Contate fino a nove prima di bagnarvi

Contate fino a nove prima di bagnarvi LA PRIMA DOMENICA DI VACANZA DOPO LE ESTENUANTI CODE SULLE AUTOSTRADE I consigli per non annegare Contate fino a nove prima di bagnarvi Nella prima domenica balneare di quest'anno, a metà del mese scorso, 15 persone sono affogate facendo il bagno nei mari italiani. Oggi il tragico elenco ne comprende già 36 e l'esperienza dice che il conteggio salirà ancora. La percentuale di disgrazie imputabili alla fatalità è comunque bassa: la maggior parte di esse dipende dalla inesperienza e dall'imprudenza. I consigli degli esperti, che in molti casi continuano a rimanere inascoltati, sono sempre gli stessi e sono i seguenti: 1. Imparare a nuotare — Il consiglio sembra ovvio ma i fatti ci dicono che gli italiani sufficientemente esperti del nuoto sono pochi. Anziche cercare di imparare a nuotare da soli conviene farlo con l'aiuto di un esperto e senza spingersi al largo. 2. La preparazione — I maestri di nuoto ricordano che per un bambino mediamente dotato sono necessarie almeno 50 lezioni prima di muoversi in acqua con sufficiente sicurezza. Per gli adulti si tratta di tener conto anche degli handicap dati dall'età e dall'impaccio dei muscoli. 3. I bambini al mare — Le madri non devono sentirsi sicure, al punto da abbandonare i figli in acqua senza controllo, qualora i bambini abbiano preso qualche lezione di nuoto. 4. L'ora del bagno — In acqua ognuno si comporta in maniera personale e certe norme valgono per alcuni e non per altri. Gli esperti ritengono però che l'acqua fredda rappresenti un rischio, per tutti. Chi è più sensibile alla temperatura può perciò fare il bagno quando l'acqua è più calda. All'inizio del bagno conviene restarvi per 2 o 3 minuti, riservando ai periodi successivi le durate maggiori. L'avvertenza vale soprattutto per i bambini, la cui superficie cutanea si raffredda più rapidamente di quella degli adulti. Al primo brivido conviene comunque interrompere il bagno e rinviarlo ad ora più calda. 5. Mai dopo i pasti — Il periodo migliore per il bagno è l'intervallo fra i pasti. Gli esperti consigliano di lasciar passare almeno due ore dopo una leggera colazione del mattino e almeno tre ore dopo il pranzo. L'introduzione di alimenti, e soprattutto la digestione che ne deriva, comporta ima notevole modificazione della circolazione sanguigna, in seguito alla quale la pressione arteriosa diminuisce rapidamente e può togliere ai muscoli la loro forza. In caso di rischio di annegamento l'organismo può pertanto trovarsi nell'impossibilità di reagire con la prontezza necessaria. 6. Bibite fredde — Le stesse reazioni possono verificarsi quando si ingerisce un liquido freddo. Ma prima di immergersi in acqua è necessario lasciar passare un tempo sufficiente all'organismo per neutralizzare le conseguenze dello squilibrio di temperatura all'interno dello stomaco. 7. Quando ci si sente male — Appena si avverte malessere conviene invocare aiuto senza indugio: meglio una chiamata a vuoto che una disgrazia. L'operazione diventa naturalmente più facile quando si rimane in acqua in prossimità di altri bagnanti. 8. Il soccorso — Conviene lasciarlo fare agli esperti, senza creare inutilmente una confusione che potrebbe essere fatale per la vittima del malessere. Il salvataggio a nuoto deve essere fatto soltanto da abili nuotatori. 9. Liberare i polmoni — Quando l'acqua penetra nei polmoni lo scambio di ossigeno viene impedito e si rischia la asfissia. La prima operazione da fare è quindi quella di mettere bocconi l'infortunato, sollevandolo per la vita in modo che la testa risulti più in basso del tronco. E scuoterlo fino a far uscire l'acqua. L'espulsione può essere favorita infilando le dita nella gola dell'infortunato in modo da provocare il vomito. Solo quando i polmoni saranno liberi si potrà iniziare la respirazione bocca a bocca oppure il massaggio cardiaco esterno.