Aviazione civile critica la gestione della Sagat

Aviazione civile critica la gestione della Sagat Aviazione civile critica la gestione della Sagat Una lettera del direttore generale letta a Palazzo Cisterna - L'assessore Romeo: «Risponderemo» La Sagat, la società che gestisce l'aeroporto di Caselle, e l'approvazione veloce di una trentina di delibere hanno caratterizzato il Consiglio Provinciale di ieri. Nell'ordine del giorno il punto più interessante riguardava la presentazione dei bilanci consuntivi degli ultimi tre anni. Si trattava di accettare un deficit globale di circa 74 miliardi e i consiglieri l'hanno fatto in poco più di due minuti. Il consiglio ha ricevuto una scossa subito dopo le comunicazioni del presidente Salvetti sul 4» anniversario della strage di piazza della Loggia, sulla celebrazione dellp. Festa della Repubblica, sul problema dei tessili e le osservazioni sui « Mundial » contrappuntate dalle critiche al regime oppressivo argentino. Cosa è accaduto? L'assessore Romeo ha elogiato la Sagat e riferito sui buoni risultati ottenuti dalla gestione. Ma in risposta il consigliere de Borgogno ha letto una « raccomandata » del direttore generale della Direzione aviazione civile indirizzata al Comune. « La Sagat, responsabile della gestione di servizi aeroportuali sullo scalo — è scritto nel documento — si limita all'esplicazione dei servizi economicamente attivi, rifiutando o dilazionando le esplicazioni di compiti gestionali che possano comportare oneri o passività ». Il significato della lettera è parso subito chiaro: la società tende al pareggio limitando le spese ai danni dell'efficienza come sostiene il direttore generale? In tal caso si ipotizzerebbe un « affare Sagat ». La lettera elenca i servizi non svolti. « Manutenzione degli immobili aeroportuali, la realizzazione della piattaforma girevole e l'approvvigionamento di acqua potabile alla caserma dei vigili del fuoco ». E prosegue ricordando come tutto ciò viene a nuocere all'operatività dello scalo. « Le predette omissioni — precisa — appaiono maggiormente ingiustificate se si considera che la Sagat, pur in assenza di regolare convenzione, fa già propri tutti i diritti derivanti o tutti i proventi comunque ricavabili dalla gestione ». L'intervento di Borgogno ha suscitato qualche imbarazzo nell'assessore Romeo. « Non conoscevo l'esistenza della lettera — ha detto —. Mi impegno ad approfondire l'aspetto e risponde¬ rò ». Tutto quindi rinviato al prossimo consiglio. Allora forse si saprà se la riduzione del passivo Sagat non nasconda altro.

Persone citate: Borgogno, Salvetti