Autori vari sul caso Moro di Vittorio GorresioGustavo Selva

Autori vari sul caso Moro Già cinque i volumi apparsi, altrettanti sono in arrivo Autori vari sul caso Moro Anche in Italia, dunque, abbiamo un'editoria istantanea sul modello degli Instant books americani, cioè dei libri che escono a caldo per offrire ai lettori una immediata documentazione dell'avvenimento. Sul caso Moro sono già cinque i volumi apparsi in edicola e nelle librerie, e altrettanti sono previsti da un giorno all'altro, stando alle informazioni correnti nel inondo librario. E' bene; è male; è un segno di lodevole attenzione per gli argomenti di attualità che bruciano; è soltanto un fenomeno speculativo da deplorare? Se ne discute appassionatamente. Innanzitutto, i titoli. Secondo le diligenti annotazioni di colleghi che hanno preso in esame la questione (Sandra Bonsanti su Il Giorno del 28 maggio, e Sandro Boeri su Panorama dell'11 giugno) l'elenco deve cominciare con il volume scritto in soli tre giorni da Gino Pallotta, Obbiettivo Moro: un attacco al cuore dello Stato, pubblicato dalla Newton Compton e distribuito in libreria entro il decimo giorno dal rapimento: un record assoluto. Secondi in classifica, Gilberto Polloni e Daniele Romano con Le cicale e il caso Moro nelle «Edizioni delle Autonomie», una piccola casa finora specializzata in altri argomenti. Terzo, Vincenzo Passarella, con un II diario di un dramma, un dossier della Adn Kronos, agenzia giornalistica di notizie improvvisatasi editrice per l'occasione; e quarti a pari merito Giorgio Bocca con Moro, una tragedia italiana (Bompiani) e Gustavo Selva ed Eugenio Marcucci con II martirio di Aldo Moro (Cappelli). La corsa c'è stata, e se anche la gara continua, appare giusto registrare fin d'ora con il dovuto riconoscimento degli onori sportivi i piazzamenti dei classificati nel gruppo di testa. Venendo al merito delle prestazioni fornite, gli apprezzamenti da fare sono ovviamente più articolati. Pallotta era qualificato in partenza essendo autore di una fortunata biografia di Moro, ciò che gli ha consentito di inquadrare con efficacia la figura del personaggio tra i documenti raccolti in fretta per il contorno di cronaca: ricostruzione dell'agguato, reazioni dei politici e della pubblica opinione, comunicati dei partiti, appello di Andreotti al Paese, un discorso di La Malfa, eccetera. Si tratta insomma di un volumetto utile nell'immediato, ma destinato a bruciarsi con altrettanta rapidità sotto la spinta dei successivi. Quanto alla coppia Polloni-Romano, essa ci Ita dato una trattazione più specifica, con un montaggio, o collage, delle prese di posizione degli intellettuali che, interpellati, hanno detto ciascuno la sua sul caso drammatico: e non per nulla nel titolo del libro figurano «le cicale» come soggetto. Perciò è un volume che può anche restare, ma a documento di una situazione particolare d'altro genere, per la quale il riferimento al caso Moro è occasionale, come puro indice di un certo costume interventista e presenzialistico ad ogni costo. Il dossier dell'Adn Kronos si raccomanda essenzialmente come exploit professionale, secondo quel che ha detto il suo curatore Passarella: «La sera stessa di martedì 9 maggio, il giorno del ritrovamento del cadavere, decidevamo di partire. Giovedì mattina scattava la mobilitazione generale, un lavoro massacrante ma a tempi di record: sabato mattina eravamo già in edicola». Quattro redattori hanno lavorato senza soste per un giorno e una notte, hanno prodotto un fascicolo di 48 pagine, molte fotografie, scarno e succinto il testo, 500 lire il prezzo di copertina; e sono stati compensati dal successo, essendosi il dossier esaurito in quattro giorni a Roma e nelle Puglie. Anche Selva e Marcucci, dire'tore e, rispettivamente, redattore capo del GR 2, si sono impegnati al massimo delle loro forze largamente valendosi del lavoro compiuto giorno per giorno dalla loro redazione, uti lizzandone le notizie e i com menti raccolti e trasmessi dal 16 marzo al 13 maggio. Il loro volume, nella sostanza, è quindi un diario sistematico, che si conclude con la cronaca del rito funebre presieduto dal Papa in San Giovanni in Laterano. Lo corredano una documentazione fotografica e la riproduzione delle lettere di Moro e dei comunicati delle Br: ne risulta una radiocronistoria bene arredata, che resta utile strumento per una consultazione di base. Migliori, in ogni modo, sono la cronologia e la scelta di documenti curate da Silvia Giacomoni per il volume di Bocca: il criterio seguito è più acuto, meno acritico: nella raccolta trovano spazio, oltre alle solite lettere e ai documenti noti, anche polemiche di molto significato, illuminanti di una situazione che risulta studiata più in profondo. Sono oltre cento pagine, fitte e dense, che costituiscono un ec- celiente corredo al saggio intro- \ duttivo di Bocca, che per suo \ conto è una pregevole interpretazione di questa tragedia italiana, non limitata al caso del sequestro e dell'uccisione di Moro, ma vista in una più larga inquadratura, lucida a un tempo e spietata, ragionata e agghiacciante. Direi perciò che se il libro di Bocca deve per forza di tempi essere iscritto nella corsa degli Instant books che ci hanno dato la prima bibliografia sul caso Moro, esso comunque spicca per una caratteristica qualità che lo rende diverso da tutti gli altri, e che in tal modo anticipa quella più meditata bibliografia della quale restiamo in attesa. Si parla fin da ora di un altro libro di Gino Pallotta; di un lesto che la SugarCo avrebbe com \ missionato a Lino fannuzzi; e \ staremo a vedere. Anche Alber¬ to Ronchey non mancherà di occuparsi del tema in un capitolo del suo libro sul terrorismo che uscirà da Garzanti in autunno, probabilmente con il titolo lungo Una parte notevole delle nuove generazioni. Di qui ad allora, in ogni modo, chi sa mai quanti ancora titoli ci toccherà segnalare. Per il momento, una riflessione appare d'obbligo: è molto giusto che l'editoria si scateni con libri a tiro rapido, ma — fatta salva l'eccezione di Bocca — è giusto pure che il lettore non abbia a credere di trovare in quelli che finora hanno ottenuto eccellenti classifiche nella gara a cronometro, insegnamenti destinati a rimanere validi nel tempo. Vittorio Gorresio I giornalisti Giorgio Bocca (a sinistra), Alberto Ronchey e Gustavo Selva

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