L'atletica ha trovato linfa nuova con la Dorio, la Rossi e Grazioli di Giorgio Barberis

L'atletica ha trovato linfa nuova con la Dorio, la Rossi e Grazioli Alcune interessanti indicazioni dal meeting di Torino L'atletica ha trovato linfa nuova con la Dorio, la Rossi e Grazioli Sei atleti hanno ottenuto il "minimo" quello non omologabile di Groppelli - 1 per gli europei di Praga - Il record della Petrucci e 'Pool": 300 milioni in materiali più 100 in denaro TORINO — La stagione della •grande' atletica ha preso II via. I primi risultati sono confortanti, persino al di là di quello che sembravano ad un primo sommarlo esame fatto «a caldo: Il meeting universitario torinese ha catalizzato gli Interessi sui grossi protagonisti che, più o meno, hanno mantenuto le promesse. Per il pubblico poter ammirare Juantorena, Waigwa, Léonard, Wielhart, tanto per citare qualche nome, è stato un fatto positivo che ha fatto passare in second'ordine non tanto le prestazioni di Mennea o della Slmeoni — tanto cari e sempre pronti a non tradire l'attesa — quanto di quei cosiddetti comprimari che pure hanno saputo raccogliere tempi apprezzabili. Il • Pool • dell'industria per i' atletica che nella mattinata di domenica aveva visto la ratifica definitiva dell'accordo triennale — trecento milioni dì materiali più un centinaio annuale in denaro — con la firma del documento da parte del delegato dell'industria e del presidente Nebiolo, ha tenuto a battesimo ben sei atleti che nel meeting torinese sono andati sotto II limite dì ammissione ai campionati europei, compiendo il primo passo verso Praga, massimo traguardo della stagione. Tre ragazzi e altrettante ragazze, dunque, hanno fatto degna corona a Mennea che già aveva ottenuto il minimo nel diluvio di Milano e domenica si è limitato a ribadirlo. Ma se per la Simeoni la cosa era scontata e neppure vale la pena di soffermarsi, se può far piacere che l'obbiettivo lo abbiano ottenuto anche due atleti maturi come Liani e Ballati (specie quest'ultimo sembra aver scacciato I guai che io scorso anno ne hanno condizionato il rendimento), la nota veramente positiva viene da Gabriella Dorio. Erika Rossi e Giovanni Graziali. La Dorio correndo in solitudine è andata di otto decimi al di sotto dei richiesti 4'14" per I 1500. A Bolzano, quindici giorni la, si era infortunata e si temeva dovesse restare a lungo inattiva. Invece la distorsione si è rivelata cosa di poco conto e Gabriella ha mostrato in pista non soltanto , di aver superato l'infortunio ma i anche di aver ben lavorato nell'in¬ verno se già ora riesce a raccogliere I primi frutti. Non dimentichiamo che la Dorio fu, con piacevole sorpresa così come per Grippo, finalista olimpica. Ed ora sembra nuovamente avviata verso una condizione simile a quella canadese, con l'aggiunta che due anni in più l'hanno indubbiamente maturata e sul plano fisico e sul piano tattico. Erika Rossi, bolzanina affidata alle cure di Crepaz — un teci.lco dai sistemi » tedeschi - che pure riesce ad avere un dialogo come pochissimi altri con le proprie atlete —. si è migliorata di oltre sei decimi sul 400, In un momento in generale difficile per l'operazione al tendine che ha bloccato Rita Bottiglieri. Il suo tempo ' elettrico » (53"37) incomincia ad avere un certo valore internazionale, visto che al dì là delle tedesche Est e della » mammina volante' Szewlnska sono poche le atlete che riescono ad esprimersl su tempi Interiori al 53 secondi. Ventitreenne, la Rossi ha poi ancora ampi margini di miglioramento davanti a sé. Infine Giovanni Grazioli, piemontese di Robbio Lomellina In provìncia di Novara. E' sceso tre centesimi sotto il limite richiesto per I 100 metri plani (10"54) con un riscontro cronometrico di soli due centesimi superiore alla sua miglior prestazione che risale a due stagioni fa. Diciannovenne, sta percorrendo la strada di Mennea, costruendosi una solida base. Il tempo di 10"51 lo ha ottenuto nelle batterle della mattlna.j di domenica, poi in finale è andato leggermente peggio 'tenendo' però ottimamente per sessanta metri e risultando quarto sul traguardo. Al di là del tempo-qualificazione è però importante — trattandosi di uno sprinter — la regolarità che sta mostrando su certi tempi e che sembrano prepararlo ad un balzo di qualità. Indubbiamente è su di lui che van no rivolte le attenzioni per il dopo-Mennea, anche se questo appare ancora lontano. A Mosca potremmo anche presentare un'Invidiabile coppia di velocisti (ammesso che Pieretto non opti nel frattempo per il giro di pista) In grado di rinverdire le gioie procu rateci dal duo Berruti-Ottolina. Un ultimo sguardo al week-end atletico in generale per sottolineare un poker di altre prestazioni degne di nota: i metri 17,12 con cui Cinzia Petrucci ha migliorato il suo record italiano di getto del peso, con Groppelli sfortunato protagonista nell'equivalente gara maschile a Bergamo dove pur avendo fatto meglio del lìmite dì Montelatlcl (19,79 contro 19,67) non vedrà riconosciuto il proprio limite in quanto ottenuto su di una pedana non omologata; l'ottimo 50"81 (anche questo tempopassaporto per gli europei) siglato da Minettl nei 400 ostacoli della finale di Coppa Europa di club ed, infine, il 2,18 del diciassettenne Cerri nell'alto. E' un balzo superiore di tre centimetri alla misura per Praga, ma nella specialità la concorrenza — e su quote oltre I 2,20 — è enorme. Dunque limitiamoci per ora ad applaudire Cerri, attendendo una conferma delle sue possibilità. Giorgio Barberis