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Naufrago impazzito si tuffa e scompare Tragedia nel Golfo del Leone Naufrago impazzito si tuffa e scompare GENOVA — Doveva essere una gita in barca di alcune ore e invece si è trasformata in una tragedia: protagonisti due giovani belgi che, noleggiata una barchetta a vela, sono rimasti per cinque giorni senza cibo e acqua e con i soli costumi da bagno, in balia delle onde nel Golfo del Leone. Uno dei due, in preda alle allucinazioni, si è gettato in mare ed è scomparso: l'altro è stato salvato ieri da un mercantile sovietico che lo ha sbarcato questa sera nel porto di Genova. Il naufrago sì chiama Paul Flandroy, ha 20 anni, e risiede a Bornival Nivelles, in Belgio. Il suo amico scomparso in mare si chiamava Provoost e aveva 35 anni. Il giovane salvato, ancora in stato di choc, non ha saputo fornire altri particolari sull'identità del suo compagno. Gli agenti del commissariato dello scalo marittimo genovese che hanno prelevato Paul Flandroy da bordo del mercantile « Nicolay Zukov » ancorato in rada, hanno tentato una prima ricostruzione della vicenda attraverso il racconto del giovane. I due belgi martedì scorso avevano affittato una barca a vela per compiere una breve escursione lungo la costa del Golfo del Leone. Dal « Club Nautique» dì Valras sono partiti su una barca di due metri e mezzo poco prima di mezzogiorno. Dopo poco tempo, secondo il racconto del naufrago, si sono resi conto di non riuscire a governare l'imbarcazione che, a causa del vento e della corrente, si stava allontanando sempre più dalla costa. « Venerdì mattina Provoost ha cominciato a dare i primi segni di squilibrio — ha raccontato ancora Paul Flandroy — probabilmente a causa del sole, della fame e della sete ». « Vedeva bar e ristoranti — ha detto ancora il giovane belga —, voleva scendere dalla barca per andare a bere e mangiare. Ho cercato di trattenerlo, ma ad un tratto si è tuffato in mare e si è messo a nuotare. In poco tempo la corrente ci ha distanziati e non l'ho più visto ».