Il pilota non vuole sull'aereo Panizzari e la scorta armata

Il pilota non vuole sull'aereo Panizzari e la scorta armata Fermo un'ora il volo Caselle-Alghero Il pilota non vuole sull'aereo Panizzari e la scorta armata L'ergastolano, condannato per l'uccisione dell'orefice Baudino, doveva rientrare al carcere dell'Asinara ■ Il rifiuto per motivi di sicurezza Rimandato il ritorno al carcere dell'Asinara di Giorgio Panizzari, condannato all'ergastolo per la uccisione dell'orefice Baudino e di cui oggi si parla spesso per la sua adesione ai Nap (nuclei ormati proletari). Rifiutando il difensore martedì scorso aveva mandato a monte il processe in corte d'appello per una vecchia storia di oltraggio e lesioni a una guardia carceraria. Il suo rientro in Sardegna è ieri sfumato non avendo il comandante dell'aereo con il quale doveva essere condotto ad Alghero consentito di prendere a bordo lui e la sua scorta di tre carabinieri. Il velivolo, un bireattore Dc-9 della compagnia Alisarda impiegato sulla linea Caselle - Alghero Cagliari dell'Amalia - Ati, doveva decollare alle 17,05. Quando ha saputo che avrebbe dovuto imbarcare 11 detenuto e 1 militari di scorta, il pilota, comandante Perotti, ha opposto un rifiuto, avvalendosi delle sue prerogative, per «ragioni di sicurezza». E' la stessa motivazione che ha già Impedito il trasferimento con apparecchi di linea di carcerati e dei loro sorveglianti, mentre in altri casi le traduzioni aeree hanno potuto essere regolarmente compiute. L'Intervento di ufficiali del carabinieri e funzionari di polizia, non è servito. Il comandante Perotti è stato Irremovibile: il Panizzari non è stato ammesso a bordo. Forse non tanto per gli Ipotetici rischi al quali poteva esporre con qualche gesto sconsiderato l'aereo e gli altri occupanti, ma piuttosto per il pericolo rappresentato dalle pistole dei carabinieri di scorta. Per regolamento, durante le traduzioni, devono avere il proiettile in canna. I militari di sorveglianza non possono ovviamente renderle lnof. fenslve, né consegnarle scariche all'equipaggio, come avviene per gli altri passeggeri debitamente autorizzati a portarle o muniti di porto d'armi. Il rischio è notevole: un colpo esploso inavvertitamente pub provocare l'improvvisa depressurizzazione dell'aereo in volo, mettendo a repentaglio la vita di passeggeri ed equipaggio. Le trattative sono durate a lungo. Infine l'aereo è partito per Alghero, con circa un'ora di ritardo. Il detenuto è tornato alle «Nuove». Il caso è ora all'esame dell'autorità giudiziaria. Il ritorno dell'ergastolano all'Asinara è previsto per uno dei prossimi giorni, con altro mezzo. Grave incidente, ieri mattina, sull'autostrada Torino-Piacenza, nel pressi di Dusino San Michele. Una 131, che aveva al traino un carrello carico di barche della Sisport-Fdat, in seguito ad una paurosa sbandata, si è rovesciata. Il guidatore, Cosimo Castellano, 38 anni, da San Giorgio Lucano (Matera), lungo Dora Voghera 110 A, che viaggiava col braccio sinistro appoggiato al finestrino aperto, ha riportato lo scuoiamento dell'arto. I medici del Centro traumatologico lo hanno sottoposto ad un lungo delicato intervento chirurgico; la prognosi è riservata. Illeso, Invece, Silvano Lanza, il massaggiatore della squadra di canottaggio, che sedeva al suo fianco. Andavano a Piedlluco (Terni) per partecipare al campionato Italiano che si svolgerà domenica prossima. di porto d'armi Il rischio è no

Persone citate: Baudino, Cosimo Castellano, Giorgio Panizzari, Panizzari, Perotti, Silvano Lanza