Specchio dei tempi

Specchio dei tempi Specchio dei tempi Dopo il diluvio arriverà il sereno - "Mi chiamo come lui ma voterò NO e NO" - E disciplinare certi mariti? - Prima che sia troppo tardi - Queste benedette Poste - A Cesare quel che è di Cesare - Signore attente Una lettrice ci scrive: «Ogni giorno, leggendo Specchio dei tempi (che è la rubrica che preferisco), capisco che chi scrive, specialmente se parla del tempi in cui viviamo, ha ragione. MI viene quindi spontaneo confrontare cosa dicono queste persone con cosa dice Dio. «DI recente è apparsa una lettera piena di verità scritta dal signor Giovanni Reverso. SI legge: 'L'uomo con una serie di Inquinamenti danneggia gravemente gli equilibri naturali. Prima di morire la natura urlerà". «Ecco cosa dice Dio circa II futuro della Terra (Apocalisse 11: 18): "// tempo fissato per ridurre In rovina quelli che rovinano la terra" e poi, in uno del tanti versetti che ci procurano consolazione: "CI sarà gran quantità di grano sulla terra; In cima al monti ci sarà sovrabbondanza" (Salmi 72: 16); e, Infine: "La terra stessa ci darà per certo II suo prodotto; Dio, Il nostro Dio, ci benedirà" (Salmi 67: 6). • La Parola di Dio, in ogni occasione e su qualsiasi argomento, ci dà tanta speranza». Pierina Maranzano Un lettore ci scrive: « Su "La Stampa" di Ieri è comparsa una breve nota su un messaggio-proclama firmato da giudici, avvocati e docenti universitari favorevoli al s) al referendum. Solo i firmatari di sesso femminile sono indicati con nome e cognome (come se l'esatta Individuazione anagrafica fosse solo uno strumento da usare per evidenziare qualcosa di "fuori ruolo"). L'omissione dei nomi per I maschi mi Induce a precisare che quell'avvocato Fubini che invita a votare sì non sono lo; in parte perché sono poco amante in generale del messaggi-proclami e comunque perché, per quanto concerne I referendum, pur con molti dubbi e pur con la serena convinzione che non sia poi cosi interessante come lo voti, sono propenso al doppio no. Grazie e cordiali saluti ». avv. Paolo Fublnl. Torino Una lettrice ci scrive: ■ Voglio solo dare 11 mio consenso al prof. Pesando di Ivrea per non aver dato II suo consenso, come primario di ostetricia e ginecologia, all'aborto richiesto malgrado tutte le critiche che gli sono piovute addosso. «Quale legge può obbligare un medico, persona umana, a sopprimere una speranza di vita per rimediare ali incoscienza altrui? E' un'altra la legge che occorre, una legge che disciplini certi mariti». Segue la firma Un lettore ci scrive: •Sono un ex combattente della guerra '15-'18, classe 1896, tre anni sul fronte Italiano, undici mesi in Albania dove venni colpito dalla febbre malarica. «MI hanno fatto cavaliere di Vittorio Veneto con un assegno di 60 mila lire annue che sarebbero 5 mila lire al mese, neanche 200 lire al giorno. Cosa si può fare con questa cifra? Tanti hanno avuto aumenti, a noi poveri vecchi mai nulla. •Speriamo che qualcuno pensi anche a noi, prima che sia troppo tardi». Silvio Calessa Un lettore ci scrive: «Quando si parla dell'incapacità delle poste a funzionare, si parla sempre solo della corrispondenza; veniva recapitata in tempi normali tre volte al giorno. Oggi una sola volta, con Immensi ingiustificati ritardi; mentre nel Centro Africa tuttora la posta viene recapitata tre volte al giorno con regolarità. ■ Ma non esistono solo le lettere: nell'aprile '77 abbiamo spedito un pacco contrassegno (numero 269 del 3-4-77), rassegno relativo non ci è mai giunto e, alle nostre proteste, l'ufficio aostale n. 6 ci ha consigliato di attendere 6 mesi, tempo minimo per le ricerche. «Allo scadere dei sei mesi ci hanno detto che l'assegno relativo era giunto a Torino, ma si era perso fra l'ufficio postale e la nostra residenza. Abbiamo presentato un reclamo scritto su modulo postale In data 26 ottobre '77. Nessuna risposta. «Al nostro nuovo sollecito ci hanno risposto a voce che il reclamo è stato spedito a Roma, nel maggio '78 e cioè dopo 13 mesi dalla spedizione. Ci auguriamo che il ministero non impieghi un altro anno per rispondere e di poter finalmente ricevere quanto ci spetta». Mondlalcosmesl Arlem Un lettore ci scrive: «A proposito dell'articolo relativo alla "tassa diesel", l'associazione Amis del proprietari di furgoni promiscui diesel, la quale, qui a Torino, si è fatta promotrice — vittoriosa — della campagna contro la soprattassa, chiede una precisazione. • L'articolista, con puntuale perspicacia di analisi, he centrato il suo bersaglio quando afferma che (parafrasando di poco un vecchissimo adagio) "fatta la legge, trovato II pasticcio"; ma, per amore di verità, diamo il suo a Cesare: la legge (quella, per Intenderci, che ha mitigato I rigori tariffari del decreto convertito) non è stata fatta male e può considerarsi fatta da tecnici. Anche perché una "norma giuridica", nella sua essenzialità generalizzata o generalizzante, non è una monografia o "l'avvocato nel vostro cassetto". •Qualsiasi norma deve essere letta, interpretata ed eseguita "subito"; analizzata con criteri di "raziocinio giuridico", con un occhio al "sistema legislativo vigente" e con un pizzico di buon senso. Tutto qui. «Intanto è mancato il "subito". L'Amls, con una piccola slavlna di raccomandate dell'aprile, aveva chiesto ai Dicasteri Interessati dei provvedimenti esplicativi o di attuazione. La risposta è giunta al 22 maggio (e la legge era stata pubblicata già II 27-2-'78 sulla G. U. n. 57). Conseguenza grave: l'Acl di Torino non si è limitata a disporre la sospensione della riscossione, ma ha applicato Il più volte vilipeso criterio del "paga subito tutto e poi te la vedrai per II rimborso". Sempre l'Acl di Torino non ha nemmeno applicato a tutti Indistintamente questo criterio, aumentando la confusione. • In attesa che il nostro Paese diventi uno Stato moderno, l'Amia (con sede In Torino, v. Castelgomberto 132, tel. 305.019) sta studiando I modi per razionalizzare e unificare lo pratiche del rimborsi di quel 50 per cento pagato in più da molti». Associazione Amte Una lettrice ci scrive: •Vorrei avvisare le signore che al pomeriggio si recano a fare spese In centro (via Roma, via Lagrange a dintorni) di fare attenzione al borsaioli. Non tenete la borsa a tracolla ma ben stretta sotto II braccio, perché altrimenti ve la aprono e vi sfilano II portafogli con incredibile abilità. Ve lo dice una derubata». Segue la firma

Persone citate: Amis, Fubini, Giovanni Reverso, Paolo Fublnl, Pesando, Pierina Maranzano, Silvio Calessa