Adesso nelle farmacie pagheremo il "ticket"

Adesso nelle farmacie pagheremo il "ticket"Il Parlamento approva stamane la legge Adesso nelle farmacie pagheremo il "ticket" Per frenare gli abusi nell'acquisto di medicinali a carico mutua I farmacisti contrari alle tariffe scalari secondo la confezione Si prevede che il consumo di medicine diminuirà di un quarto La commissione sanità della Camera approverà stamane l'istituzione del « ticket moderatore » sul medicinali, in base al quale è previsto un contributo del mutuato al momento dell'acquisto dei farmaci prescritti dal medico: 200 lire per le confezioni che costano mille lire, 400 per quelle fino a 3 mila, 600 oltre le 3 mila. Secondo 11 « Prontuario terapeutico » in fase di revisione, sono esenti dalla contribuzione gli antibiotici composti di una sola materia, mentre la posizione degli epatoprotettori (sottoposti per il momento a « ticket ») sarà riesaminata in un secondo tempo. 23.500 lire Tanno Che cosa vuol dire per Torino (2 milioni di mutuati fra città e provincia) l'istituzione della « mtni-tassa » sul medicinali? Non molto, se lo scopo del provvedimento è quello di limitare l'abuso (e lo spreco) di farmaci. Il consumo di pillole, sciroppi, supposte e iniezioni e, nella nostra città, uno dei più bassi d'Italia. Spendiamo, per medicine, 23.500 lire all'anno e superiamo, di pochissimo, soltanto Bolzano ed Aosta. A Napoli si spendono più di 40 mila lire all'anno, ma qui — è solo un esempio — le soluzioni glucosate da fleboclisi (prescritte dal medico della mutua) vengono utilizzate al posto dell'acqua minerale zuccherata nei poppatoi dei neonati. Che cosa ne pensano 1 tarma cisti? « Forse — ci dicono riden do' in una farmacia di via Mada ma Cristina — non avremo più la mano anchilosata a forza di riattaccare fustelle sulle ricette. Quello dì oggi è un giro fasullo, con le mutue che non pagano e i medict che riempiono con facilità i moduli. Duecento lire saranno un deterrente per molti, ma siamo contrari al " ticket " proporzionale che finisce per penalizzare chi ha bisogno di farmaci più cari. Perché non si è seguito l'esempio dell'Inghilterra? Un penny per ogni confezione ». « Si tratta di una piccola vai'jol". di sfogo ai rapporti con le mutue, non ancora di una valvola di sicurezza ». Questo il commento del vice presidente dell'Ordine dei farmacisti di Torino, dott. Roasenda. Pur riconoscendo che al « ticket » si doveva arrivare (« altrimenti sarebbe un disastro»), è scettico sull'applicabilità pratica delle disposizioni: « Era meglio stabilire un tanto per ricetta senza costringerci a far ricerche su ciascun medicinale per sapere a quale classe appartiene, tanto più che il " Prontuario ", con gli aggiornamenti, è ancora di là da ventre ». Riflessi sui mutuati: « Scarsi perché è piccola la clientela che risente dèlia crisi in questo settore. Un esempio: non si sono mai venduti cosi tanti dentifrici medicali ». Rapporti con le mutue: « Speriamo che migliorino: 15-20 giorni di ritardo nei pagamenti sono un grosso handicap per chi lavora all'80-90 per cento sui mutuati ». Un consigliere dell'Ordine dei farmacisti, il dott. Bezzo, non è d'accordo sulla discriminazione dei farmaci: « E' il medico che deve essere arbitro in questo caso. Il " ticket " creerà soltanto ti caos e da parte del pubblico ci sarà una reazione negativa. Se ci sono dei farmaci inutili eliminiamoli, non creiamo medicine di serie A e dì serie B ». Polemico il vice presidente dei titolari di farmacie, dott. Vecco: « Avevamo chiesto In normativa più facile possibile, altrimenti avremmo rischiato di essere ulteriormente burocratizzati, rallen¬ tando ancora le operazioni dì vendita delle specialità. Non siamo stati ascoltati: gli addetti ai lavori non vengono mai sentiti. Comunque questi provvedimenti erano necessari, non tanto per la situazione al Nord (dove il consumo dì medicinali è limitato), quanto per quel che accade nel Sud. Abbiamo anche chiesto al governo che l'applicazione del " ticket " non sia immediata per permetterci uno smaltimento dei farmaci che vengono tagliati fuori ». Secondo di dott. Vecco c'è da attendersi una contrazione nelle vendite, anche perché prima si consumerà « ciò che sì è accu mutato nell'armadietto farmaceutica di ogni famìglia ». Comunque è prevedibile una diminuzione de] 25-30 per cento: « Avrà riflessi sul livello occupazionale? Staremo a vedere ». Cosa dice l'Enpas E le mutue? Il vice direttore dell'Enpas, dott. Soreca pensa che il « ticket » potrà ridurre l'abuso e porre un freno allo spreco: ii II nostro istituto ha in pratica anticipato questo provvedimento perché i nostri assistiti, in sede di rimborso, avevano una detrazione di legge progressiva decrescente in ragione della spesa sostenuta: il 9 per cento fino a 10 mila lire, il 7 fino a 20, il 4 oltre le 20. In taluni casi più gravi è possibile l'eliminazione della trattenuta con un totale intervento di rimborso ». Questo sistema ha costituito un freno e nello stesso tempo, con l'andamento decrescente, evita di penalizzare chi abbisogna d/1 un'assistenza più costosa. Comunque 11 « ticket » sarà presto una realtà: da domani la « mania della pìllola » non è più completamente gratuita. La nostra salute ha tutto da guadagnare. Gianni Bìsio

Persone citate: Bezzo, Roasenda, Soreca, Vecco

Luoghi citati: Aosta, Bolzano, Inghilterra, Italia, Napoli, Torino