Il costo del lavoro legge dimenticata di Emilio Pucci

Il costo del lavoro legge dimenticata Salta la fiscalizzazione? Il costo del lavoro legge dimenticata Il Consiglio dei ministri non ha approvato la proroga - Forse un "vertice" martedì ROMA — E' saltata, almeno per il momento, la fiscalizzazione (cioè a carico dello Stato) degli oneri sociali gravanti sulle imprese. Il governo, infatti, nel Consiglio dei ministri di ieri non ha rinnovato la proroga del provvedimento-ponte che scadeva proprio il 30 giugno, mentre il Parlamento deve ancora convertire in legge il progetto che modifica l'applicazione della fiscalizzazione. Le industrie dovranno perciò tornare ad accollarsi gli oneri sociali, con un aggravio del costo del lavoro valutato sui 130 miliardi di lire mensili. C'è da dire, però, che il governo può ancora sanare la situazione con un decreto retroattivo. Il problema sarà esaminato, forse martedì prima del Consiglio dei ministri, dal ministro del Lavoro Scotti con i responsabili economici dei cinque partiti della maggioranza. Il ritardo nell'approvazione della nuova legge sulla fiscalizzazione è dovuto principalmente all'esame delle modifiche apportate al provvedimento dalla Commissione Finanze del Senato che, su proposta del democristiano Andreatta, ha abolito la determinazione percentuale della quota di costo del lavoro da fiscalizzare. In luogo, cioè, di una fiscalizzazione fissa (24.500 lire al mese per ogni dipendente) il disegno di legge governativo prevedeva una fiscalizzazione percentuale — precisamente il 5 per cento elevato al 12,5 per la manodopera femminile —, rispetto all'imponibile valido ai fini delle contribuzioni Inam. Andreatta ha motivato questa decisione con le « drammatiche indicazioni » provenienti dalla dinamica della spesa pubblica. « Con questo provvedimento — ha dichiarato Andreatta a II Sole-24 Ore — l'onere addossato al bilancio si riduce da 2500 miliardi a circa 1700-1800 l'anno. Certo avrà motivo di lamentarsi soprattutto il settore tessile nel quale si addensa la maggiore quota di occupazione femminile, ma occorre anche considerare che il beneficio che gli viene tolto è di ordine dì grandezza commisurabile all'ampiezza che possiamo considerare normale nelle oscillazioni quotidiane dei tassi di cambio ». La modifica Andreatta non è risultata gradita al governo che, forse deliberatamente, si è « dimenticato » di rinnovare la proroga del prowedimento-ponte. In realtà. Scotti ieri aveva proposto ai colleghi di governo di non rinnovare il provvedimento di proroga, bensì di trasformare in decreto (con il testo originario) il disegno di legge all'esame del Parla¬ mento. Scotti ha suggerito questa strada in virtù del fatto che la nuova fiscalizzazione, come risulta anche dal programma, era stata preventivamente concordata con i partiti della maggioranza. Il ministro quindi vuole andare in fondo e chiarire i motivi del voltafaccia ad Senato. Di qui, la convocazione del «mini-vertice». In definitiva, il dissidio Scotti-Andreatta può ancora essere ricomposto senza conseguenze per le imprese che solo alla fine di luglio, in caso di prolungato vuoto legislativo, si vedrebbero costrette a versare di nuovo gli oneri sociali. Il Consiglio dei ministri di ieri, durato solo poco più di 40 minuti, ha esaminato sedici temi di «ordinaria amministrazione». Il governo ha approvato inoltre la nomina di Azeglio Ciampi a direttore generale della Banca d'Italia e di Alfredo Persiani Acerbo a vicepresidente dello stesso Istituto. Questo il quadro dettagliato delle principali decisioni prese dal Consiglio dei ministri. Su proposta del ministro Marcora è stato approvato uno schema di decreto-legge che stanzia un miliardo 230 milioni di lire a favore dei cinque parchi nazionali italiani, per consentire agli enti di gestione di far fronte alle attuali difficoltà finanziarie in attesa dei fondi previsti daìla legge «Quadrifoglio». In particolare, 400 milioni saranno destinati per il Parco nazionale dello Stelvio; 400 milioni per il Gran Paradiso; 250 milioni per il Parco nazionale d'Abruzzo; 100 milioni per il Circeo; 80 milioni per il Parco della Calabria. Dice un comunicato che l'azione di rilancio e di protezione dei cinque comprensori ha avuto inizio con l'ampliamento del parco del Circeo (1000 ettari), del parco dell'Abruzzo (10 mila ettari) del parco dello Stelvio (40 mila ettari) e con la rettifica dei confini del parco del Gran Paradiso. Approvato poi un disegno di legge che stabilisce, «sia pure secondo una graduale applicazione», il principio della vendita a peso netto (senza considerare cioè il peso dell'imballaggio o dell'involucro) sia per le merci all'ingrosso, sia per quelle al minuto. In seguito all'approvazione, al Consiglio dei ministri, del decreto legge sulla riorganizzazione dei servizi, le agitazioni dei dipendenti delle dogane sono state sospese. I sindacati hanno chiesto al governo « di riprendere al più presto gli Incontri » per definire altri punti contenuti nell'accordo. Emilio Pucci

Persone citate: Acerbo, Alfredo Persiani, Andreatta, Azeglio Ciampi, Inam, Marcora

Luoghi citati: Abruzzo, Calabria, Roma, Stelvio