Sparge benzina sulle gambe per depilarsi poi accende un fiammifero: è in fin di vita

Sparge benzina sulle gambe per depilarsi poi accende un fiammifero: è in fin di vita Tragica imprudenza di una ragazza di vent'anni a Grugliasco | Sparge benzina sulle gambe per depilarsi poi accende un fiammifero: è in fin di vita In un attimo è stata avvolta da un rogo: il fidanzato, che dormiva nella stanza accanto, si è ustionato alle mani per spegnere le fiamme - Altri fatti: è un diciottenne il morto di Caselle; ancora sconosciuto l'uomo di Grugliasco Tragica Imprudenza di una ragazza a Grugliasco: per depilarsi, si è massaggiata le gambe con batuffoli di cotone imbevuti di benzina e poi con un cerino ha dato fuoco ai peli. In un attimo è stata avvolta da una vampata. Presa dal terrore, la giovane si è buttata a terra, facendo rovesciare il contenitore della benzina che ha subito preso fuoco. Al Centro grandi ustionati, è stata ricoverata In gravi condizioni. Il fatto è accaduto in un alloggio di via Baracca 75, dove abita la famiglia Scaglione. Il figlio Giuseppe, 20 anni, militare a Verona, domenica è arrivato Improvvisamente a casa accompagnato da una ragazza, Stefania Corbelli, 20 anni, residente a Verona in via Pietro Guerini 1. Alla madre, che gli ha aperto la porta, ha detto: Sono ammalato e ho una licenza di 40 giorni. Ne ho approfittato per portare con me questa ragazza con la quale intendo fidanzarmi, in modo che possiate conoscerla ». La famiglia ha ospitato la giovane sistemandola in una brandlna nel tinello. Ieri mattina, verso le 9, Stefania ha deciso di depilarsi le gambe. Mentre il fidanzato era in camera sua, ha aperto una tanika di benzina di 5 litri, vi Ila imbevuto alcuni batuffoli di cotone e si è massaggiata le gambe, dalle caviglie all'inquine. Poi ha acceso un cerino e si è data fuoco al peli. In un attimo le fiamme le han¬ no avvolto le gambe. Urlando dal dolore, Stefania Corbelli si è gettata in terra rovesciando 11 contenitore della benzina. Mentre il tinello si trasformava in un rogo, è accorso Giuseppe Scaglione. Si è gettato su Stefania e con le mani e degli stracci è riuscito in qualche modo a spegnere le fiamme. Sono accorsi i vicini ed entrambi sono stati portati prima al Martini Nuovo e poi al Cto. La ragazza, che presentava ustioni di primo, secondo e terzo grado agli arti e al ventre, è stata ricoverata con prognosi ri¬ servata; il giovane se la caverà con 10 giorni, salvo complicazioni, per ustioni leggere alle mani e al piedi. ★ E' stato Identificato il giovane 11 cui corpo senza vita è stato ripescato domenica pomeriggio in un'ansa della Stura, in borgata Francia, a Caselle. Si tratta del diciottenne Massimo Concas Slsinnlo abitante a Torino, via Candelo 9, fuggito sabato mattina da una casa di cura neuropslchiatrica di San Maurizio Canavese. Il ragazzo, dopo aver vagato per quasi una gior nata intera, senza nutrirsi e presumibilmente stanchissimo, colto da malore è caduto in acqua annegando. Il Concas, che viveva con la madre Adele, 53 anni, e la sorella Ermellnda, 21 anni, dall'inizio di quest'anno soffriva di una grave forma di esaurimento con allucinazioni. «Aveva già subito due ricoveri — spiega la madre — Non era pericoloso, ma non sopportava dì essere rinchiuso in ospedale. Dopo che era fuggito dall'Astanterìa Martini (era giunto a casa in pigiama) avevamo paura che commettesse qualche sciocchezza e lo ricoverammo, una ventina di giorni fa, a San Maurizio. Ogni mattina prendevo l'autobus per andarlo a trovare e gli tenevo compagnia per tutto il giorno. Sabato, purtroppo, non sono andata e Massimo è fuggito. Avevo avvertito gli infermieri, al momento del ricovero, che mio figlio avrebbe tentato di fuggire. Perché non lo hanno sorvegliato? Perché quando è scappato non hanno avvertito subito i Carabinieri?». Alla casa di cura si giustificano dicendo che il giovane era un ricoverato «volontario»: poteva uscire e rientrare come e quando voleva. ir Fitto mistero, a tre giorni dal rinvenimento del cadavere In una discarica presso la « Plninfarina » di Grugliasco, sull'identità del giovane ucciso e bruciato. Polizia e carabinieri hanno continuato a ricevere tra domenica e ieri, familiari di gente somparsa. Ma, o si trattava di uomini di una certa età (11 morto avrebbe Invece tra i 25 e i 30 anni), oppure le caratteristiche degli scomparsi erano completamente differenti da quelle del morto. A questo punto si allunga la serie delle ipotesi. Chi è l'ucciso? Un piccolo boss mafioso. Una « testa di legno » (cioè l'uomo che tiene 1 collegamenti tra ideatori e manovalanza in un sequestro di persona) diventata improvvisamente « fastidiosa »? Addirittura potrebbe trattarsi di uno straniero finito in un giro poco pulito. Dell'ucciso si sa solo ohe (secondo la perizia del prof. Baima Bollone) avrebbe mangiato per l'ultima volta verso le 20 di venerdì; nel suo stomaco sono state infatti rinvenute tracce di cibo non del tutto digerito, si è dedotto quindi che la morte è avvenuta tra le 22 della stessa serata e le 2 del mattino successivo. A convalidare l'ipotesi che lo sconosciuto sia stato abbandonato, esamine, nella notte tra venerdì e sabato, è la testimonianza di Antonio Camino, l'affittuario della cascina Armanno, presso la quale si trova la discarica. « Alle 1S di venerdì — ha detto l'uomo al carabinieri — ero ancora nella mia cascina; sono stato lì tutto il giorno per mietere e non ho mai notato nulla di strano ».

Persone citate: Antonio Camino, Armanno, Baima Bollone, Concas, Giuseppe Scaglione, Scaglione, Stefania Corbelli

Luoghi citati: Francia, Grugliasco, San Maurizio Canavese, Torino, Verona