Marika fra peste e demonio

Marika fra peste e demonio LE PRIME VISIONI Marika fra peste e demonio Marika degli inferni di Jos Stelling, con Ronnie Montagne, Sander Bais, Diet Van De Hulst. Olandese a colori. Cinema Roma- La crisi del cinema impone di trovare pellicole al di fuori delle consuete produzioni colossali. Dall'Olanda, con le credenziali del Festival di Cannes 1975, giunge un'opera d'autore che cita la tradizione popolare e la cultura pittorica delle Fiandre. L'intellettualissimo regista esordiente Jos Stelline riprende un dramma sacro del Cinquecento, raccontando la caduta di Marika nell'orrore della peste e tra le braccia del demonio. A dire il vero, nella vicenda, di veramente diabolico si rintraccia solo l'avidità degli esseri umani che godono di sopraffare c di depredare. Tuttavia l'attore che possiede Marika ha un suo potere magnetico che la lega a sé perdutamente: una nomea di strega la porta a un passo dalla morte, una lontana memoria le fa provare più atroce il disinganno delle speranze di gioventù. Avuta coscienza del bene e del male, la donna potrebbe cosi concludere la sua esperienza umana. Ma eccola morbosamente accodarsi alla carovana di commedianti dove primeggia l'amante. Più che per i passaggi della trama e per il senso della moralità, il rum interessa per i valori figurativi inventati da Stelling su influenza dei grandi pittori fiamminghi (Breughel e Bosch) e dei maestri del cinema scandinavo (Dreyer e Bergman). L'operazione scade a volte nel ricalco, l'effetto non è sempre contenuto. Tuttavia l'impasto dei colori (operatore Ernest Bressen) e degli sfondi (paesaggi e architetture di Anversa) non risulta mai dozzinale. Gli occhi e la bocca di Ronnie Montagne, attrice di per sé acerba, acquistano sullo schermo un rilievo pauroso. p. per

Persone citate: Bergman, Breughel, Diet Van De Hulst, Ernest Bressen, Jos Stelling, Olandese, Ronnie Montagne, Sander Bais, Stelling

Luoghi citati: Anversa, Cannes, Olanda, Roma