Dov'è finita Claudia?

Dov'è finita Claudia? CRONACA DELLA TELEVISIONE Dov'è finita Claudia? IERI: nuovo giallo e monologo di Proietti - OGGI: film western Doppia indagine è il « giallo all'italiana » che per tre domeniche terrà desta l'attenzione di chi segue la rete 1. Ne sono autori Biagio Proietti e Diana Crispo, che già idearono tempo fa l'intreccio d'uno sceneggiato affine: Dov'è Anna? Fu una trasmissione ch'ebbe un suo successo, e non a caso anche ieri, nella prima puntata, l'interesse dello spettatore si fissò nuovamente sulla scomparsa d'una donna rendendo lecita la domanda: « Dov'è Claudia? ». Invece di Claudia, irreperibile, ieri sera ha occupato il teleschermo sua sorella Laura, biondina dagli occhiali impersonata da Juana Steffan, che non è una faccia nuova per il video poiché il pubblico la vide già in Anteprima secondo voi insieme con Beppe Grillo. Tocca dunque a questa signorina Laura il compito di dare una mano al fidanzato dell'introvabile sorella, venuto in vacanza a Genova dalla Costa d'Avorio dove fa il geologo, per rintracciare colei che è finita chissà dove, forse coinvolta in una vicenda misteriosa con ramificazioni oltre confine. Si possono avanzare le ipotesi più disparate: che Claudia sia finita in un giro clandestino di tratta delle bianche, oppure che si sia prestata a fare da corriere della valuta. Il « giallo » ha avuto un buon avvio; come prodotto di consumo festivo, tiene fede al suo assunto, ch'è quello d'interessare la gente senza stancarla, a un intrigo architettato con qualche scaltrezza, tradotto da Flaminio Bollini per lo schermo casalingo coll'abilità che gli è propria e interpretata con adeguato professionismo da attori non d'eccezionale prestigio ma abbastanza efficaci. Oltre alla citata Steffan si sono fatti notare Gerardo Amato (fratello di Michele Placido) come fidanzato preoccupatissimo; Carlo Cataneo quale commissario di polizia diligente e poco esibizionista; Luigi Pistilli investigatore privato da pigliare, si direbbe, con le molle. Doppia indagine ha certo dovuto fronteggiare una robusta concorrenza. La rete 2 mandava infatti in onda, alla stessa ora serale, il vivace, brillante, spesso irresistibile show di Gigi Proietti dal titolo A me gli occhi, please. Chi è appassionato di teatro non ha certo perduto questo gustoso « a solo » dell'ottimo attore romano, dapprima inscenato per poche repliche al Teatro Tenda di Roma e qui accolto con tale successo che le repliche arrivarono nel giro di due anni a 260, con spostamenti in altre città, tra cui Torino (all'Alfieri, un mese e mezzo fa) e Milano. Lo spettacolo non perde il suo smalto passando dalla ribalta alla registrazione televisiva; anzi l'uso accorto del primo mano e la possibilità di cogliere con l'obiettivo le sfumature mimiche che si accompagnano a una recitazione di straordinaria duttilità, aumentano il rendimento espressivo di Proietti, sia ch'egli usi l'italiano o si sfoghi nel romanesco, nel napoletano e in altri dialetti pittorescamente imitati. La seconda parte di A me gli occhi andrà in onda domenica prossima. Un western tradizionale quello di stasera, La banda di Jesse James, diretto nel 1972 da Philip Kaufman e interpretato da Cliff Robertson, Robert Duvall, Luke Askew, Dana Elcar. Novità a Bontà loro, non tre ospiti, ma sei: vale a dire tre coppie di gemelli, Alice e Ellen Kessler, ì medici Carlo e Gaspare Rumi, Frutterò e Lucentini, gemelli peraltro solo in campo letterario. a. vald.

Luoghi citati: Anteprima, Costa D'avorio, Genova, Milano, Roma, Torino