Da Jolanda Balas alla Ackermann

Da Jolanda Balas alla Ackermann Gli ultimi ventanni del primato Da Jolanda Balas alla Ackermann In ventanni il record mondiale del salto in alto femminile è salito di 18 centimetri. La prima grande saltatrice del dopogierra, la romena Jolanda Balas lo portò a 1,83 a Bucarest il 10 ottobre 1958. Successivamente l'atleta dell'Est sali a 1,84 e, centimetro per centimetro fu la prima a scavalcare il «muro» dell'1,90, superando l'I .91 a Sofia nel luglio del 1961. Il primato assoluto in seguito è stato ancora ritoccato dall'austriaca Gusembauer nel 1971 a Vienna (1,92), dalla tedesca Ulriche Meyfarth alle Olimpiadi di Monaco con 1.92 nel 1972. dalla bulgara Blagoeva, con 1,94 a Zagabria nel 1973 Dall'anno dopo inizia l'era di Rosemane Witschas. sposata poi Ackermann, prodigiosa campionessa della Germania Orientale. La Ackermann è passata dall'1,94 del 1974, sino ai 2 metri raggiunti, prima donna al mondo, a Berlino il 27 agosto nell'anno scorso. Più tormentata la storia del re cord italiano. Nel 1959 il limite di Marinella Bortoluzzi era ancora a 1,64. Il primato è poi passato nelle mani di Osvalda Giardi, Anna Rosa Beliamoli e Laura Bortoli. Il primo primato nazionale di Sara Simeoni è arrivato nel 1970 quando la ragazza venta aveva 17 anni: 1,71 ottenuto a Padova. Per due volte record è poi stato migliorato dalla torinese Silvia Massenz (1,75 e 1,77) ma la Simeoni ha presto pre so nuovamente il sopravvento. Questa la sua escalation: 1,80 nel 1971, 1,85 a Monaco, 1,86 a Roma nel 1973,1,89 agli «europei» del '74, 1,90 nello stesso anno ad Avezzano, 1,91 a Montreal per la medaglia d'argento, 1,93 a Formia nel 1977 e quest'anno prima 1,95 ancora a Formia in giugno, 1,97 a Kouvola l'11 luglio nel match con la Finlandia. Ieri, infine, il record