Il p.m. conferma l'accusa a Naria per l'agguato al procuratore Coco

Il p.m. conferma l'accusa a Naria per l'agguato al procuratore Coco Il p.m. conferma l'accusa a Naria per l'agguato al procuratore Coco Un nome soltanto, fra 1 dodici (atti, rimane nel fascicolo non troppo cospicuo sull'agguato mortale teso nel giugno 1976 dalle Brigate rosse a Francesco Coco procuraore generale di Genova e alla sua scorta: Giuliano Naria, arrestato in Val d'Aosta nel luglio di quell'anno. Nei suol confronti il pubblico ministero Gustavo Witzel, nel febbraio scorso, aveva chiesto il rinvio a giudizio per omicidio. Ma 1 difensori, Edoardo Arnaldi e Sergio Spazzali, presentarono al giudice istruttore urta memoria nella quale indicavano le contraddizioni e i punti fragili, secondo loro, dell'accusa. C'è stato un supplemento d'istruttoria, 1 principali testi sono stati riascoltati, 1 giudici Giancarlo Caselli e Mario Grirlei sono tornati più volte a Genova per una serie di atti Istruttori. « Ma il risultato, dalla lettura degli atti istruttori, appare esattamente contrario », dicono i difensori del presunto brigatista. Per la seconda volta ieri, il sostituto procuratore della Repubblica Witzel domanda il rinvio a giudizio di Naria. Il supplemento di requisitoria è breve, poche righe, vergate a mano: « Visti gli atti a carico di Naria Giuliano e Micaletto Rocco; ritenuto che l'istruttoria svolta successivamente all'11-2-78 ha acquisito elementi che, pur prendendo atto del parziale contrasto di talune deposizioni, non appaiono modificare nelle sue lìnee sostanziali la precedente situazione probatoria; richiama le richieste già formalmente avanzate nella precedente requisitoria ». Dicono 1 difensori: « Queste dichiarazioni contrastanti dovrebbero essere alla base per un rtnvio a giudizio, forse determinanti per una condanna che, per questo reato, è l'ergastolo ». Due sono 1 testimoni d'accusa più importanti: Grbella Zoran, detto Toni lo slavo, marinaio jugoslavo, mestiere Incerto; Ezio Leonardi, genovese, anch'egli con professione discutibile. Avrebbero riconosciuto nella foto di Naria uno del « klllers » che avevano sparato ad Antioco Dejana, l'autista di Coco rimasto sulla « 132 » mentre 11 magistrato si avviava verso la porta di casa con l'altro uomo della scorta. In quelle deposizioni, Naria sarebbe prima lo sparatore poi l'uomo di copertura del killer. Toni lo slavo affermò di essere stato sulla soglia di un bar distante 5C metri dal luogo dell'eccidio, fece molti racconti, dice la difesa, Anche Leonardi ha tatto più deposizioni, due in contemporanea, risulta dagli atti, alle 12,10 del 15 giugno 1976: e, sottolinea l'accusa, quella volta dette versioni differenti. « Afa Questi testi sono attendibili per l'accusa; irrilevanti, al contrario, quelli che dicono di non aver riconosciuto Naria tra gli sparatori », dicono 1 difensori. Per il presunto brigatista, frattanto, ci sono richieste di assoluzione per altre accuse: sequestro Casabona, ferimento Teodoll. E' stato invece condannato dal tribunale di Aosta, per possesso di armi: quando venne arrestato aveva una 38 special. Su questa vicenda ora dovrà decidere 11 consigliere istruttore Mario Carassi, coadiuvato dai giudici Caselli, Griffe! e Maddalena. v. tess. Il brigatista Giuliano Nariaall'11-2-78 ha acquisito elemen

Luoghi citati: Aosta, Genova, Val D'aosta