Parla l'uomo da due miliardi di Claudio Giacchino

Parla l'uomo da due miliardi Le "superliquidazioni„ d'oro nelle aziende dello Stato Parla l'uomo da due miliardi Questa cifra, secondo fonte sindacale, dovrebbe essere incassata dall'agente generale di Torino per l'Assitalia quando andrà a riposo - Ma l'interessato smentisce tutto: di essere prossimo alla pensione, l'ammontare di buonuscita, la diversità di trattamento rispetto ai privati e che la società sia in "deficit" La notizia è di fonte sindacale, viene da Roma: l'agente generale delle assicurazioni AssitaIia di Torino, Giuseppe Silva, 68 anni, corso Trieste, riceverà al momento di andare in pensione due miliardi dal proprio istituto. Una somma record, tale da fare impallidire quella, attorno agli 800 milioni, percepita dal 1 responsabile dell'Assi tal la per Milano, Giovanni Borgarelll. E' giusto che un agente generale assicurativo intaschi, quando si ritira dall'attività, certe cifre? Come si spiega che l'Ina, il gruppo al quale appartiene l'Assltalia, corrisponda slmili liquidazioni malgrado si trovi, secondo voci che circolano, in precarie condizioni economiche? Le polemiche che si sono accese attorno a queste liquidazioni sono motivate o si tratta soltanto di montature? Giuseppe Silva, « don Pepplno » per gli amici (tra l'altro è presidente della federazione italiana golf), ed il figlio Lorenzo, 38 anni, via Cavour 41 (ex campione nazionale di golf per sei volte, che dal '73 è entrato nell'Assi tali a con la medesima qualifica del padre) sono fuori città, la loro segretaria signora Girardi oppone alle richieste del cronista un muro di cortese riserbo e sdegnato stupore. Soltanto a tarda serata Silva senior si fa vivo per telefono, per ogni quesito ha la replica pronta. « Sono a Roma per trattative sindacali — dice — la notizia del 2 miliardi mi riempie di meraviglia e divertimento. Magari mi dessero una cifra del genere quando abbandonerò il lavoro. Vorrei inoltre sapere come è possibile conteggiare adesso l'indennità che dovrò percepire tra anni, al momento di entrare a far parte della legione dei pensionati ». Un momento molto vicino, dottor Silva; negli ambienti dell'Assltalia garantiscono ohe lei si ritirerà nel 1980 e che di sicuro prenderà molti soldi, anche se non 2 miliardi. « Ah sì, circolano queste voci? Comunque, sia chiaro che è assurdo, parlando di liquidazioni di agenti generali d'assicurazione, volerla mettere sul piano scandalistico come si sta facendo ora. Le buone uscite, se desideriamo chiamarle impropria- mente così, sono regolate da un preciso accordo nazionale: cioè, all'agente che va in pensione non viene regalato nulla. L'Istituto gli versa solo un corrispettivo per U portafogli che riceve. Un portafogli che tutti noi, quando intraprendiamo la carriera di agente generale, comperiamo dall'assicurazione sborsando fior di quattrini ». Giuseppe Silva fa un esempio: « CI troviamo un po' nella condizione dt un industriale che rileva una ditta, la amplia e poi, dopo anni, la cede. Forse che qualcuno si stupisce se un impresario vende la sua industria guadagnandoci qualche cosa? ». Nel caso vostro, In particolare per gli agenti dell'Assltalia, pare che il « qualche cosa » sia abbastanza consistente. « Storie: Innanzitutto sulla liquidazione gravano oneri enormi, alla fine veniamo a trovar¬ ci con ben scarsi introiti ». Non esageriamo, esperti d'assicurazioni sostengono ohe voi dell'Assltalia godete di benefici economici altissimi, sproporzionati ai parametri che regolano le liquidazioni degli istituti privati. « Falso, tutto falso, le hanno raccontato menzogne. I parametri sono uguali per tutte le as steurazioni, addirittura, proprio noi abbiamo aliquote inferiori agli altri nostri colleghi concorrenti ». L'accenno al deficit dell'Ina, 20 miliardi secondo alcune fonti, 9 secondo altre, suscita sorrisetti all'agente generale Assitalia di Torino. « Anche qui e tutto da discutere, molte voci sono state messe in giro a bella posta». Però, l'accusa unanime all'Ina ed all'Assltalia, è che tutto il sistema sul quale gruppo ed ente agiscono è clientelare. « Macché, macché, si tratta di calunnie. Eh, la concorrenza!». Molti del vostro ramo vi accusano di essere negrieri, di ingrossare il portafogli comperato dall'assicurazione sulla pelle di una legione di produttori e subagenti costretti a lavorare per magri stipendi, senza i libretti. « Nuova falsità. I produttori hanno stipendi degni, guadagnano più di tante oltre categorie. E sono in regola » Nel '73 ha diviso il suo incai rteo con il figlio Lorenzo, assumendo un onere nei confronti del suo istituto di quasi un miliardo. I maligni affermano però che Lorenzo pensi sempre e solo al golf, che il suo ingresso nell'Assltalia sia stato soltanto un espediente per prolungare 11 mandato di papà. « Sciocchezze. Mio figlio è all'antica, lavora come un pazzo ». Claudio Giacchino Giuseppe Silva, presidente della Federazione italiana golf e suo figlio Lorenzo

Persone citate: Giovanni Borgarelll, Girardi, Giuseppe Silva, Silva

Luoghi citati: Milano, Roma, Torino