Mennea cerca il tempo di Giorgio Barberis

Mennea cerca il tempo Momento favorevole per l'atletica italiana Mennea cerca il tempo Pieretto domani in gara al meeting di Viareggio per avere il conforto del cronometro - Simeoni e Montelatici protagonisti della "Tre giorni,, lombardo-veneta DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE VENEZIA —L'atletica italiana ha vissuto tre giornate fra le più importanti della sua storia: dapprima più che nobilitata dal primato mondiale di Sara Simeoni nella cui scia le compagne si sono battute splendidamente a Brescia perdendo di stretta misura contro le polacche, quindi a Venezia dove si è riuscito a pareggiare i conti con i polacchi che da 44 anni regolarmente ci battevano. E questo senza contare il larghissimo (e previsto margine con il quale la squadra maschile si é imposta alla Spagna. Incentivata dal valore dell'avversaria, che è tra le prime cinque potenze del continente, ed ulteriormente stimolata in molti atleti dalla possibilità di guadagnarsi la convocazione per Praga, l'atletica italiana ha risposto dando prova di una vitalità simile a quella che lo scorso anno ad Atene aveva propiziato l'ingresso nella finale di Coppa Europa maschile ed a Bucarest aveva fallito d'un soffio quella femminile. Ma allora si gareggiava ad un uomo-gara mentre questa volta l'incontro vedeva impegnati sempre due rappresentanti. Dunque il risultato suona ancor più lusinghiero per noi. Anzi, a Sant'Elena la Polonia si sarebbe anche potuta battere: una vittoria sarebbe stata anche vù!iri3 punizione per i polacchi che avevano lasciato a casa alcuni atleti di primissimo piano. A squadre complete — come logica avrebbe voluto — si sarebbe perso ed il merito sta appunto neli'aver saputo sfruttare l'occasione favorevole per pareggiare. Certo della tre giorni lombardoveneta l'immagine più splendida rimane quella di Sara Simeoni, che la maggior parte degli stessi dirigenti federali (Nebiolo era impegnato a Roma per l'elezione del Coni) non ha potuto seguire direttamente visto che latitava anche la tv. Dolce, modesta, simpatica, la veronese ha compiuto una grandissima impresa con la semplicità dei forti, mettendo un'altra pietra importantissima per il progresso sportivo della donna. Di quanto si possa ancora salire adesso che dopo la Ackermann anche la Simeoni ha vinto il «muro» dei due metri è presto per dirlo ma già emblematico è che Sara si sia resa conto con il suo salto record che «i 2,05 sono fattibili». Anche Montelatici, venticinquenne fiorentino reso forte a forza di bistecche, ha compiuto una bella impresa scagliando per due volte il peso oltre la fettuccia dei venti metri con Groppelli pronto a rispondergli a sua volta con il primato personale ed un altro lancio (nullo) vicinissimo, se non oltre, ai venti metri. Si muove, dunque qualcosa nel nostro settore lanci, crollano barriere, nel martello Podberscek si avvicina al sempre lanciatissimo Urlando e Bianchini funge da terzo incomodo, nel disco tiene banco l'abituale coppia Simeon-De Vincentiis, infine nel giavellotto il giovane Machetti sembra avviato finalmente oltre gli 80 metri. Dai tempi di Consolinl mai tanti azzurri hanno rappresentato per il settore lanci l'Italia come avverrà oue- stanno a Praga. E' una nota di merito per chi in questi anni ha. evidentemente, lavorato con serietà: altrettanto bisognerà fare, e presto, per il mezzofondo che anche sulla Laguna ha complessivamente deluso le attese. Pare che il settore verrà affidato dopo Praga a Franco Arese, che rivedremmo volentieri quale elemento catalizzatore del settore. Occorre infatti qualcuno di buona esperienza (e Franco lo è indubbiamente) che programmi attentamente il futuro. «Se mi verranno fatte proposte serie — dice Franco — sono pronto a prenderle in considerazione, lasciamo passare Praga eppoi ripar-' gliamone pure». Domenica sera, a conclusione delle gare, c'è stata riunione del Settore Tecnico della Fidai. Il motivo era facilmente intuibile e riguardava le aggiunte da apportare alla prima lista di atleti che andranno a Praga, annunciata dopo i campionati assoluti. A qualcuno, comunque, verrà ancora concessa una prova di verifica (o di appello) domani sera a Viareggio dove una folta partecipazione straniera dovrebbe risultare abbastanza stimolante per tutti gli azzurri, guidati da Mennea (che correrà sia i 100 sia i 200) desideroso di ottenere un riscontro cronometrico più lusinghiero di quello consentitogli dalla non eccezionale pista del Sant'Elena. Sciolti i dubbi nel saito in alto (Bruni e Di Giorgio affiancheranno Bergamo) e per Volpi, ormai siepista dal comportamento maturo, anche la staffetta 4x400 si è guadagnata a Venezia il viaggio. Rimane ancora il dubbio per la 4x100 femminile (sicuramente orfana della Bottiglieri che non intende compromettere la ripresa forzando troppo i tempi): indipendentemente dal discorso di squadra comunque, Miano e Masullo saranno egualmente agli europei. Con loro anche la Dini, felicemente a 1,86 nella giornata-record della Simeoni, e la Quintavalla per il giavellotto a conferma che i progressi delle nostre ragazze sono numerosi e meritano attenzione. Giorgio Barberis