Ultimatum Uil a governo e partiti di Giancarlo Fossi

Ultimatum Uil a governo e partiti Conferenza di Benvenuto Ultimatum Uil a governo e partiti Decisivo l'incontro di lunedì prossimo con Andreotti sull'attuazione del programma ROMA — La Uil lancia un ultimatum al governo e alle forze politiche. «Se l'incontro con il governo fissato per lunedì prossimo — ha dichiarato Benvenuto in una affollata conferenza stampa — non porterà a risultati concreti e positivi il sindacato dovrà trarre conseguenze incisive sul piano dell'iniziativa e della lotta. Se, poi, verificheremo che le inadempienze non sono dovute solo a questo o a quel ministro, ma-cruna volontà specifica dell'intero go verno, le conseguenze non do vremo trarle soltanto noi, ma anche le forze politiche che lo sostengono. In questo senso, eserciteremo ogni possibile pressione». Benvenuto, affiancato da una larga rappresentanza dello stato maggiore della confederazione (i segretari confederali Ravenna, Vanni, Buttinelli, Torda, il segretario generale dei metalmeccanici, Mattina, e il segretario generale dei lavoratori delle costruzioni, Mucciarelli) ha sostenuto che la riunione di lunedì dovrà avere carattere conclusivo. «Non possiamo più attendere — ha sottolineato — dobbiamo rompere gli indugi per evitare la paralisi del movimento e recuperare credibilità presso la base dei lavoratori, malcontenta, delusa di come vanno le cose». Duro nei confronti del quadro politico, il segretario generale è stato molto fermo, in qualche momento polemico, nei riguardi della Cgil e della Cisl che convocheranno prima della fine del mese i rispettivi organi direttivi. In vista del direttivo unitario, convocato per il 4 e il 5 luglio, Benvenuto ha annunciato la presentazione di una serie di proposte alle altre due confederazioni sui temi scottanti del momento (riforma salario, contratti, orario di lavoro, unità sindacale, incontri triangolari ecc.), precisando che «se esse non verranno recepite nella relazione introduttiva al direttivo unitario, la Uil si presenterà con una propria posizione». E' la prima volta, dal patto federativo del 1972, che si delinea una spaccatura così profonda al vertice delle tre confederazioni; per la prima volta si realizzerebbero due posizioni distinte, una di maggioranza e una di minoranza, non all'interno di ciascuna confederazione (il che è normale), ma proprio nell'ambito degli organi deliberanti unitari. Da una parte si troverebbe forse la sola Cgil, dall'altra la Uil e gran parte della Cisl. Per la Uil, Benvenuto lo ha detto senza mezzi termini, dietro l'inoperatività del governo «si nasconde il perseguimento di vecchie logiche»: non solo il governo non rispetta gli impegni assunti al momento della sua formazione, compresa la definizione del piano triennale che rischia di «scorrere di un anno ancora», ma si avverte «una inaccettabile tendenza da parte di alcuni ministri a gestire importanti dicasteri come "corpi separati" rispetto all'insieme della politica governativa». L'esempio più eclatante, per il leader della Uil, è quello del ministero per il Mezzogiorno dove, soprattutto .per quanto riguarda la Cassa, «le questioni di potere sembrano assorbire molte più energie che non i problemi di attuazione della 138 e del suo raccordo con le altre leggi». Sull'utilizzazione degli impianti e l'orario di lavoro, la Uil proporrà al prossimo direttivo alcune soluzioni alternative alle quali, però, dovrà corrispondere un impegno imprenditoriale per l'incremento dei posti di lavoro. In particolare: 1) Estendere l'esperimento Alfa sul sabato lavorativo a tutte le aziende che non sfruttano al massimo le capacità degli impianti e la domanda di mercato; anche con la possibilità di riposi compensativi; 2) Aumentare le turnazioni nelle fabbriche che possono produrre a ciclo contmuo (su questo punto esistono da tempo, specialmente per il Sud, precise proposte della Uil); 3) Organizzare divirsamente i tempi delle mense aziendali, nei casi in cui il ciclo produttivo lo consente, in modo che l'intervallo per il pranzo non comporti la necessità di fermare le macchine; 4) Programmare con le imprese lo scaglionamento delle ferie per evitare la sospensione estiva. Giancarlo Fossi

Persone citate: Andreotti, Benvenuto Ultimatum, Mucciarelli

Luoghi citati: Ravenna, Roma