La grande estate Ricordo d'un tempo

La grande estate Ricordo d'un tempo La grande estate Ricordo d'un tempo La lenta variazione verso una fase "fredda" non permette previsionia lunghi termini - Ancora tempo variabile con piogge ROMA — Da ieri è ripreso a piovere, prima al Nord e poi sulle regioni centrali adriatiche, mentre grosse nuvole minacciano le altre regioni. I vacanzieri di luglio si sono sentiti presi in contropiede e, preoccupati, chiedono spiegazioni; addirittura vorrebbero conoscere in anticipo il tempo che farà questo mese. In linea di massima, se le cose andassero per il verso giusto, se cioè le statistiche meteorologiche avessero un pieno valore, non ci sarebbe di che preoccuparsi. Il fatto è che da qualche anno il clima fluttua in modo notevole e c'è il rischio che anche le statistiche non rispondano più allo scopo. La grande estate, quella del gran caldo, dell'afa cittadina, del grande esodo, insomma, dovrebbe essere già iniziata nel Sud della Sardegna e durare almeno sino alla seconda decade di agosto; in settimana dovrebbe incominciare a farsi sentire sulle regioni prealpine e su quelle padane e stabilirvisi sino a tutta la prima decade di agosto; poi sarebbe la volta del gran caldo sulle rimanenti regioni settentrionali, su quelle centrali e sulla Campania: una estate calda ma più breve, di una ventina di giorni, fra l'ultima decade di luglio e la prima di agosto. Più tardi, dall'ultima decade di luglio sino a quasi tutto agosto, ci dovrebbe essere la grande estate delle estreme regioni meridionali e della Sicilia. Fin qui se le cose si svolgessero nel modo, una volta, abbastanza normale, ma da alcuni anni, come abbiamo detto, anche il mese di luglio si è dimostrato un po' anomalo. Negli ultimi dieci anni vi si trova infatti una tendenza al «freddo» e al variabile-perturbato, per cui tutto quanto la statistica ci suggerisce non si è sempre registrato. La cosa non sorprende ormai più nessuno, non tutti però ne sanno trarre le conseguenze. Non dobbiamo certo scoraggiarci, ma dobbiamo renderci conto che certe perturbazioni atlantiche sono diventate di casa, e che apportano, anche in estate, quanto meno tempo di tipo variabile e decisamente più fresco e più umido. Scienziati di tutto il mondo sono all'opera in collaborazione strettissima nel tentativo di accertare le cause all'erigine delle fluttuazioni del clima per stabilire i limiti reali delle previsioni del tempo e per arrivare a realizzare con metodi matematici l'agognata previsione con validità di 10 o 15 giorni. Nell'attesa non ci rimane dunque che accettare la realtà, rendendosi conto che siamo testimoni di una variazione del clima della Terra avviatosi ver¬ so una fase «fredda» e in atto da circa un trentennio, del tipo di tante altre manifestatesi in epoche remote nella storia di questo vecchio mondo. Variazioni che hanno sempre richiesto mutamenti di comportamento, di costume, di culture, di tradizioni, di vita. Senza dimenticare questa lenta tendenza del tempo verso il variabile e tenendo a mente la lezione che la storia di epoche geologiche c'insegna, torniamo al nostro problema e vediamo come possiamo aiutare i vacanzieri e i non vacanzieri a programmare i periodi per le loro attività o per i loro riposi di luglio. A nostro giudizio sarà bene affidarsi alle previsioni sperimentali a medio termine del Servizio meteorologico dell'Aeronautica; tali previsioni, per quanto aleatorie, danno un certo affidamento, se non altro per la serietà con la quale studiosi e tecnici vi operano. Naturalmente esse vanno interpretate come previsioni di larga massima di quel tipo di tempo che per otto o dieci giorni sarà sull'Italia. E' già mol¬ to, anche se è poco, per le nostre particolari esigenze. Nei prossimi quattro o cinque giorni l'Italia sarà influenzata da perturbazioni atlantiche in moto verso il Mar Nero. Sulle regioni nord-orientali e su quelle adriatiche il tempo sarà più variabile che sulle altre, a volte perturbato da piogge sparse e temporali isolati. I venti saranno per lo più freschi, 1 mari generalmente mossi e le temperature inferiori ai valori medi della stagione. Questa linea di tendenza potrebbe variare tra quattro o cinque giorni prima che arrivi una bella ondata di caldo, di quello bello, con cieli azzurri, potrebbe ancora manifestarsi lo scirocco e portare, specialmente sulle regioni settentrionali e sull'Alta Toscana, delle piogge prima e dei temporali poi, mentre sulle altre regioni, Sardegna inclusa, il cielo potrebbe mantenersi nuvoloso a causa di una stratificazione di nubi alte e medie, in questo caso farebbe un caldo afoso e i mari sarebbero generalmente mossi da venti intorno Sud. Andrea Baroni

Persone citate: Andrea Baroni

Luoghi citati: Alta Toscana, Campania, Italia, Roma, Sardegna, Sicilia