Forse vendemmia scarsa sulle colline del Canellese

Forse vendemmia scarsa sulle colline del Canellese Vigneti danneggiati dal lungo inverno e dal freddo Forse vendemmia scarsa sulle colline del Canellese DAL NOSTRO CORRISPONDENTE CANELLI — La vendemmia del 1978 sarà molto avara, lo hanno confermato i viticultori presenti al mercato del vino. «Mai vista poca uva come quest'anno — dice Margherita Ghignone, della frazione] Colania —, mi sembra una presa in giro della natura. Questo significa ancora una volta molto lavoro e scarsi profitti». Il parere del coltivatore Pietro Garetto, di Agliano, è ancora più significativo e risponde, secondo l'interessato, a circostanze climatiche specifiche: «L'inverno troppo lungo e troppo freddo ha influito negativamente sulla gemmazione dei tralci. Ormai la fioritura sta per finire e non ci sono più dubbi, raccoglieremo, se tutto andrà bene, il sessanta per cento dello scorso anno, specie per quan¬ to riguarda i moscati. Non resta che sperare nella qualità, e nei prezzi, che in questo caso dovrebbero essere migliori del passato». La situazione per quanto riguarda la prossima vendemmia è davvero deludente almeno in tutto 11 sud Astigiano, compresa la Langa e la zona dei Dolcetti acquesi. La vite ha messo fuori pochi grappoli, tanto da stupire gli stessi osservatori agronomi ohe in questi giorni stanno facendo il punto della situazione. Gli esperti del Moscato sostengono che le prospettive dell'annata fino a questo punto sono preoccupanti. «E' difficile capire cosa sia successo — ha detto l'enoteco Mariano Bolis —. Ho ispezionato le zone migliori del comprensorio del Moscato e non ho trovato un solo vitigno che sfugga a questo stra¬ no fenomeno. Sappiamo che ogni tanto la vita si riposa, ma non al punto da dormire così profondamente. In certe località di mezza collina il raccolto non va oltre i due terzi delle annate di normale produzione e non possiamo fare niente, se non augurarci che la qualità sia eccellente, da compensare in parte l'eccezionale carestia del prodotto». La situazione viene attentamente valutata anche dai commercianti e dagli industriali del settore che cominciano a fare programmi. «Dipenderà dalla qualità — dicono i mediatori —. Con la scarsa produzione che ci ritroviamo, tutto può succedere, anche di pagare i moscati sette-ottomila lire il miriagrammo e le barbere tre-quattromila lire, sempre che si tratti di una vendemmia sana e di alta gradazione», c. a.

Persone citate: Agliano, Dolcetti, Margherita Ghignone, Mariano Bolis, Pietro Garetto

Luoghi citati: Canelli