Il rito della maturità di Lidia Ravera
Il rito della maturità Il rito della maturità (Segue dalla 1' pagina) solco della tradizione. (Nessuno si sogni di portare per storia «Mao Tse-tung e Brandirali: differenze e similitudini» o una geografia del Terzo mondo secondo Franz Fanon). Quanto al resto: la sorte è nelle mani di esaminatori mal pagati, mal rimborsati, delusi e convinti che l'Italia nonostante Catullo andrà a catafascio lo stesso. Ma come si fa a prendere un poveretto, desueto a qualsiasi disciplina intellettuale, pieno di dubbi sul valore dell'operazione che sta per compiere e arciconvinto che l'essere definito «maturo» gli servirà nella vita meno della patente da vetturino di carrozze, e pretendere che dimostri la sua agilità mentale, il suo grado di apprendimento e di coscienza, la sua capacità di organizzare il sapere in poche sintetiche definizioni? Se non fosse un'idiozia sarebbe una crudeltà. C'è una sola giustificazione a questo infausto rito che non corrisponde ormai ad alcuna funzione, ed è la retorica del Primo Scoglio. Figlio mio, dovrei dire al ricciutello che mi guarda depresso e scoraggiato, il batticuore, il senso oscuro e irritante di vergogna, quella specie di voglia di scappare che ti piglierà tutti i giorni pet quindici mattine, è una sensazione che ritroverai molto più spesso di quanto tu non possa ragionevolmente immaginare. Sarà la mattina del primo collo¬ quio per il primo impiego, poi quella cena in cui devi assolutamente fare «bella figura», poi quando «dovrai» piacere agli amici o ai genitori della tua ragazza, quando il caporedattore leggerà un tuo pezzo guardandoti al di sopra degli occhiali. Il mondo è pieno di gente che ha l'aria di venirti a giudicare; dovrei dirgli: la vita è una serie di tappe che discriminano. Quindi tanto vale che cominci subito a tremare davanti a un tizio che riveste, per diritto costituzio naie, un'autorità che non merita. Un esame di maturila è la prima prova del lungo apprendistato alla vecchiaia. E se per caso sei veramente maturo, cosciente, responsabile e intelligente, lo sei nonostante la scuola. Lidia Ravera
Persone citate: Brandirali, Franz Fanon, Mao, Primo Scoglio
Luoghi citati: Italia
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