È mancato Mennea all'ultimo istante lo splendido Ortis trascina gli azzurri di Giorgio Barberis

È mancato Mennea all'ultimo istante lo splendido Ortis trascina gli azzurri Contro i finlandesi a Kouvola nella riunione pre-Europei È mancato Mennea all'ultimo istante lo splendido Ortis trascina gli azzurri DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE KOUVOLA — Il nuovo stadio di Kouvola, inaugurato dalle gare del duplice confronto FinlandiaItalia con una cornice di oltre 8 mila spettatori che avevano pagato 40 marchi per entrare (circa 8 mila lire italiane abbondanti), ha tenuto a battesimo un ritrovato mezzofondo italiano e soprattutto Venanzio Ortis come corridore di gran valore. Il frluiano era atteso ad una prova di buon livello ma non ci si attendeva da lui una gara tanto perentoria come invece è stato In grado di disputare, andando in testa ai 2000 metri quando, quasi contemporaneamente, cedeva invece Franco Fava, vittima di una crisi che lo escludeva dalla lotta. Ortis mostrava la stessa grinta messa in luce a Milano nella « notturna », quando si era gettato in un coraggioso Inseguimento di Rono. Ma questa volta non aveva nessuno davanti e Viren, quattro volte medaglia d'oro olimpica, rifiutava di alternarsi con lui a condurre. Una volta capita la situazione, Ortis ha scrollato di dosso ogni timore e si è buttato con rinnovato vigore in avanti, raccogliendo a due giri dalla fine il frutto di staccare Viren cosi come gli era successo un giro prima con Toukonen. Il tempo, 13'27"9 è a soli 8 decimi dalla miglior prestazione di Venanzio e gli fa il torto I di non premiare adeguatamente la bella prestazione di ieri. Ortis è ormai maturo per risultati di maggior valore cronometrico, per 10 stesso record italiano di Fava a 13'22": gli occorre soltanto trovare una gara in cui possa contare sull'aiuto altrui, quell'aiuto che certo Fava non gli avrebbe ieri negato se solo non avesse accusato quella benedetta crisi al secondo chilometro. Merita lodi Ortis ma le meritano tutti gli azzurri che hanno concluso la prima giornata In vantaggio tanto in campo maschile quanto femminile, nonostante la squadra maschile abbia dovuto rinunciare a Mennea tanto nella prova individuale dei 100 quanto nell'ultima frazione della staffetta veloce: un forfait che purtroppo ripete quello dello scorso anno ad Helsinki nella finale di Coppa Europa. La giornata non era iniziata nel modo migliore: fin dal mattino Mennea aveva accusato dolori alla schiena, nello stesso punto dove si era infortunato qualche giorno fa a Formia. Si sperava che le cure del massaggiatore riuscissero a rimetterle in sesto per la gara, ma era speranza vana. Pieretto provava il riscaldamento, ma I dolori erano troppo forti, al punto che non gli riusciva assolutamente di piegarsi. Un brutto guaio per noi, un colpo al morale della squadra, che veniva bilanciato fortunatamente nella prima gara in programma, i 110 ostacoli, in cui al secondo finlandese, Alamen, scappava un blocco in partenza, disunendogli l'azione e spingendolo ad abbandonare a metà gara. Cosi Buttar! e Ronconi pareggiavano il punteggio di Bryggare. Per noi In pratica un punto guadagnato, così come successivamente nei 100 piani. Al posto di Mennea correva infatti Clementoni. La gara era vinta da Rajamaki. con Caravani vicinissimo. Il secondo finlandese Raty però si strappava e non poteva finire la prova. Pareggiati I conti con la sorte, mentre le ragazze iniziavano nel migliore dei modi con due doppiette negli ostacoli (Ongar e Lombardo e negli 800 (Dorio e Possamai), Urlando ci regalava la prima vittoria maschile nel lancio del martello. Per ottenerla sfoderava uno splendido ultimo lancio con cui migliorava il suo record personale di 29 centimetri, portandolo a 73,48 e rispondendo così nel migliore dei modi alla • botta » di Huhtala che al primo lancio aveva eguagliato il primato finlandese con 73,08. Assistevamo quindi all'orgogliosa gara di Grippo negli 800, dove i due finlandesi imponevano un ritmo sostenuto nel primo giro cercando di stroncare i nostri. Si inseriva caparbio tra loro Corradini (che avrebbe poi fatalmente pagato alla fine), mentre Grippo restava nelle retrovie fino a 300 metri dal traguardo. Poi il suo allungo era deciso, la sua volata trovava solo Harkonen in grado di reagire e di prevalere negli ul timi SOmetri. Il che significava comunque, sovvertire il pronostico che voleva la doppietta finlandese e prendere altri punti preziosi. E altrettanto accadeva nei 3000 siepi, dove Roberto Volpi rimaneva incollato a Kantanen fino all'ultimo ostacolo per poi vincere la volata con il nuovo personale di 8'30"3/10. Dietro di lui Gerbi conquistava quel terzo posto che era 11 massimo si potesse pretendere da lui in questa gara. Vinceva Malinverni un'altra importantissima gara, i 400, venendo fuori in rettilineo e rimediando così al crollo di Di Guida, in testa per 300 metri, mentre la preventivata doppietta nel salto in alto di Bruni e Bergamo trovava compenso in quella finlandese del salto in lungo. Ed era questa l'unica gara In cui gli azzurri impegnati deludevano. Intanto le ragazze continuavano a mantenersi in vantaggio, pur senza strafare e senza ottenere altri successi se non nella staffetta. Questa vittoria veniva bissata subito dopo dai colleghi maschi, che chiudevano in un ottimo 39"89/100 nonostante l'assenza di Mennea. La prima giornata s'è così chiusa con la squadra azzurra in vantaggio di cinque lunghezze, tanto in campo maschile (60 a 55) quanto femminile (39 a 34). Oggi c'è da augurarsi, oltre che il recupero di Mennea per i 200. che specie i ragazzi continuino ad esprimersi al meglio, come hanno fatto ieri, e allora il duplice successo potrebbe anche non sfuggirci. Giorgio Barberis

Luoghi citati: Bergamo, Europa, Formia, Helsinki, Milano