Alla Fiat mille assunzioni e cinque sabati lavorativi
Alla Fiat mille assunzioni e cinque sabati lavorativi Proposta per un accordo di transizione Alla Fiat mille assunzioni e cinque sabati lavorativi La mezz'ora entrerebbe in vigore subito, a fine anno si deciderebbe se recuperare con vacanza o pagare tutte le giornate Constatato che è ormai impossibile giungere ad un accordo entro 11 3 luglio (data a partire dalla quale dovrebbe essere applicata la mezz'ora per la mensa del 150 mila operai turnisti della Fiat) la delegazione dell'azienda ieri ha prospettato ai sindacati una soluzione di compromesso valevole sino alla fine dell'anno: — la Fiat assume mille persone così suddivise: 200 alle Presse di Miraflori; 400 alla Carrozzeria di Bivalta; 100 alla Carrozzeria di Miraflori; 150 alla Meccanica di Miraflori; 80 alla Meccanica di Rivalta e 70 negli stabilimenti di Vado, Desio, Firenze e Sulmona; — tutti gli operai turnisti (salvo casi particolari) lavorano cinque sabati, in pratica uno al mese (luglio, settembre, ottobre, novembre, dicembre) sino alla fine dell'anno; alla fine dell'anno, le parti discuteranno se 1 cinque sabati devono essere retribuiti o compensati con giornate di vacanza. I « casi particolari », dove 1 sabati possono non essere necessari, riguarderebbero 1 settori: Avlo, Turbine a gas. Acciai, Fonderle (qualora si riesca a recuperare produttività attraverso una diversa sistemazione delle fermate tecniche). Il vantaggio di questa soluzione transitoria è che consentirebbe l'applicazione immediata della mezz'ora (in via definitiva), aggiungendo mille nuove assunzioni alle 4.900 che l'azienda ha già effettuato quest'anno nel solo settore automobilistico. La questione dei sabati resterebbe impregiudicata sino alla fine dell'anno. Nel frattempo le parti ristuderebbero a fondo i sistemi più Idonei per recuperare il 4,4 per cento di produzione che si perderà inglobando la mezz'ora per la mensa nelle otto ore di lavoro (oggi è fuori). Il contratto nazionale di lavoro stabilisce che l'adozione della mezz'ora deve avvenire salvaguardando i livelli di produttività e di utilizzo degli impianti. La proposta della Fiat non è piaciuta al sindacalisti. Uscendo da una lunga e animata riunione della delegazione sindacale, 11 segretario nazionale della Firn, Silvano Veronese, ha spiegato 1 motivi del dissenso. « Le mille assunzioni proposte dalla Fiat — ha affermato — non sono collegate al problema della mezz'ora. Lo dimostra il fatto che non sono proporzionali al numero del lavoratori in servizio nei diversi settori. Per esempio, si propongono 1C0 assunzioni alla Carrozzeria di Miraflori dove ci sono 27 mila persone e 400 alla Carrozzeria di Rivolta dove i dipendenti sono circa 10 mila. Le mille assunzioni — ha proseguito — non rispondono sotto l'aspetto quantitativo e nemmeno come articolazione per i singoli reparti. Inoltre, manca completamente il Meridione ». La questione più controversa è però quella dei sabati lavorativi: « La Fiat — ha dichiarato Veronese — con la richiesta dei cinque sabati generalizzati vuole acquisire un dato politico da giocare anche in futuro. Per loro i sabati diventano la "proposta portante". In questo modo la flessibilità dell'uso della forza lavoro tornerebbe ad essere un elemento della politica industriale. Questo gruppo dirigente del sindacato non è disponibile, e si troverebbe in difficoltà, a concedere alla Fiat una conquista politica di questo tipo, che appare anche ingiustificata sotto l'aspetto pratico ». Il sindacato sarebbe disponibile ai sabati, però con delle grosse limitazioni che Veronese ha cosi schematizzato: « Noi siamo disponibili a valutare dei "pezzetti di sabato" dove non sia possibile adottare altre soluzioni e in casi limitati e sporadici. La Fiat, invece, propone dei sabati generalizzati trascurando completamente la "terza strada" che il sindacato aveva suggerito ». La « terza strada », secondo il sindacato, è rappresentata da diversi elementi: pause per la mensa a scorrimento (mentre un gruppo consuma il pasto l'altro gruppo continua a lavorare); modifica delle pauso tecniche; terzo turno di notte, eccetera. La Fiat, In precedenti riunioni ed anche ieri, ha fatto osservare ai sindacalisti che il terzo turno di notte è una soluzione che pub essere adottata solo In settori molto ridotti, perché un terzo turno di notte sulle linee di montaggio (che rappresentano il problema principale) non avrebbe senso in quanto si avrebbe un aumento della produzione di oltre 11 30 per cento (invece del 4,4 per cento). Un volume di produzione in più che non sarebbe collocabile sul mercato. In serata le parti hanno deciso di ritrovarsi stamane I sindacalisti, intanto, continuano a minacciare di « prendersi la mezz'ora » dal 3 luglio se non si raggiungerà l'accordo. In conseguenza di questo loro orientamento stanno premendo sulle autorità municipali e regionali perché modifichino gli orari dei trasporti pubblici (gli operai uscirebbero mezz'ora prima della fine di ogni turno). In un comunicato sindacale si informa che « gli assessori comunali al Lavoro Poppa e oi Trasporti Rolando si sono impegnati a predisporre la modifica dei trasporti sia nel caso di accordo sia in caso di riduzione unilaterale dell'orario ». Sergio Devecchi
Persone citate: Acciai, Desio, Sergio Devecchi, Silvano Veronese, Veronese
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