Hartog dà via libera a Sheene in Svezia di Carlo Florenzano

Hartog dà via libera a Sheene in Svezia Hartog dà via libera a Sheene in Svezia KARLSKOGA — Al Gran Premio di Svezia c'erano quasi più olandesi che svedesi. Erano venuti quasi tutti in moto e si erano presi un bel po' di pioggia per vedere Wii Hartog correre con la Suzuki 500 ufficiale. Ne valeva la pena perché il loro eroe, un giraffone alto un metro e novanta, che d'inverno si dedica alla sua azienda agricola, ha fatto di tutto per entusiasmarli: è partito in testa e c'è rimasto fino a quando, per ordini di scuderia, ha dovuto dare strada a Sheene, che era dietro di lui. In Svezia era arrivato in moto un solo tifoso italiano, ma anche per lui ò valsa la pena di arrivare fin quassù. La vittoria di un compatriota (questa volta Bianchi) nelle 125 era quasi scontata e si poteva anche sperare qualcosa di più nelle medie cilindrate, in cui solo Le¬ ga ha ben figurato classificandosi settimo nelle 250 ce. Ma non si poteva sperare che fornissero una prova migliore di quella che hanno dato i due italiani impegnati nella classe 500, Ferrari e Lucchinelli. Il primo, correndo con un motore rimesso in sesto alla meglio dopo la rottura in prova di un carter, è riuscito a conquistare la quinta posizione dietro alle moto più o meno ufficiali di Sheene, Hartog, Katayama e Baker e davanti a quelle di Cecotto e Roberta. Luchinelli, dal canto suo, è stato insieme con i migliori fino a quando, a nove giri dalla fine, la rottura di un freno non l'ha costretto al ritiro mentre occupava la quinta posizione. Grosso spavento per una caduta su un curvone velocissimo di Franco Uncini, che d rimasto disteso sul prato. Il pilota di Recanati viaggiava intorno ai 150 l'ora quando, probabilmente a causa delle pessime condizioni del manto stradale, ha perso il controllo della sua Yamaha 350. Uncini ha riportato varie fratture ad una mano e dovrà rinunciare alle prossime due prove del mondiale. Di spettatori australiani, infine, dubitiamo che ce ne fossero, ma è stato un peccato perché Hansford li avrebbe fatti esaltare. Il pilota della Kawasaki, infatti ha vinto la corsa delle 250 ce e quella delle 350 ce, precedendo tutte e due le volte Bailington, anche lui su Kawasaki. Vediamo in breve la cronaca di queste quattro corse del Gran Premio di Svezia. Nella classe 125, Bianchi e Nieto sono balzati subito al comando, mentre Lazzari™, al secondo passaggio, occupava la quinta posizione dietro ad Espie e Karlsson. Due giri dopo il pilota della Mba ò stato costretto al ritiro dalla rottura di un cavo dell'accensione elet¬ tronica e da qual momento la gara ha praticamente perso ogni interesse, poiché Nieto per ordini di scuderia non poteva battere Bianchi che, dopo questa gara, ha recuperato qualche speranza di conservare II titolo mondiale. La corsa delle 250 ha visto le due Kawasaki prendere immediatamente il largo, mentre i migliori piloti privati con la Yamaha, Herron, Ekerold, Fernandez e Padget, lottavano per le posizioni di rincalzo. Hansford, che qui a Karlskoga era forse il pilota più veloce in assoluto, ha staccato progressivamente Ballington, che ha dovuto accontentarsi del secondo posto. La gara delle 350 ce ha avuto una trama Identica a quella delle 250 con l'unica differenza, che nella lotta per il terzo posto, tra i piloti con le Yamaha, Katayama (che ha una moto ufficiale) ha fatto da padrone. Per quello che riguarda la corsa delle 500, in- { fine, di Hartog, come sempre velocissimo in partenza e poi remissivo nei confronti di Sheene, abbiamo già parlato. Resta da raccontare quello che è successo alle spalle dei due battistrada. Roberts e Cecotto, per una decina di giri, sono sembrati in grado di contendere la vittoria alle Suzuki ma poi entrambi, con una mano dolorante, per le cadute in prova, hanno dovuto rallentare. Con i risultati di questo Gran Premio di Svezia, il campionato mondiale che sembrava quasi concluso ora sembra molto più aperto di quanto fosse una settimana fa. Nella classifica delle 500 ce, infatti, Roberts ora ha solo 3 punti di vantaggio su Sheene e con la battuta di arresto di Lazzarini anche la lotta nelle 125 è tutt'altro che decisa. Nelle medie cilindrate, invece, la doppia vittoria di Hansford non ha cambiato granché. Carlo Florenzano

Luoghi citati: Espie, Recanati, Svezia