A fine giugno l'assise avrà la seconda sezione

A fine giugno l'assise avrà la seconda sezione A fine giugno l'assise avrà la seconda sezione Servirà a migliorare la situazione dei processi pendenti - La sede definitiva non è ancora stata trovata Dalla fine di giugno il tribunale di Torino avrà una seconda sezione di corte d'assise. Lo ha annunciato ieri il presidente del tribunale Rodolfo Prosio in un incontro con i cronisti giudiziari a Palazzo di giustizia. « Sono soddisfatto — ha detto Prosio — perché si dà finalmente attuazione alla legge che il 3 gennaio scorso aveva istituito la seconda sezione. Il provvedimento non potrà che migliorare la situazione dei carichi pendenti della corte d'assise che ha un arretrato di 80 processi. Ma sono anche preoccupati per la situazione degli organici del nostro tribunale, la cenerentola del tribunali italiani se paragonato a quelli delle altre importanti città ». Il circondario del tribunale di Torino è competente su una popolazione di 2 milioni e 200 mila persone, più della metà di quella del Piemonte. Il carico di lavoro è enorme e sproporzionato agli organici che sono la metà rispetto a quelli di Milano, pur avendo soltanto un terzo di lavoro in meno. « Abbiamo avuto tre ispezioni ministeriali — dice il dott. Prosio — che hanno tutte e tre le volte constatato l'insufficienza dell'organico, sia di magistrati, sia di personale ausiliario, ma alla situazione finora non si è voluto rimediare ». « Tanto per citare dei numeri — continua Prosio — mentre a Napoli ci sono 50 uscieri, tutti presenti, a Torino ne abbiamo soltanto 25, di cui soltanto 5 in servizio al tribunale. Preso atto dell'Indisponibilità di magistrati per istituire la seconda sezione della corte d'assise, si è dovuto ricorrere ad un provvedimento eccezionale. Il decreto presidenziale ha nominato soltanto i supplenti per la prima sezione dell'assise: giudici Cucchiara e Cannata. Sostituiranno il presidente Barbaro e Mìtola, fino ad oggi impegnati nel processo alle Brigate rosse ». Aggiunge Prosio: « Il presidente della corte d'appello può nominare temporaneamente dei supplenti per la sola durata della sessione estiva. Il presidente della seconda sezione penale Lacquanìtì farà anche il presidente della seconda sezione d'assise, assieme al giudice a Intere Tassane ». Non si sa ancora dove la nuova sezione celebrerà i suoi processi. « Un'aula adatta nel vecchio palazzo di giustizia — spiega Prosio — non esiste. Non si può nemmeno utilizzare la sala di via delle Orfane, molto bella ma con un solo ingresso e quindi non funzionale. L'unica soluzione mi sembra l'ex caserma Lamarmora. E' comunque un rimedio temporaneo, perché l'edificio è stato ceduto al tribunale soltanto per il processo alle Br, ed eventualmente per l'appello». (Il sindaco, in una recente riunione con i magistrati, ha esplicitamente dichiarato che l'ex caserma Lamarmora, dopo il processo di secondo grado alle Br, diventerà la sede del centro di quartiere n.d.r.). C'era anche la necessità di istituire una sesta sezione penale del tribunale, con carichi pendenti ancora più impressionanti di quelli dell'assise. « Anche qui — dice il presidente del tribunale —, tenuto conto dell'insufficiente numero di magistrati a disposizione, si è preferito potenziare quelle esistenti, portando il numero dei giudici per ciascuna sezione da quattro a cinque. Questo dovrebbe consentire di lavorare ad un ritmo ancora maggiore di quanto non facciano già oggi ». « La mia impressione — conclude Prosio — è che gli organi centrali non abbiano previsto tempestivamente il carico di lavoro di questo tribunale. Le soluzioni adottate oggi possono soltanto essere temporanee, nella speranza che la situazione, non soltanto del tribunale e dell'assise, ma quella ancora più preoccupante dell'ufficio istruzione e del tribunale civile, possa essere affrontata e risolta globalmente».

Luoghi citati: Milano, Napoli, Piemonte, Torino