Sono incriminati per l'assalto a una caserma dei carabinieri

Sono incriminati per l'assalto a una caserma dei carabinieri Ragazza e tabaccaio rinviati a giudizio Sono incriminati per l'assalto a una caserma dei carabinieri Appartengono al gruppo eversivo "Prima Linea" - Il 18 gennaio la giovane fu scoperta, secondo l'accusa, mentre collocava dinamite Rinvio a giudizio con le accuse dì detenzione e porto di ordigni esplosivi e di furto dell'auto usata per trasportarli, per Franca Musi, 22 anni, operaia, sorpresa con un complice la notte del 18 gennaio scorso mentre stava depositando due candelotti di dinamite sul davanzale della finestra al plano terreno della ca¬ serma dei carabinieri di via Vanchiglia e per il tabaccaio Giuseppe Forlano, 33 anni, titolare di una privativa in via Garibaldi 33 bis. L'ha deciso il consigliere Istruttore Carassi, stralciando la posizione dei due imputati dal processo principale che li vede imputati di banda armata per ap¬ partenenza al gruppo sovversivo «Prima linea», assieme ad altri complici, tra i quali il marito della Musi, l'operaio della Fiat Eolo Fontanesi, 30 anni, via Tarino 7. L'azione terroristica del 18 gennaio scorso diretta contro la caserma dei carabinieri di via Vanchiglia, prevedeva l'attacco a diversi obiettivi «militari» e a due insediamenti industriali cittadini, come provano i documenti rinvenuti nel corso delle numerose perquisizioni seguite all'arresto della Musi e del Forlano. Franca Musi, che è difesa dall'avvocato Bianca Guidetti Serra, ha sempre affermato d'essere estranea all'attentato e che si trovava a passare di lì per caso. Secondo 11 giudice istruttore invece vi sono numerose prove contro dì lei. I carabinieri dalla caserma di via Vanchiglla avevano notato passare e ripassare una «Mini rossa» a bordo della quale c'era la ragazza e l'uomo che doveva poi essere riconosciuto per il tabaccaio. Nell'abitazione dell'operaia sono anche stati trovati degli appunti su come arrangiarsi per far partire il motore in caso di furto di una «Mini». Giuseppe Forlano, già noto per la sua appartenenza a movimenti extraparlamentari, con prece denti per associazione sovversiva e propaganda antinazionale, è sta to riconosciuto dai carabinieri per l'uomo che quella sera accompagnava la l leguò prima del loro arrivo. Anche un testimone oculare, presente all'agguato, ha riconosciuto 11 tabaccaio. Il Forlano deve anche rispondere del porto di una «Smith e Wesson» per cui aveva soltanto il permesso di detenzione. Franca Musi, 22 anni, e Giuseppe Forlano, tabaccaio

Persone citate: Bianca Guidetti Serra, Eolo Fontanesi, Forlano, Giuseppe Forlano