Diventare amici a Viverone parlando in lingue diverse di Luciano Borghesan

Diventare amici a Viverone parlando in lingue diverse Due giorni di "festa dei turisti italiani e stranieri" Diventare amici a Viverone parlando in lingue diverse DAL NOSTRO INVIATO VIVERONE — «Cette fète est pour vous», «This feast is for you», «Diese fest ist fur euch» «Questa festa è per voi»: con questi manifesti in tre lingue affissi sui muri delle case gli abitanti di Viverone hanno dato il benvenuto ai turisti che sono intervenuti alla sagra appositamente preparata per loro. Sabato e ieri a Viverone si è svolta infatti la seconda edizione della «Festa dei turisti italiani ed esteri». La manifestazione, organizzata dal Comitato dell'oratorio della parrocchia di Santa Maria Assunta, ha richiamato cinquecento persone. E' stato un susseguirsi di ringraziamenti da pirte della comunità ai villeggianti stranieri, in prevalenza belgi, olandesi e francesi, e a quelli italiani, per lo più milanesi e torinesi, che scelgono da tempo la tranquillità e l'ospitalità aperta di Viverone e del suo lago per passare un periodo di vacanze. «Il turismo è un elemento che attraverso la comprensione dei vari popoli favorisce la pace; vi siamo perciò grati, perché ci offrite l'opportunità di lasciare le angustie dei nostri confini e di aprire le braccia a voi che ci insegnate a uscire dalla prigione dell'egoismo». Così Rita Clerico, presidente del comitato si è rivolta agli ospiti nella cerimonia d'apertura. Grazie al turismo, la cittadina biellese sta vivendo il suo momento magico. Il fenomeno è cominciato una quindicina di anni fa quando le autorità locali decisero di aprire le porte ai villeggianti e di dividere con i «forestieri» le bellezze naturali che la loro zona offriva. Sono stati anni di impegno in cui sono stati costretti a rivoluzionare abitudini e tradizioni adeguandosi alle nuove prospettive. Nel giro di poco tempo gente che viveva lavorando la terra, si è trasformata in albergatori, ristoratori, negozianti, camerieri, cuochi. Ora Viverone può ospitare 3-4 mila gitanti mettendo a loro di¬ sposizione attrezzature di ogni tipo: alberghi, pensioni, case e camping per il soggiorno, strutture per l'attracco e il ricovero delle imbarcazioni, possibilità di praticare sci nautico, vela ed altre specialità sportive. «Viverone ha la vocazione del turismo — dice don Luciano Burocco, che è l'ideatore della festa —, dei 1500 abitanti di questo Comune molti vivono su questa attività dando il meglio di loro stessi; anche noi come comunità cristiana abbiamo voluto interessarci ai villeggianti sotto l'aspetto spirituale». «Una sagra della fratellanza» per dare il via a uno scambio di esperienze cultu¬ rali e morali tra gente proveniente da diverse parti dell'Europa: questo il significato della festa dei turisti. Nel corso delle due giornate si sono svolti incontri e spettacoli. Particolarmente seguiti sono stati i concerti della V Rassegna dei cori biellesi. Sabato sera si sono esibiti i cori «Sette Fontane» di Viverone, «Cesare Rinaldo» di Coggiola e «CAB. Luigi Maria Magi» di Biella. Molto apprezzata è stata la mostra fotografica («Aspetti di vita viveronese») di Luigi Franciscono. Ieri pomeriggio la conclusione con un «arrivederci» e un brindisi al prossimo anno. Luciano Borghesan

Persone citate: Cesare Rinaldo, Luciano Burocco, Luigi Franciscono, Luigi Maria Magi, Rita Clerico