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Forse avrà lavoro il capo ufficio Rai Continua la causa in pretura Forse avrà lavoro il capo ufficio Rai Lamenta che da 5 anni viene pagato «senza potere fare niente» - Il caso è risolto? Paradossi della Rai in pretura. La vicenda del capo ufficio che ha presentato ricorso al magistrato perché da cinque anni è pagato per non fare mente continua a riservare sorprese. Eppure ieri davanti al pretore del lavoro, Giulia Violante, il caso di Angelo Tummino, 38 anni, via Pollenzo 22, sembrava risolto. « Lei è stato assegnato alla direzione amministrativa affari comuni e fiscali » gli hanno comunicato l'aw. De La Forest e il dott. Gosio, dirigente Rai. « Quale sarà il mio nuovo lavoro? » ha chiesto 11 Tummino, che è assistito dall'avv. Bln. I due rappresentanti dell'ente si sono scambiati uno sguardo perplesso. Nessuno lo sapeva. Ricerca affannosa di un telefono per chiedere informazioni, ma 11 nuovo direttore è a Roma, nel palazzo di via Cernala nessuno è in grado di sciogliere l'enigma. Bisognerà aspettare martedì per saperne di più. « E pensare che ero ormai con¬ vinto che il mio caso fosse stato risolte » ha commentato amaramente Angelo Tummino. Lunedi scorso era stato convocato alla sede Rai di Roma. « Il suo problema è stato risolto, potrà riprendere a lavorare » gli avevano detto, e lui, costretto da anni all'ozio, era rientrato fiducioso a Torino. Ieri la delusione. Spiega il legale prof. Bin: « La Rai deve specificare quali saranno in pratica le nuove mansioni di Tummino, tenendo presente che ha diritto a una qualifica equivalente a quella di capo ufficio ». Sembra infatti che quest'ultima qualifica è destinata a scomparire nella struttura gerarchica della Rai. CI saranno con la riforma i capiservizio. « Capufficio o caposervizio — ha concluso Tummino — non importa, quello che conta è che mi facciano lavorare ». ■k L'altra notte 1 ladri hanno svaligiato il magazzino di accessori per moto e abbigliamento sportivo, di corso Rosselli 123, di proprietà di Riccardo Colombo, 30 anni, corso Gabetti 12. Si sono anche impadroniti di un furgone della ditta per trasportare la refurtiva; il danno supera i dieci milioni. Angelo Tummino