Il corpo di uno sconosciuto con la testa sfondata affiora nella Dora a S. Antonino di Susa: delitto?

Il corpo di uno sconosciuto con la testa sfondata affiora nella Dora a S. Antonino di Susa: delitto? Una macabra scoperta, l'uomo era nudo, il volto irriconoscibile Il corpo di uno sconosciuto con la testa sfondata affiora nella Dora a S. Antonino di Susa: delitto? L'autopsia ha escluso la morte per annegamento - La vittima, corporatura robusta, sui 45 anni, era in acqua da alcune settimane - Un'ipotesi: si tratta di un autotrasportatore bergamasco scomparso dopo un misterioso incidente Giallo in Val di Susa. Il cadavere di un uomo col cranio fracassato è stato trovato nella Dora Riparia fra S. Antonino e Borgone. L'autopsia esclude la morte per annegamento. Potrebbe trattarsi di un delitto. Forse lo sconosciuto potrebbe essere l'autotrasportatore bergamasco Ulisse Brena, 40 anni, abitante ad Endine Galano, in via Locateli! 6, sposato con due figli. L'uomo era scomparso dalla circolazione dopo un misterioso incidente stradale avvenuto il 18 giugno in alta Valle Susa. Il ritrovamento del corpo è avvenuto lunedi sera in località Ponte Rosso, a monte della frazione San Valerlano di Borgone. La scoperta è stata fatta da Bruno Perotto, 51 anni, titolare della «Cantina della Stella», situata sulla statale del Monginevro. « Assieme ad alcune persone abbiamo scorto un corpo galleggiare nel fiume. Sembrava un animale — racconta il Perotto —. Poi col binocolo ho visto affiorare un braccio. Mia moglie ha telefonato al carabinieri. Ho pensato che poteva essere il corpo di mio padre, Giovanni, scomparso tempo fa mentre passeggiava lungo il fiume ». I carabinieri di Borgone e i pompieri hanno recuperato il cadavere, completamente nudo. Cranio sfondato, volto irriconoscibile. Gli arti ed il corpo non recavano segni evidenti di violenza. All'apparenza un uomo robusto, sui 45 anni, alto 1,70, peso 85-90 chili. Alla mano sinistra una fede ed un anello d'oro con un brillante, senza segni di riconoscimento. II pretore di Susa dott. Bianco-Dolino ordinava l'autopsia, eseguita ieri pomeriggio dal dott. Carlo Torre, dell'Istituto di medicina legale. L'uomo non sareb- be morto annegato; il decesso è dovuto a « sfondamento della fossa cranica anteriore e del viso, con frattura dell'ultima vertebra cervicale ». Il perito ha accertato « fratture costali riportate mentre era ancora vivo ». Qualcuno potrebbe averlo colpito con tremende bastonate o avergli spaccato la testa sbattendola contro una parete, mentre qualcun altro lo tratteneva. Lo sconosciuto sarebbe stato buttato in acqua appena dopo la è a ira r». io tna. ta morte, causata dalle tremende fratture. Aggiunge il prof. Torre: «Il caso è complicato; molte di queste fratture potrebbero essere state provocate da un incidente stradale, come se un automobilista fosse finito a forte velocità contro un muro, morendo sul colpo ». I carabinieri di Borgone sono poco propensi a credere ad un incidente stradale; le ricerche si sono subito indirizzate verso un probabile delitto. L'uomo non poteva essersi buttato da uno dei ponti della zona; 11 cadavere probabilmente era già in acqua da tre o quattro settimane. Nessun abitante della zona risulta scomparso. Solo Ieri sera è giunta una segnalazione dai carabinieri di Chlomonte che potrebbe far luce sulla vicenda. Il 18 giugno scorso ad Exilles, fu ritrovata in una vigna un'Alfa Romeo 2000 completamente sfasciata. Risultava di proprietà dell'autotrasportatore Ulisse Brena, 40 anni, abitante a Endine Galano, in provincia di Bergamo. Ma degli occupanti dell'auto nessuna traccia. Nemmeno una traccia di sangue all'interno. La vettura era uscita di strada per 80 metri. I carabinieri di Chiomonte avvertivano la moglie del Brena, la quale confermava la scomparsa del marito. « Era solito allontanarsi per diverso tempo. A volte non sapevo nemmeno dove si recava. So che trafficava molto. Non mi ha mai fatto mancare una lira. Aveva detto che doveva anche andare a Terni » ha dichiarato la donna. I dati somatici del Brena corrisponderebbero al cadavere rinvenuto a S. Antonino: altezza, peso, corporatura. E probabilmente anche gli anelli. Tanto che la moglie, appena avvertita, avrebbe confermato dopo la descrizione fatta dai carabinieri di Borgone che 1 due anelli potrebbero essere quelli del marito. In serata la donna è partita per la valle Susa. La vicenda, come si vede, ha molti punti oscuri. SI tratta veramente dell'autotrasportatore bergamasco? Come è potuto finire nella Dora Riparia dopo l'incidente, avvenuto molto lontano dal fiume? Il cadavere è stato trovato ad oltre 40 chilometri da Exilles; non reca segni di graffiature e abrasioni tipiche di un corpo trascinato per molti chilometri dalle acque. Potrebbe 11 Brena, se di lui si tratta, aver subito un'aggressione poco lontano dal punto del ritrovamento, prima di essere buttato nel fiume? Gli interrogativi che attendono risposta sono molti. Gli inquirenti sono al lavoro. Se la moglie del Brena riconoscerà nel corpo il marito scomparso, l'indagine avrà già una base sicura. L'albergatore Bruno Perotto ha scoperto il cadavere - Il prof. Torre dopo l'autopsia