiedette, come inviato del Papa, le celebrazioni del Congresso eucaristico dei Paesi dell'area bolivariana dell'America Latina. E, per la sua conoscenza di quei Paesi, si deve a lui buona parte del documento di preparazione dell'Assemblea episcopale latinoamericana. Un documento che gli è valso anche delle critiche, poiché conterrebbe, si dice, alcuni paragrafi che i regimi militari di laggiù avrebbero accolto favorevolmente. f. m.

Persone citate: Baggio, Giovanni Xxiii, Paolo Vi, Pio Xii, Sebastiano Baggio