Tra Castellini e il Torino scoppia una brutta polemica

Tra Castellini e il Torino scoppia una brutta polemica Alle ingenerose accuse dell'ex granata dal ritiro del Napoli risponde (duramente) la società Tra Castellini e il Torino scoppia una brutta polemica Pianelli infuriato per la "sparata,, del portiere - Traversa racconta i retroscena del "divorzio,. Radice: "E" lui che si è giocato il posto,, - Reingaggi: la società non è disposta a trattare TORINO —E' una storia antipatica e un po' triste che scuote questi giorni pigri della breve estate calcistica. Luciano Castellini ed il Torino, che il portiere chiama in causa, sono i protagonisti. Il «giaguaro» si è sfogato nella quiete di Plancios, il ritiro del Napoli, la sua nuova squadra. Ha parlato del lungo periodo trascorso con la casacca granata con le lacrime agli occhi, maha anche avuto parole dure e ingenerose per l'ambiente: ora s'allontana per sempre dal clan torinese in forma brusca e ciò non potrà che addolorare chi è portato ad unire i sentimenti col calcio, il cuore con un rapporto di lavoro preciso, freddo nelle regole. «E' capitato un giorno —ricorda tra l'altro Castellini — che Radice mi abbia detto all'ultimo momento che non avrei giocato. Il trattamento non l'ho digerito, ho capito subito di non servire più al club, io che pensavo d'essere un privilegiato. Alla vigilia della partita coi Perugia mi ha poi detto che toccava a me Ho risposto che scappati i buoi era inutile chiudere la stalla e che stavo in panchina perché ora lo volevo io». E ancora: «Non ho avuto uno scontro fisico con Radice, se gli avessi messo me mani addosso si vedrebbero ancora i segni». E poi. puntando il cannone sulla dirigenza: «Quando ma ne sono andato non mi ha salutato nessuno, nemmeno il presidente. Non mi sembra una cosa normale. Uno che finisce di lavorare in una fabbrica dopo 30 anni almeno lo salutano, viene anche il direttore a salutarlo. Niente di tutto ciò in un Torino dove sono stato per tanti anni, con Ferrini...» Dichiarazioni che hanno mandato in bestia il presidente Pianelli. gli hanno in parte guastato questa manciata di giorni di vacanza. Per lui ha parlato il vicepresidente Nanni Traversa visibilmente seccato per questa vicenda inattesa. «Castellini —ha esordito Traversa —ci ha rotto le scatole, è ora che la smetta con questa storia lacrimevole, raccontata con toni particolari. Fino ad ora la società è stata zitta, perché si pensava che il signor Castellini dovesse preoccuparsi della sua professione e non delle inutili chiacchiere. Adesso ci sentiamo in dovere di precisare come stanno veramente le cose La storia è incominciata un sabato famoso, prima della partita col Bologna. Pianelli. io. Bonetto e Radice quel giorno ci recammo a Milano, per difenderci dopo aver rilasciato al termine di una gara delle frasi ritenute contrarie al regolamento. Solo alla sera, tornando a Torino. Radice potè comunicare al giocatore la decisione di mandarlo in panchina, poiché il giocatore soffriva per un dolore reumatico alla schiena» Cosi continua Traversa: «A questo punto scoppiò il caso. Castellini disse che non era regolare il modo d'avvertirlo all'ultimo momento, che glielo si poteva dire almeno in mattinata, che non avrebbe fatto il dodicesimo. Radice andò in bestia, lo voleva spedire a casa subito. Riuscimmo a calmarlo. Il giorno dopo Castellini non si vide allo stadio all'una di pomeriggio, al momento di andare negli spogliatoi. Riuscimmo a rintracciare il portiere Rottoli per rislvere la delicata situazione. Castellini riteneva d'avere un male incurabile. Si calmò soltanto il lunedi dopo l'esito delle radiografie. Terraneo intanto era andato bene. Radice intendeva rivederlo all'opera nella trasferta di Napoli. Castellini questa volta accettò Is Panchina. Tornando a casa, sull'aereo, Radice gli disse che la settimana seguente, contro il Perugia, sarebbe toccato a lui A metà settimana, Castellini rientrando con la squadra da Bardonecchia disse che non se la sentiva di tornare tra i pali, che voleva essere trasferito, che col Torino aveva "chiuso". Dopo il Perugia (giocò Terraneo) Radice fece un altro tentativo, c'era la Juventus alla domenica. Niente da fare. Rifiuto netto del portiere e convocazione del presidente a Cascine Vica per troncare il legame». Traversa si sofferma poi sul particolare del saluto, al momento del commiato: «E' il giocatore che generalmente cerca il presidente Con Bonetto ha avuto invece parecchi incontri, uno con me. Si doveva definire una questione economica (non si trattava di una buonuscita), altrimenti Castellini avrebbe rifiutato il trasferimento a Napoli. Poi dice di aver pagato per i fatti di Duesseldorf. L'unico che ha pagato è il Torino per una sua azione da killer, un gesto sconsiderato, lo pensavo addirittura che avesse ammazzato l'avversario. Per questa follia siamo stati costretti ad acquistare Terraneo e Rottoli. E' chiaro che lo abbiamo multato, mauna parte dei 30.000 franchi svizzeri a carico della so! cietà per il comportamento in cam¬ po di alcuni giocatori è addebitabile anche lui. Ci secca anche che a suo tempo si fosse messo di mezzo Zoff per difenderlo, lui che doveva invece pensare agli affari suoi. Quanto a Radice, se Castellini gli avesse messo le mani addosso sarebbe stato licenziato subito e senza un saluto. Questo è pacifico». Cosi invece afferma Radice da Entreves: «E' lui che si è giocato il posto nel Torino e in nazionale. Nessuno lo ha fatto fuori, perfino Terraneo era disposto ad aiutarlo, a cedergli il posto. L'accenno alle botte è fuori da ogni lealtà». Per il Torino il capitolo si chiude qui, il club è costretto od affrontare altri problemi che certo non mancheranno Dichiara infatti Traversa sugli ingaggi: «La squadra viene da un anno balordo e noi cambiamo sistema. Con i giocatori non ci sarà trattativa. Prepareremo i contratti e chi avrà intenzione di accettare starà a casa. Se ci sarà un rifiuto in blocco, allora giocherà la "Primavera". Nou non ci spaventiamo. Stabiliremo tra breve la data per accettare in tempo le proposte della società, questo decurtamento che ci pare più che logico per mille motivi». Ad Entreves si consumano le ultime ore di pace. Santin ha rimediato una botta ad un ginocchio, nulla di grave. Piccoli guai rispetto a quelli che sono nell'aria. Ferruccio ('avallerò

Luoghi citati: Bardonecchia, Bologna, Milano, Napoli, Perugia, Torino