L'incubo del modulo
L'incubo del modulo L'incubo del modulo Queste sono le ultime ore di tortura dei contribuenti, per la denuncia annuale dei redditi. Sabato è finita, per quest'anno. Ci si augura che il fisco l'anno prossimo riesca a render la faccenda meno oscura e complicata. Molti, suppongo, si saranno lambiccati il cervello per capire che cosa è la «partita catastale». Parecchi conoscono la particella: infatti, almeno quelli che hanno studiato da geometri e ragionieri e quelli che hanno studiato un manuale di finanza pubblica non troppo astratto all'Università sanno che il catasto si chiama «geometrico-particellare», essendo diviso, appunto, in particelle. Ma la «partita», in questo contesto, appare un nome misterioso. Il contribuente allontana da sé il riferimento alle partite del campionato mondiale, che lo distraevano, al televisore, dai crucci della dichiarazione. Certo non si tratta di queste partite. E allora? E perché ci si deve riferire alla trascrizione catastale e non alla registrazione dell'immobile? Un altro rompicapo lo si trova in certi quadri della dichiara-1 zione (annoto di sfuggita lo strano uso della parola «quadro» per spazi che sono per lo più rettangolari) ove si chiedono prima i ricavi e poi il fatturato. Molti si saranno domandati che differenza c'è. Ed invero, la parola fatturato è solo una espressione abbreviata per ricavo, documentato da fatture. Ancor peggio è l'espressione, che altre volte ricorre nel linguaggio fiscale ministeriale, di «cifra d'affari» che è il volume di affari, ossia ancora il ricavo. Di fronte al termine «opere dell'ingegno», coloro che non hanno studiato diritto potranno rimanere confusi: non comprendendo bene se si tratti di tutte le attività intellettuali, o delle creazioni intellettuali e di quali. In effetti, il termine vuol riferirsi ai diritti di autore, ai diritti di invenzione e «simili». L'elenco di problemi terminologici potrebbe continuare per parecchio. Mi pare che il fisco dovrebbe fare un piccolo glossario, per spiegare i termini che si usano, nei vari quadri e nelle stesse istruzioni: un po' come nelle opere di Pasolini in dialetto romanesco, che hanno, al fondo, un glossario, per aiutare i comuni cittadini a comprendeFrancesco Forte in quarta colonna) (Continua a pagina 2
Persone citate: Pasolini
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