La vasectomia, una proposta come metodo di contraccezione
La vasectomia, una proposta come metodo di contraccezione A Milano, l'associazione per sterilizzare maschi e femmine La vasectomia, una proposta come metodo di contraccezione MILANO — Con lo slogan j «Adamo fermati, siamo già in \ troppi » fra qualche giorno uscirà dalle «Catacombe» in cui è rimasta fino ad ora confinata dagli articoli di legge riguardanti i «Delitti contro l'integrità e la sanità della stirpe» abrogati recentemente dalla stessa legge che ha legalizzato l'aborto, l'associazione per la sterilizzazione maschile e femminile (Asster). Secondo il suo presidente, Calogero Falcone, sposato, quattro figli, autodenunciatosi qualche anno fa dopo essersi fatto sterilizzare, si tratta di uno dei metodi di contraccezione migliore. E' necessario un piccolo intervento ambulatoriale, possibile sia sull'uomo sia sulla donna; nel primo caso si chiama vasectomia, dura pochi minuti e richiede l'anestesia locale; consiste in una piccola incisione a livello dei testicoli per andare a interrompere i canali che portano gli spermatozoi alle vescichette seminali. Nel caso della donna, invece, si bloccano le tube che conducono l'ovulo nell'utero: anche in questa eventualità l'operazione è semplice ma richiede da due a sei giorni di degenza a seconda che il medico abbia operato per via vaginale o in-1 cidendo il ventre come per una appendicite. Scopo dell'associazione, oltre naturalmente alla propaganda a favore della sterilizzazione, è di ottenere che interventi del genere siano gratuiti, come lo è ora l'aborto. «Si pensi a quanti miliardi risparmierebbero con la sterilizzazione gli istituti assistenziali per la riduzione che si avrebbe di gravidanze non volute, di parti e di aborti», dice Falcone. Secondo dati di fonte americana nel mondo ci sono già 84 milioni di coppie in cui uno dei due si è fatto sterilizzare: 35 milioni in Cina (soprattutto donne), 22 milioni in India (soprattutto uomini), 10 milioni negli Stati Uniti (uomini e donne alla pari) e 5 milioni in Europa (leggera prevalenza femminile). Un grosso incremento di queste cifre si è avuto negli ultimi cinque anni. «Questo perché si è capito — spiega Falcone — che la sterilizzazione chirurgica è un metodo d> controllo delle nascite sicuro, economico, pratico, indolore, innocuo». «L'unico motivo di dubbio è che nell'uomo è sempre irreversibile, nella donna quasi sempre ». Prima di sott»porsi a questo pic- ; colo intervento, bisogna dun! que esser certi di non volere 1 più figli. Per questo all'estero (e in Italia presso alcuni ! ospedali che, clandestinamen' te, hanno sempre fatto la ste[ rilizzazione) sono state isti; tuite le banche dello sperma ' cui l'uomo prima di farsi va1 sectomizzare consegna un ] campione del suo liquido se1 minale fertile da usare per fej condare artificialmente la j donna in casi di ripensamento. Per quanto riguarda la vi| ta sessuale della coppia nulla | cambia con la sterilizzazione. Non tutti condividono l'entusiasmo di Calogero Falcone per la sterilizzazione. Il prof. Giuliano Gelli, ginecologo che esercita a Milano e insegna alla Karolinska Institute di Stoccolma, sostiene che prima della sterilizzazione ci sono molti altri metodi contraccettivi. «La sterilizzazione nell'uomo come nella donna — ha detto — è un sistema molto drastico e mortifica l'organismo; quindi va visto come ultima stazione. In India — ha aggiunto — dove pure a causa delle condizioni esistenti altri metodi sono falliti la sterilizzazione è impiegata, ma comunque non è il solo sistema». m. f.
Persone citate: Calogero Falcone, Falcone, Giuliano Gelli
Luoghi citati: Cina, Europa, India, Italia, Milano, Stati Uniti, Stoccolma
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