Lazzarini a Imatra campione delle 125 Bianchi (4 fratture), una carriera finita di Carlo Florenzano

Lazzarini a Imatra campione delle 125 Bianchi (4 fratture), una carriera finita Lazzarini a Imatra campione delle 125 Bianchi (4 fratture), una carriera finita Il pilota della Mba secondo dietro allo spagnolo Nieto in seguito alla caduta del rivale, ricoverato all'ospedale con una gamba spezzata - Dopo il G. P. di Finlandia anche Ballington (350) è vicino al titolo ■ Nella 500 successo di Hartog IMATRA — Il Gran Premio di Finlandia ha assegnato II titolo mondiale delle 125 ce. a Lazzarini, ha dato a Ballington la certezza quasi assoluta di essere il nuovo campione delle 350 ce. e si è concluso In pratica con un nulla di fatto ai fini delel classifiche nelle classi 500 e 250 ce. Nella massima cilindrata, infatti, non si è verificata l'attesa resa del conti fra Sheene e Roberts perché entrambi si sono ritirati, mentre la vittoria di Ballington davanti ad Hansford nelle 250 ha lasciato apertissimo II campionato di questa categoria. Eugenio Lazzarini si è assicurato il suo primo titolo iridato con un secondo posto alle spalle di Nieto, al termine di una gara combattutissima che purtroppo ha avuto un finale drammatico: la caduta di Bianchi, che ha riportato varie fratture ad una gamba che lo terranno lontano dalle corse per vari mesi. Lazzarini ci ha così raccontato la sua corsa: - Dopo un palo di giri sono riuscito a raggiungere Nieto e Bianchi, che erano stati più veloci in partenza. Da quel momento è cominciata una lotta tremenda ad ogni curva, che è durata fino alla fine della gara. Nel limiti della correttezza, Nieto faceva di tutto per alutare Bianchi: ad esempio arrivava "lungo" In staccata, faceva passare II suo compagno e poi mi chiudeva la strada davanti. La mia MBA e le loro Minarelll si equivalevano, e quindi tutto si giocava In curva. Penso che ci saremo superati a vicenda una ventina di volte. All'ultimo giro, In una curva veloce a destra, lo li ho passati In frenata. Bianchi che era sulla sinistra ha tentato di superarmi all'esterno e mi è caduto davanti. Ho chiuso II gas per paura di investirlo e Nieto che era all'Interno è passato e ha vinto la corsa. Mi displace per Bianchi, ma non credo di aver rubato questo titolo mondiale ». Anche Kenny Roberts per circa quattro minuti ha avuto II tltuio mondiale delle 500 In tasca. Il più veloce in partenza era stato come al solito l'olandese Hartog. ma Roberts si era subito installato alle sue spalle davanti a Katayama, Ferrari e Ce cotto. Sheene al quarto giro era riu- scito a portarsi in terza posizione, ma dopo due passaggi il motore della sua Suzuki cedeva costringendolo al ritiro. A Roberts a quel punto bastava arrivare secondo per guadagnare un tale vantagglone nella classifica del mondiale da potersi poi accontentare di due piazzamenti nelle due gare che ancora restano da disputare. Ma all'ottavo passaggio la sua Yamaha terminava di girare a causa della rottura dell'impianto di accensione e tutto il campionato veniva rimesso In discussione. Roberts, come Sheene, era costretto al ritiro ed Hartog andava a vincere senza grandi difficoltà davanti a Katayama e Cecotto, afflitti entrambi da problemi che hanno rallentato la loro corsa. La gara delle 500 ha avuto un seguito di polemiche in seno al team Suzuki. Sheene, infatti, In prova aveva avvertito segni premonitori della rottura che poi si è puntualmente verificata. Ma i tecnici giapponesi non avevano voluto prestargli ascolto e non avevano voluto sostituire, come il pilota chiedeva, I cuscinetti degli alberi motore. • Se / giapponesi fossero un po' meno presuntuosi — ha detto II pilota inglese — ora avrei 12 punti di vantaggio su Roberts ». Ben poco da dire c'è stato Invece al termine delle gare delle 250 e delle 350 ce in cui Ballington s'è imposto con tale autorità da togliere interesse alle corse Nella prova delle 250, il sudafricano ha subito staccato Hansford, che lamentava una carburazione errata sulla sua Kawasaki, mentre nella cilindrata maggiore è stato Rougerie l'avversarlo più pericoloso di Ballington, fino a quando non si è dovuto ritirare per la rottura della sua Yamaha. Anche Hansford si era ritirato per rottura e nella seconda parte della corsa delle 350 Katayama è stato protagonista di una bella rimonta che gli ha fruttato il secondo posto. Per quanto riguarda i piloti italiani, a parte il titolo di Lazzarini, Il bilancio di questo gran premio di Finlandia non è certamente positivo. Ferrari nelle 500 aveva fatto una corsa magnifica in quarta posizione, dietro alle moto ufficiali di Hartog, Katayama e Ce cotto quando, a due giri dalla fine, la rottura del comando del cambio che aveva strusciato contro una balla di paglia l'ha co stretto al ritiro. Massimianl, ritiratosi nelle 350 ce per rottura del motore, è finito fuori pista, a causa di un doppiato che gli è caduto davanti. Villa con la MBA 250 e Luchinelli con la Suzuki 500 Cagiva, dopo pochi giri si sono dovuti ritirare a causa del cattivo funzionamento delle loro moto. Gli unici che sono riusciti a tagliare il traguardo sono stati Lega e Pilerl con le Morbidelli. Lega, stimolato dal confronto con Ekerold, a cui era stata affidata una terza Morbidelli 250, ha tirato fuori tutto II suo orgoglio ed è riuscito a classificarsi terzo dietro a Ballington ed Hansford. mentre nella stessa corsa Pileri è arrivato quinto ed Ekerold. forse non ancora a suo agio, è arrivato soltanto decimo. L'appuntamento ora è a Silverstone, dove Barry Sheene, domenica prossima, si giocherà In casa contro Roberts il titolo mondiale delle 500. Carlo Florenzano

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