Passione e gloria della Spagna con Albertazzi a Montepulciano di Angela Bianchini

Passione e gloria della Spagna con Albertazzi a Montepulciano Recital dell'attore alla terza edizione del "Cantiere d'Arte,, di Henze Passione e gloria della Spagna con Albertazzi a Montepulciano MONTEPULCIANO — Quest'anno il Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano occupa l'arco di tempo che va dal 28 luglio al 12 agosto, ilpiù lungo della sua breve storia. Siamo infatti, ormai, alla tersa edizione, e la manifestazione è uscitadall'ambito strettamente locale per incidere con notevole forza critica. Si comincia a intravedere una sua fisionomia particolare, la ricchezza di talenti, soprat-, tutto internazionali, l'influenza dei giovani, un tema diverso per ogni anno (quest'anno è la Spagna), l'allargarsi degli interessi e anche dell'area fisica, che si estende ormai oltre la bellissima ma piccola città di Montepulciano. D'altro canto, continua lo squilibrio, piuttosto grave, tra l'affluire dei giovani talenti, per esempio i coreografi usciti dal ••Balletto del Teatro di Stato di Stoccarda; il 'Balletto nazionale dei Paesi Bassi», il gruppo 'Hinz und KunsU (la Parte e l'Arte) di Amburgo, e poi i direttori d'orchestra, i musicisti, i chitarristi e cantanti spagnoli, e non tanto l'apporto italiano quanto l'indifferenza della popolazione locale. E' un fenomeno curioso, in questa Toscana sempre imprevedibile, provocato, forse, dall'attaccamento a quelle manifestazioni di tipo tradizionale, come il Bruscello, che si succedono, in questa stagione, sulle piazze di molti paesi e cittadine, e che a Montepulciano stessa seguirà, a mezz'agosto, il Cantiere, oppure dalla diffidenza, anch'essa abbastanza toscana, nei confronti di tutto quello che tende a penetrare l'antico tessuto sociale. In realtà, poche manifestazioni risultano più rispettose della sostanza cittadina di quanto non lo sia il Cantiere: centinaia di giovani talenti che vengono da tuttH paesi e collaborano a tutte le serate, e sono ospitati in una scuola di Montepulciano, portano vita e vivacità, affollando, come accadde durante la serata dedicata alta poesia spagnola della Resistenza, recitata da Giorgio Albertazzi la platea e i palchi del bellissimo teatro ottocentesco Poliziano. La serata di Albertazzi può' risultare simbolica di tutta l'impostazione artistica di quest'anno, in cui il Cantiere continua ad ampliare il discorso sul melodramma dell'Ottocento e sulla musica sinfonica e cameristica di quel secolo, accentuando, però, anche l'interesse per la musica rinascimentale e soprattutto spagnola. Spagna, follia, passione, questa è la tematica del Cantiere. Infatti, nelle parole del direttore del Cantiere stesso, e suo fondatore, Hans Werner Henze, la Spagna è presa come esempio di una sofferenza politica che va al di là delle condizioni della Spa¬ gna stessa, in fase storica di superare il franchismo. E' l'oppressione che può continuamente ripetersi ovunque, e che tuttavia trova una risposta eccezionale, e ha trovata per quarantanni nella battaglia combattuta dagli artisti, dai poeti, dagli scrittori. Per questo. Albertazzi, nel suo recital, intercalato da Polias originali di autori spagnoli ha insistito, più che sulla poesia della Guerra Civile, sulla lirica che per lunghi anni ha resistito al franchismo. Essa è riuscita a non farsi travolgere dalla follia dell'oppressione, è riuscita a intravedere (come accade nelle poesie di Angel Gonzales o in quelle di Gabriel Celaya) la libertà al di là dell'immensa prigione che era la Spagna. Albertazzi ha scosso il pubblico con il suo timbro eccezionale, con la sua dizione sempre tra parlata, detta, recitante, creando una sorta di legame, al di là delle lingue, della Spagna con il mondo: Rafael Alberti, la Spagna e l'Italia, Neruda, l'America Latina e la Spagna, insomma, una Spagna presente ovunque, in ognuno di noi. Angela Bianchini

Persone citate: Albertazzi, Angel Gonzales, Gabriel Celaya, Giorgio Albertazzi, Hans Werner Henze, Neruda, Rafael Alberti