Sono assolti i radicali denunciati dal pci

Sono assolti i radicali denunciati dal pci Per manifesto sui referendum Sono assolti i radicali denunciati dal pci DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BOLOGNA — Il tribunale di Bologna ieri ha deciso che il foglio del partito radicale con il quale era stata annunciata una « Sceneggiata tragicomica — bisogna votare sì — su testi di E. Berlinguer» non ha infranto alcuna norma. I giudici hanno assolto perché il fatto non costituisce reato la segreteria del « Comitato », Monica Mischiatti, di 21 anni, ed il titolare della tipografia « Romen », dove era stato stampato il manifesto, Roveno Mengoli, di 73 anni. I due erano stati accusati di violazione delle leggi elettorali dopo un esposto del segretario della federazione bolognese del pei, Renzo Imbeni. Erano stati poi rinviati a giudizio dal sostituto procuratore Luigi Persico con il rito per drettissima. In sostanza, la Mischiatti — già segretaria del partito radicale — era accusata di aver fatto eseguire e diffondere un manifesto con il quale si tendeva a fare voltare alcuni elettori in senso opposto alla loro volontà. Il tipografo di avere eseguito lo stesso. II manifesto si riferiva ad una manifestazione indetta dal « Comitato referendum » per la sera di sabato scorso in piazza Maggiore. « Bisogna votare si » e « Berlinguer » erano scritti con caratteri cu¬ bitali. Il resto più in piccolo in bianco su fondo rosso. Secondo Imbeni, che oggi non si è presentato a testimoniare, alcune fasce di elettori potevano « con l'inganno » essere tratte a credere che Berlinguer fosse favorevole all'abrogazione della legge. Alla manifestazione di sabato era accorso un migliaio di giovani, prima del discorso di Gianfranco Spadaccia sul palco si sono succedute frecciate al pei, un mimo, tre giovani con sul volto maschere di Berlinguer, uno vestito da metalmeccanico, uno in vestaglie e pantofole, il terzo in giacca blu che leggeva i discorsi del segretario del pei e gli articoli dell'« Unità » dal 1975, quando il partito votò contro la legge Reale, ad oggi. Alla fine il « Berlinguer in vestaglia e quello in blu si sono abbracciati (mentre il terzo si disperava), quindi sono stati coperti con un telo con la scritta « si ». Ieri il dott. Persico aveva chiesto per Mischiatti il minimo della pena ed il massimo delle attenuanti e l'assoluzione perché il fatto non costituisce reato per Mengoli. Nella sua deposizione infatti la ragazza si è assunta tutte le responsabilità per il manifesto, deciso — ha spiegato — in una riunione collettiva dei radicali bolognesi.

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