L'Ungheria menomata e grintosa

L'Ungheria menomata e grintosa L'Ungheria menomata e grintosa MAR DEL PLATA — Lajos Barati, commissario tecnico magiaro, fa la conta dei giocatori rimastigli a disposizione nel ritiro a Chapadmalal. E non ha molto da sbizzarrirsi. E' più sereno, per quanto la tensione del momento glielo consenta, Enzo Bearzot che non ha problemi di formazione, ora che, scontata la squalifica, anche Cuccureddu è disponibile per la panchina garantendogli una più ampia possibilità di cambi per difesa e centrocampo. Per gli azzurri il match è di capitale Importanza, una vittoria darà la sicurezza (anche se • matematicamente » deciderà Argentina-Francia in serata a Buenos Aires) del passaggio del turno, della «missione compiuta» in attesa di tutto quello in più che verrà dopo. Le squalifiche di Torocsik e Nyilasi costituiscono un grosso, innegabile vantaggio per la nostre squadra che ora deve temere soprattutto se stessa. Una ripetizione del match con la Francia, toglierebbe ogni incertezza sul risul¬ tato. Dice bene Baroti: «Perdere due giocatori In modo tanto Idiota è già grave, è gravissimo se si tratta del due elementi sul quali praticamente abbiamo costruito la nazionale nelle ultime tre stagioni: La sua rabbia è motivata. Ha proposto che I due squalificati vengano multati dalla Federazione ungherese: «Non si può fare tanta strada per arrivare sino qua, e fregarci da soli In questo modo: Non dice neppure che l'arbitro Garrido esasperò i suol concedendo all'Argentina momenti di pressing sul filo del regolamento, non si appiglia alla grlntosità terribile di Passarella su Torocsik. Dicono nell'ambiente della squadra magiara, che l'anziano et. voleva rimandare subito a Budapest I due bollenti giocatori. L'hanno convinto ad aspettare. 'Tanto — dice — se perdiamo contro gli azzurri possiamo andare a casa tutti- Baroti sa che la sua squadra oggi non ha alternative: 'Dobbiamo attaccare, dobbiamo cercare la vittoria a tutti I costi, e per colmo di sfortuna questa situazione obbligata ci si presenta proprio al cospetto di una delle squadre che sa giocare in difesa In modo splendido. Non dico che sia una partita persa in partenza, ma una gara per noi disperata di certo-. Ha fatto rivedere ieri sera ai suoi giocatori la ripetizione del match contro l'Argentina, non ha tralasciato nulla per caricarli. Circa la formazione, indisponibili i due squalificati, ancora convalescente Varadl, acciaccato Torok, in crisi II portiere Gudjar, il commissario tecnico magiaro non ha molta scelta. Farà rientrare in attacco l'anziano ma ancora valido Fazekas inserendolo in posizione di centravanti, sostituirà a quanto sembra il portiere [la motivazione ufficiale riguarda un incidente al polso accusato da Gujdar nella gara con l'Argentina), confermerà Martcs a terzino, e Inserirà all'ala destra Pustzai. Nella ripresa, a quanto ha fatto capire Baroti nella sia pur ufficiallssima conferenza-stampa di ieri mattina, se Fazekas do¬ vesse accusare la fatica dovrebbe entrare Halasz e in tal modo la squadra avrebbe una impostazione meno offensiva ma più solida a centrocampo. Baroti, ovviamente, è parso molto preoccupato per il match odierno, che potrebbe segnare la fine delle speranze ungheresi nel « mundial ». Anche se l'anziano tecnico ha detto: « Facciamo conto che Torocksik e Nlylasl siano rimasti inlortunati », è chiaro che il suo dispiacere è grande anche se non lo rivela certamente al giornalisti stranieri. Per sviare I discorsi troppo delicati, Baroti ha finito col parlare più del Perù che dell'Ungheria. Il commissario tecnico magiaro, infatti, in passato ha trascorso tre stagioni come direttore tecnico della nazionale peruviana, e ovviamente adesso gli fa molto piacere vedere in campo con successo molti dei suoi giocatori di allora. Circa il match di domani, Baroti non ha fatto che parlare bene dell'Italia, sottolineando che secon- do lui Paolo Rossi è al momento per la sua freschezza uno del migliori attaccanti di tutto il campionato de Imondo. Gli azzurri per contro partiranno nella formazione che ha iniziato II match con la Francia, con nessuna «staffetta» preordinata. Sarà la gara a dare eventuali indicazioni per i cambi. A Bearzot le «staffette» del resto non piacciono, anche se è sempre molto attento alle situazioni che il campo propone, le considera con lucidità, riandando al match con I francesi ribadisce: •Ho visto che nel finale Rossi era spento, e non solo perché fosse rimasto un po' Isolato davanti, ma non potevo rischiare Graziarti. A parte II fatto che entrare a freddo non è facile, si può faticare a trovare le misure, le distanze da compagni e avversari, c'era Zaccarelli già dolorante per una dura botta al fianco MI preoccupava, tanto è vero che avevo già detto a Claudio Sala di tenersi pronto, in caso Zac avesse accusato l'infortunio'. Gli azzurri vorrebbero accorciare le ore che mancano alla partita. La vittoria sulla Francia li ha caricati, attendono con Impazienza la controprova di un gioco che — al di là delle affermazioni ufficiali — neppure loro pensavano di poter produrre. La partita con la Jugoslavia Il aveva choccatl, non solo per I fischi romani. «Pensavo di avere disimparato a giocare », ci ha detto uno dei titolari, chiedendoci un po' di discrezione La dura critica generale ha fatto la sua parte, pure questo si comincia a riconoscere. Oggi si chiede alla squadra una gara accorta, che non sappia però di rinuncia. Non che ora, perché si è battuta la Francia, si debba andare In campo sicuri di «spaccare» l'avversarlo, ma non vorremmo che l'Idea di un pareggio, e poi di un pareggio con l'Argentina... Conosciamo abbastanza bene le consuetudini dell'ambiente. E se poi stasera la disperata Francia dovesse compiere l'exploit di fare fuori i sin troppo caricati uomini di Menotti? Tutto diventerebbe tremendamente complicato E' chiaro che sarà una gara da giocare In prevalenza sul contrattacco, ma se le manovre di risposta saranno ben sorrette, la vittoria può arrivare, e anche «rotonda». Dice Bearzot: 'Zaccarelli poteva segnare altri gol, contro I francesi, se solo l'avessero visto e cercato quando si è proposto più volte sulla sinistra: Molto dipenderà dalla continuità di Causio, della cerniera del centrocampo, dalla rapidità con cui si passerà dal disimpegno difensivo all'offensiva. Ci si deve attendere un'Ungheria rivoluzionata ma sempre valida sul piano della tecnica individuale, anche se logicamente priva del guizzo sotto rete di Torocsik. Plnter, il regista, è l'uomo migliore rimasto a Baroti. Avremmo visto bene Zaccarelli addosso a lui sin dall'Inizio, ma a questo punto, con la squadra di nuovo in salute, non si può fare questione di uomini. Bruno Perucca Mar del Piata. Franco Causio e Paolo Rossi, tra i migliori contro la Francia, contano di ripetersi stasera di fronte all'Ungheria