L'iniziativa della dc di Luca Giurato

L'iniziativa della dc L'iniziativa della dc (Segue dalla 1* pagina) resta il fatto più caratterizzante di questo avvìo delle vicende presidenziali. I de hanno deciso ugaalmente, all'assemblea dei grandi elettori e poi a livello di delegazione, di tenere in pugno la trattativa, continuando a guidarla in prima persona. Hanno chiesto e ottenuto, a poche ore dall'inizio delle votazioni, un nuovo giro di colloqui separati con i partiti dell'arco costituzionale e con «democrazia nazionale». Ieri mattina, dunque, al gruppo de della Camera la delegazione guidata da Zaccagnini ha fatto, a tutti gli interlocutori, più o meno lo stesso discorso: prendiamo atto che, almeno per ora, un nostro candidato non è gradito. E' un fatto che dispiace, ma non per questo ci lasciamo prendere da volontà di scontro o di rappresaglia. Siamo disposti a votaTe un nome dell'area laica e socialista. Noi non facciamo né sollecitiamo nomi. Fateli voi. Diteci chi proponete, noi valuteremo le vostre proposte. Alla richiesta democristiana di indicare i nomi (U «cerimoniale» dei colloqui prevede prima un'introduzione di Zaccagnini, poi l'intervento «formale» di Galloni) hanno aderito socialisti e comunisti Non hanno aderito, almeno per ora, repubblicani e socialdemocratici. Alla de, Craxi e Signorile hanno fatto i nomi di quattro candidati socialisti: Bobbio, De Martino, Giolitti, Pertini. «Stiamo avanzando verso una soluzione che ci auguriamo possa esse re sorretta dal più vasto consenso delle forze parlamentari». Incalzato dalle domande sul nome di Sandro Pertini, Craxi poco dopo ha risposto: «Se il Parlamento eleggerà un socialista saremo felici. Se poi dovesse essere eletto Sandro Pertini saremmo felici e commossi». Berlinguer è più prudente. Fa alla de il nome di Amendola come candidato reale (mentre il prestigioso esponente comunista dice a Nenni d'essere «solo un candidato di bandiera, ma che vuoi fare, quando lo chiede il partito...») ») e lascia chiaramente intendere di non fidarsi troppo della mossa de. La delegazione repubblicana non aderisce invece alla richiesta di un nome. Il pri attende forse stasera, forse domani, quando i partiti più grossi dovranno finalmente scoprirsi. Non vi aderisce neppure Romita, anche se c'è chi parla di un imminente «ripensamento» socialdemocratico, magari in aiuto a certe esigenze de. Una notte di meditazione anche per i de. Ieri sera la delegazione si è incontrata con i direttivi dei gruppi parlamentari, e forse alcuni malintesi sulle candidature sono stati chiariti. Di certo, « vertice » e « base » democristiana si incontreranno ogni sera, dopo l'ultima votazione della giornata. La de, in questa vicenda, tenta di marciare unita. Attende che pri, psdi e pli facciano il nome (o i nomi) richiesti; quindi, a « rosa » completa, scoprirà le sue prime, vere carte. L'atte sa non dovrebbe essere lun ga; al più tardi entro doma ni. Da quel momento, si po tra formulare un pronostico sul presidente con buone probabilità di azzeccarlo. Luca Giurato