Rottura tra psi e pci nella giunta a Venezia

Rottura tra psi e pci nella giunta a Venezia Il Comune si avvia verso la crisi Rottura tra psi e pci nella giunta a Venezia VENEZIA — Il pei veneziano ha commentato ieri la decisione del comitato esecutivo regionale del psi, di chiedere formalmente la crisi della giunta comunale (pci-psi) di Venezia, dopo che martedì era cominciato l'incontro tra le delegazioni del psi e del pei per discutere i problemi dell'amministrazione comunale di Venezia. «L'incontro — dice il pei veneziano in un comunicato in cui esprime la propria sorpresa per tale atteggiamento — si era concluso in modo interlocutorio. La nostra delegazione aveva dichiarato la sua disponibilità ad avviare una discussione su tutti i problemi proposti dal psi, per giungere ad un chiarimento e ad un accordo che rilanciasse la collaborazione dei due partiti nella amministrazione della città. Proprio sulla base di tale riconfermata disponibilità e tenendo conto che la delegazione del psi aveva espresso un giudizio sostanzialmente positivo sul lavoro della giunta, il pei proponeva la necessità di evitare una crisi dell'attuale amministrazione, almeno fino alla conclusione del confronto che si era appena avviato». «In tal modo — prosegue il documento — si assicurava la continuità del lavoro positivo in atto per la città da parte della giunta, e una discussione costruttiva tra i due partiti della maggioranza. Il pei ritiene ancora che questa sia la strada da seguire, senza colpi di forza pregiudiziali e imposizioni da parte di nessuno». L'apertura formale della crisi al Comune di Venezia era stata decisa martedì dal Comitato esecutivo regionale del partito socialista riunitosi a Mestre. I rappresentanti del psi nell'amministrazione comunale di Venezia sono stati invitati a procedere in tal senso secondo i deliberati già espressi dagli organi statutari della federazione veneziana del psi. In un comunicato, l'esecutivo regionale del psi ha riconfermato « La necessità di procedere in tempi brevi alla verifica politico programmatica al fine di dare maggiore incisività e rinnovata qualificazione riformatrice alla gestione pci-psi dell'amministrazione comunale ». L'esecutivo regionale socialista ha anche espresso « preoccupazione per l'atteggiamento assunto dal pei veneziano in termini di pregiudiziale ostilità al confronto politico-programmatico e di acritica ed assoluta difesa dell'operato della giunta ». In proposito i socialisti esprimono un giudizio complessivamente positivo, ma affermano che l'attività della giunta va « rilanciata e rinnovata sotto il profilo dei programmi e dei modi delle singole forze che la compongono per meglio rispondere ai bisogni della comunità veneziana ». Di conseguenza, l'esecutivo regionale socialista confermava le decisioni della federazione veneziana, rivendicando, infine, « l'autonomo diritto di ciascuna forza politica di scegliere le proprie rappresentanze ». La questione riguarda il sindaco socialista di Venezia Mario Rigo, vicino alla corrente di De Martino, che l'attuale maggioranza veneziana e veneta del partito, capeggiata dal deputato Gianni De Michelis, responsabile organizzativo nazionale della corrente lombardiana, ha proposto di sostituire con l'attuale assessore ai lavori pubblici Renato Nardi, lombardiano.

Persone citate: De Martino, Gianni De Michelis, Mario Rigo, Renato Nardi

Luoghi citati: Comune Di Venezia, Venezia