Missione di Bisaglia nell' Urss Si tratta per alcune acciaierie

Missione di Bisaglia nell' Urss Si tratta per alcune acciaierie Missione di Bisaglia nell' Urss Si tratta per alcune acciaierie Assieme al ministro i responsabili delle maggiori aziende di Stato DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Accompagnato dai dirìgenti di alcune tra le maggiori imprese pubbliche, il ministro alle Partecipazioni Statali, Antonio Bisaglia, è giunto stasera a Mosca. Si tratterrà in Unione Sovietica fino a sabato prossimo, quando ripartirà per l'Italia direttamente da Leningrado dove si trasferirà sul finire della settimana. La delegazione guidata dall'on. Bisaglia è una delle più imponenti che siano state ricevute dai sovietici negli ultimi anni. Con il ministro, ci sono il presidente dell'Eni, Pietro Sette, il direttore generale dell'Iri, Alberto Boyer, il presidente dell'Efim, Attilio Jacovoni, Franco Viezzoli, massimo esponente della Finmeccanica, Alberto Capanna che presiede la Finsider, il presidente dell'Agip, quelli della Snam, dell'Elettronica San Giorgio, della Nuova Pignone e Fabiano Fabiani, direttore delle relazioni esterne dell'Iri. La loro agenda di incontri con le autorità sovietiche è densa. Vedranno il presidente del Consiglio dei ministri, Aleksei Kossighin, e numerosi altri esponenti del governo, con ciascuno dei quali tratteranno le questioni di loro relati¬ va competenza. Nikolai Patolicev, ministro del Commercio estero, sarà il primo ad affrontare con gli ospiti italiani le possibilità di sviluppare ulteriormente la cooperazione tecnica ed economica tra i due Paesi. Quindi Bisaglia discuterà il programma d'insieme dei rapporti Italia-Urss con Kirillin, vice presidente del Consiglio dei ministri e responsabile del potente comitato di Stato per la scienza e la tecnica, che coordina gli scambi tecnico-scientifici con l'Occidente. Con Baibakov, presidente del «gospiami, l'ente pianificatore sovietico, il nostro ministro e gli imprenditori italiani esamineranno i tempi delle eventuali operazioni. I temi in discussione sono numerosi ed entrambe le parti preferiscono mantenerli riservati nei dettagli. Si sa che l'affare più grosso ed immediato potrebbe essere quello relativo alla fornitura di impianti per il complesso delle acciaierie di Kursk, nella regione meridionale di Mosca. I sovietici lo considerano uno dei centri di sviluppo maggiori tra quelli previsti dal piano quinquennale in corso (1976-'80). La Finsider è tra le imprese interessate a parteci¬ pare alla sua realizzazione ed ha fatto proposte giudicate interessanti dalla controparte. La concorrenza dei tedeschi è però assai forte e c'è chi teme che il recente viaggio compiuto da Breznev a Bonn possa aver pregiudicato le nostre possibilità. La visita di Bisaglia dovrebbe recuperare l'eventuale svantaggio politico subito appunto dall'Italia in seguito ai colloqui sovietico-tedeschi. Altre trattative sono in corso per quanto riguarda i settori dell'elettronica e della chimica. Prima che a firmare contratti, peraltro molto complessi sia per il momento che attraversa la pianificazione in Urss (siamo giusto a metà del piano ed altri stanziamenti devono essere considerati almeno improbabili), sia per la dimensione degli affari in discussione, la delegazione italiana punta a fissare con i sovietici un programma di intese sui singoli settori di nostro interesse, tale da permetterci un discorso di lungo periodo. I ministri sovietici del petrolio, Maltzev, del gas naturale, Orudzev, della marina mercantile, Guzhenko, saranno pertanto interlocutori di estremo interesse. 1. z.

Luoghi citati: Bonn, Italia, Leningrado, Mosca, Unione Sovietica, Urss