Ancora un po' di tempo pazzo poi si spera nella vera estate

Ancora un po' di tempo pazzo poi si spera nella vera estate Sempre variabile la situazione meteorologica Ancora un po' di tempo pazzo poi si spera nella vera estate ROMA — L'afflusso di aria fredda manifestatosi fino all'altro ieri lungo una direttrice da Nord-Est, dalla Russia alla penisola iberica e al Marocco, ha investito in pieno le regioni settentrionali italiane e quelle del versante adriatico portando nuvole, piogge, temporali ed un sensibile abbassamento della temperatura dell'aria, mettendo cosi fine alla prima ondata estiva. Il morale di quanti speravano in un definitivo arrivo dell'estate ne è rimasto fiaccato. Eppure, in mie precedenti note, anche a rischio di apparire pessimista, illustravo i motivi di certe perplessità dichiarandomi convinto che l'ondata di caldo doveva essere interpretata come una falsa partenza d'estate. Ad aggravare le cose si è determinata sul Golfo del Leone una depressione mediterranea, più tipica dell'autunno che dell'estate, una depressione attivata da quella discesa di aria fredda dalla Russia con un ben delineato fronte di irruzione situato oggi dal Tirreno alla Tunisia ed in moto verso Levante, un fronte che, scalzando tutta l'aria preesistente avanti al suo percorso, ha determinato sull'Italia una intensa copertura del cielo e copiose piogge, più intense e persistenti dapprima sul Pie¬ monte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana. In parole povere questa depressione condiziona tutto lo stato del tempo sui Paesi che si bagnano nel Mediterraneo centro-occidentale, in modo preminente l'Italia. Una tale depressione, centrata sul Golfo del Leone o su quello di Genova poco importa, fa da richiamo a tutta l'aria che circola intorno a lei fino a migliaia di chilometri di distanza, come dire che richiama l'aria fredda dell'Europa, continentale, quella desertica del Sahara, quella Nord-Occidentale dell'Atlantico. Tipi diversi di masse d'aria insomma che confluiscono verso il centro della bassa pressione come le acque piovane confluiscono verso i tombini delle strade. E' intuibile quale putiferio sopravvenga, anche se siamo in estate. Si dà poi il caso che qualsiasi altra depressione si trovi nei suoi paraggi o lungo una direttrice di confluenza, finisca per essere come «risucchiata», così che, di ora in ora, la depressione, invece di colmarsi, si approfondisce ulteriormente per un continuo alimento di nuova energia, per l'apporto cioè di aria di origine diversa al di qua e al di là del fronte d'ir¬ ruzione che ne originò l'esistenza. La nuova ondata di caldo si profila nei prossimi giorni sull'Europa Nord-Occidentale; Francia e penisola iberica saranno invece, come si suol dire, nell'occhio del ciclone; sull'Italia del Nord ci saranno ancora piogge e temporali, su quella del Centro cieli molto sporchi, quasi mai azzurri e piogge sparse. Al Sud prevarrà il sole, ma sarà un sole conteso che brillerà invece sfavillante soltanto sulla Cirenaica, sull'Egitto e sul vicino Oriente. Andrea Baroni

Persone citate: Andrea Baroni